L’iride è una struttura anatomica dell’occhio e ad esso conferisce il suo colore. E’ una membrana del bulbo oculare di colore variabile, con forma e funzione di diaframma, pigmentata, situata posteriormente alla cornea e davanti al cristallino; l’iride forma la tonaca vascolare dell’occhio insieme al corpo ciliare e alla coroide, inoltre ha la forma di un disco circolare ed è attraversato dalla pupilla, un’apertura circolare il cui diametro può cambiare proprio grazie ai movimenti dell’iride.
Iridotomia e iridectomia
Esistono due trattamenti medici principali eseguibili sull’iride: l’iridotomia e l’iridectomia, entrambi utilizzabili per il trattamento o la prevenzione di alcune forme di glaucoma, in caso di glaucoma ad angolo chiuso per permettere la normale circolazione dell’umore acqueo nell’occhio ed evitare così l’aumento della pressione intraoculare per accumulo di liquido dietro l’iride. In alcuni casi specifici possono essere eseguite a scopo profilattico nei pazienti con angolo irido-corneale definito come occludibile o in emergenza negli attacchi acuti di glaucoma o ancora nelle recidive.
Iridotomia
L’iridotomia è una tecnica parachirurgica eseguita con laser YAG e consiste nell’asportazione di un frammento dell’iride nella sua periferia superiore, nel punto in cui è coperto dalla palpebra. L’iridotomia ha una durata di circa 15-20 minuti. Per approfondire: Iridotomia con laser: convalescenza, conseguenze, rischi, costo
Iridectomia
L’iridectomia è una tecnica chirurgica in cui, dopo l’anestesia, il medico procede con una piccola incisione praticata alla periferia della cornea, attraverso la quale l’iride viene estratta con una pinza. Una volta asportata la parte interessata con piccole forbici, l’iride residua è ricollocata in sede e l’incisione viene richiusa. Il collegamento tra la parte anteriore e camera posteriore è preparato: l’umore acqueo può ora drenare nella camera anteriore e la pressione oculare diminuisce. Per approfondire: Iridectomia: cos’è, come si esegue, rischi e convalescenza
Rischi
Sia l’iridotomia che l’iridectomia sono considerate procedure a rischio relativamente basso, tuttavia portano con sé alcuni possibili rischi e complicazioni, tra cui:
- sanguinamento nell’occhio da traumi;
- infezioni;
- alterazioni nel flusso dell’umor acqueo;
- lesioni oculari;
- fotosensibilità;
- mal di testa;
- scotomi;
- visione doppia;
- alterata visione;
- opacità del cristallino (cataratta);
- inefficacia del trattamento;
- reazioni allergiche a materiali e sostanze usate durante l’intervento.
I rischi di una iridotomia sono mediamente più bassi rispetto ad una iridectomia. Nell’iridectomia sono più elevati i rischi di traumi e quelli legati all’anestesia.
Quale scegliere?
Entrambe le tecniche sono mediamente molto efficaci. L’iridotomia è più rapida di una iridectomia, ha una durata di circa 15 minuti ed ha generalmente meno effetti collaterali. Non esiste però un intervento necessariamente migliore dell’altro: ogni caso viene valutato singolarmente ed è il medico a scegliere l’intervento più indicato per il caso specifico.
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