Denise Galatà, ritrovato il corpo della ragazza dispersa facendo drafting

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Trovato il corpo senza vita di Denise Galatà, la 19enne dispersa da ieri nelle acque del fiume Lao dopo essere caduta mentre faceva rafting durante una gita scolastica. La ragazza era originaria di Cinquefrondi, Reggio Calabria, ma residente in contrada Manduca a Rizziconi. Ieri, martedì 30 maggio, la giovane era finita in acqua quando il gommone su cui si trovava si è ribaltato per cause ancora in corso di accertamento.

La gita scolastica

Con Denise c’erano i sui compagni di scuola, studenti e studentesse del liceo Giuseppe Rechici di Polistena, in provincia di Reggio Calabria, partiti eri mattina dalla cittadina della Piana di Gioia Tauro per una gita nel Parco nazionale del Pollino (situato tra Basilicata e Calabria) con due professori. La scolaresca sarebbe dovuta tornare a casa ieri sera. Tra le mete del viaggio era prevista l’escursione sul fiume Lao, considerata sicura. “Erano circa le 14.30 quando siamo saliti sugli otto gommoni per fare il percorso di rafting su quel fiume. All’inizio le acque erano calme ma subito dopo l’intensità della corrente è aumentata. I gommoni con noi a bordo sfioravano pericolosamente enormi massi nell’alveo del fiume, fino a quando siamo sbattuti su uno di questi massi ed in tre siamo caduti in acqua. Denise era sul mio gommone ed anche lei è caduta. Pensavo di morire, poi qualcuno è riuscito ad agganciarmi portandomi a riva. Vicino a me ho visto il caschetto che indossava Denise. Ho visto la morte con gli occhi, sono rinata ieri”. Questo il racconto di una delle ragazze che era sul gommone con Denise.

Nessuno avrebbe firmato una liberatoria

In seguito all’accaduto, la procura di Castrovillari (Cosenza) ha aperto un’inchiesta. I carabinieri hanno ascoltato i compagni di classe, i docenti e le guide presenti. L’ipotesi è che ci sia stato uno scontro tra due gommoni o tra un gommone ed un grosso masso e che, a causa dell’urto, la ragazza sia stata sbalzata fuori e trascinata e trattenuta sott’acqua dalle forti correnti del fiume. Stando alle testimonianze finora raccolte, nessuno dei ragazzi avrebbe firmato una liberatoria prima di salire sui gommoni. Le ricerche della ragazza dispersa, sospese ieri sera, erano riprese questa mattina all’alba. Carabinieri, vigili del fuoco, Nucleo speleofluviale e gruppi di volontari hanno battuto una zona sempre più vasta di territorio, anche con i droni. Alcune ore fa i soccorritori avevano recuperato il caschetto indossato dalla studentessa al momento dell’incidente. Poco fa la tragica scoperta: il corpo è stato trovato sott’acqua, non lontano dal punto della tragedia.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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