Sindrome del cuore in vacanza: cause, sintomi, diagnosi, terapia e prognosi

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO ALCOL ALCOLISMO BERE COCKTAIL AMICI BRINDARE FELICITA ALLEGRIA GRUPPO ESTATELa sindrome del cuore in vacanza (ancha chiamata “sindrome del cuore festivo” o “sindrome del cuore del weekend” o “aritmie atriali indotte dall’alcol“; in inglese “holiday heart syndrome” – da cui l’acronimo “HHS” – o “alcohol-induced atrial arrhythmias“) è una sindrome contraddistinta principalmente da aritmia cardiaca (soprattutto fibrillazione atriale, ma anche altre forme di aritmia) determinata da alti livelli di etanolo. La sindrome del cuore in vacanza deve il suono nome al fatto che, essendo causata da un elevato consumo di alcol, si verifica appunto più frequentemente in vacanza o nei fine settimana (tipicamente durante le vacanze di Natale o nel Capodanno), cioè quando è più facile abusare di bevande alcoliche. Nei casi più gravi e non trattati, la sindrome del cuore in vacanza può essere mortale.

Cenni storici

La sindrome del cuore in vacanza fu scoperta nel 1978 dal dott. Philip Ettinger, che intuì la connessione tra aritmia e consumo di alcol.

Epidemiologia

Non è attualmente chiaro quanto sia comune la sindrome del cuore in vacanza. Il 5-10% dei casi di fibrillazione atriale può essere correlato a questa condizione, ma la percentuale può essere elevata probabilmente fino al 60%.

Cause e fattori di rischio

La sindrome del cuore in vacanza è causata da elevato consumo di bevande alcoliche in persone che altrimenti non soffrono di aritmie. La sindrome può presentarsi anche in dividui che sono già predisposti a sviluppare aritmie, ad esempio a causa della famigliarità con la condizione. I fattori di rischio, quindi, sono:

  • eccedere con le bevande alcoliche;
  • soffrire di alcolismo;
  • avere famigliari con aritmie cardiache;
  • essere in una circostanza in cui si tende a bere più alcolico rispetto al solito (come una vacanza o un fine settimana o le feste natalizie).

La sindrome del cuore in vacanza può comparire in persone che abitualmente non bevono e che non hanno mai avuto un episodio di aritmia in vita loro. Spesso queste persone che bevono raramente possono avere un episodio di consumo eccessivo di alcol e svilupparlo non appena bevono, altri lo contraggono 12-36 ore dopo il momento dell’intossicazione. Di solito i pazienti affetti da questo disturbo non hanno alcuna storia familiare o precedenti evidenze cliniche di problemi cardiologici. Altri fattori di rischio della sindrome del cuore in vacanza, sono:

  • sovrappeso od obesità;
  • vita sedentaria;
  • bere grandi quantità di caffeina;
  • mangiare cibi grassi;
  • magiare molto salato;
  • ipertensione arteriosa;
  • avere livelli elevati di stress psicofisico;
  • disidratazione;
  • fumo di sigaretta;
  • temperature fredde;
  • diabete;
  • alti livelli di colesterolo LDL e bassi livelli di HDL;
  • dormire poche ore la notte;
  • avere patologie cardiovascolari;
  • età avanzata.

L’elevato consumo di caffè e bevande contenenti caffeina, alza il rischio di soffrire della sindrome, soprattutto se si associa un alto consumo di alcolici. Uno studio del 2023 sulla rivista Heart Rhythm O2 ha scoperto che la caffeina e l’alcol vengono spesso consumati insieme e la loro combinazione può causare ritmi cardiaci irregolari. È normale durante le vacanze consumare maggiormente queste sostanze e consumarle insieme, a causa delle abbuffate e del fare frequentemente tardi la sera (che a sua volta aumenta ulteriormente il rischio di aritmia). Le temperature fredde sono un ulteriore fattore di rischi: il freddo mette a dura prova il cuore perché determina un restringimento delle arterie e, di conseguenza, la pressione sanguigna aumenta e ciò può sovraccaricare il tuo cuore, aumentando il rischio di un infarto del miocardio. E’ importante evitare di passare da ambienti caldi a freddi in tempi brevi: la letteratura suggerisce che questi cambiamenti di temperatura improvvisi sottopongono il cuore a stress, aumentando il rischio di un attacco cardiaco.

Fisiopatologia

I ricercatori, tra cui i membri del mio Staff, non sono attualmente a conoscenza degli esatti motivi per cui si verifica la sindrome del cuore in vacanza. L’ingestione di alcol può rallentare il sistema di conduzione cardiaca, che è un sistema importante per evitare le aritmie, inoltre può anche abbreviare il periodo refrattario dell’atrio. Un’altra possibilità è che il consumo di alcol aumenti il livello di catecolamine, che a sua volta aumenta il livello delle onde P, e quindi il rischio di aritmia. L’assunzione di alcol può anche portare ad un aumento degli acidi grassi liberi nel plasma e ad un aumento dell’attività del sistema nervoso simpatico. Un potenziatore ATP2A2 noto come JNK2 può svolgere un ruolo. L’alcol può attivarlo, il che può influenzare altre proteine aumentando quindi il rischio di aritmia. Il consumo eccessivo di alcol può portare ad un aumento del livello di etanolo e di metaboliti come l’acetaldeide all’interno del corpo. Tutti questi fattori possono contribuire all’aritmia.

