Due fratelli sono condannati a stare svegli per sempre

MEDICINA ONLINE CERVELLO TELENCEFALO MEMORIA EMOZIONI CARATTERE ORMONI EPILESSIA STRESS RABBIA PAURA FOBIA SONNAMBULO ATTACCHI PANICO ANSIA VERTIGINE LIPOTIMIA IPOCONDRIA PSICOLOGIA DEPRESSIONE TRISTE STANCHEZZADevono rimanere sempre svegli: è questa la sorte toccata a due giovani fratelli australiani di 28 e 30 anni in seguito ad una terribile malattia che hanno ereditato dalla loro famiglia di origine. La loro patologia si chiama insonnia fatale familiare, o FFI, Fatal Familial Insomnia, ed è degenerativa del cervello. Questa malattia impedisce ai due fratelli, Lachlan e Hayley Webb, di addormentarsi profondamente e ciò porta a un veloce crollo fisico e mentale.

Insonnia fatale

L’insonnia fatale familiare è appartenente al gruppo delle encefalopatie spongiformi e dopo una lunga sofferenza nella quale i malati sono costretti a rimanere sempre svegli, causa la morte. Al momento non esiste una cura per questa patologia. I primi sintomi, oltre all’insonnia, sono tachicardia, ipertensione e disturbi comportamentali. Nello stadio avanzato della malattia si manifestano anche allucinazioni, demenza e psicosi.  Al momento i due fratelli non mostrano alcun sintomo della malattia, ma sanno di essere portatori in quanto nella loro famiglia ci sono state diverse morti causate dall’insonnia: la nonna dei ragazzi ha cominciato a manifestare i primi sintomi dell’insonnia quando loro erano adolescenti, la madre ne è morta all’età di 61 anni, la zia a 42 anni e lo zio a 20 anni.

200 persone nel mondo

Gli scienziati dell’Università della California, hanno formato una squadra di ricerca per trovare una cura per la FFI , che ha colpito 200 persone in tutto il mondo. La terapia sperimentale verrà guidata da una coppia di scienziati statunitensi, Eric Minikel e Sonia Vallabah. L’area del cervello colpita dall’insonnia fatale è l’area del talamo: in particolare le cellule nervose del cervello che regolano il sonno subiscono dei gravi danni e ciò impedisce al corpo di rigenerarsi e di rinnovarsi. Nella maggior parte dei casi, la malattia si manifesta a partire dai 30 anni di età e può durare da pochi mesi fino a 3 anni. Se la terapia sperimentale non dovesse portare i risultati sperati, i due fratelli saranno costretti a rimanere svegli per sempre finché non sopraggiungerà la morte.

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Lo Staff di Medicina OnLine

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