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Sintomi e segni

I sintomi e segni più comuni riscontrati dai pazienti con sindrome del cuore in vacanza sono palpitazioni cardiache e aritmia. Le persone con sindrome del cuore in vacanza solitamente presentano fibrillazione atriale; tuttavia, possono svilupparsi altre forme di aritmia, come:

  • tachicardia atriale;
  • contrazione ventricolare prematura;
  • flutter atriale.

L’aritmia si può verificare subito dopo l’ingestione di alcol o a distanza di 12-36 ore. I pazienti con sindrome del cuore in vacanza riferiscono frequentemente anche:

  • dolore precordiale;
  • debolezza;
  • sudorazione aumentata;
  • ansia;
  • dispnea (mancanza di respiro);
  • mal di testa;
  • facile affaticabilità;
  • mal di testa;
  • sensazione di infarto imminente;
  • sincope (svenimento).

Complicanze

Nelle persone affette da sindrome del cuore in vacanza possono verificarsi ictus ed arresto cardiaco. Le persone con la sindrome del cuore di vacanza hanno un rischio maggiore di cardiomiopatia dilatativa, rabdomiolisi, danno renale acuto e lesioni cardiache. L’aumento del livello di acetaldeide causato da questa sindrome può provocare disfunzione mitocondriale, malattia valvolare, danno ossidativo, morte cellulare, riduzione degli effetti delle molecole cardioprotettive e un’alterazione del sistema di trasporto del calcio e di sintesi proteica. L’eccesso di alcolico fornisce al corpo molte calorie: il paziente tende quindi a sottoalimentarsi e non ottiene dal cibo nutrienti necessari, come vitamine e sali minerali. Se non trattata, la sindrome del cuore in vacanza può provocare trombosi mortali, polmoniti, cirrosi e insufficienza cardiaca. Nei casi più gravi e non trattati, può essere letale.

Diagnosi

La sindrome del cuore in vacanza si sospetta già all’anamnesi, quando il paziente riferisce un forte consumo di alcolico associato ad aritmia e sintomi cardiaci. Necessario un ECG (elettrocardiogramma); in alcuni casi utile un Holter. Utile anche una ecografia cardiaca con Doppler. In uno studio pubblicato nel 2013 dalla U.S. National Library of Medicine dal titolo “Holiday Heart Syndrome Revisited after 34 Years”, i suoi autori hanno osservato che “l’alcol ha un ruolo definito nell’aritmia cardiaca, sia per abuso cronico che acuto di alcol”. Hanno inoltre osservato che per i pazienti che si recano al pronto soccorso con palpitazioni o altri sintomi associati all’aritmia cardiaca, i medici dovrebbero avere un alto sospetto di sindrome del cuore in vacanza se il paziente mostra segni di intossicazione da alcol o ammette un recente episodio di abbuffate con alcolici.

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Terapia

Per trattare i pazienti affetti da questa condizione vengono utilizzati farmaci antiaritmici, cardioversione o altri trattamenti per l’aritmia. Per approfondire:

Se il paziente ha problemi di dipendenza dall’alcol, deve essere trattato adeguatamente. Per approfondire:

Prognosi

La sindrome del cuore in vacanza, se lieve e trattata rapidamente, è in genere reversibile e non permanente. Nei casi gravi e non trattati, possono verificarsi danni permanenti, specie a cuore e reni. Mentre le persone con una storia di insufficienza cardiaca o altre condizioni cardiache corrono un rischio maggiore di complicazioni gravi, coloro che sono altrimenti sani di solito vedono la loro aritmia stabilizzata dopo il trattamento al pronto soccorso con beta-bloccanti e altri farmaci per ridurre la frequenza cardiaca.

Recidive

Per la maggior parte dei pazienti affetti da sindrome del cuore in vacanza, i sintomi e segni durano solo 24 ore, tuttavia, il 26% delle persone affette da questa sindrome, sperimentano nuovamente un episodio della stessa entro l’anno successivo.

Prevenzione

Per la prevenzione è importante:

  • evitare l’abuso di alcol;
  • evitare le abbuffate;
  • mantenersi normopeso;
  • avere una vita attiva;
  • non eccedere con caffè ed altre bevande che contengono caffeina;
  • alimentarsi in modo corretto;
  • evitare i cibi grassi e salati;
  • curare l’eventuale ipertensione arteriosa;
  • diminuire lo stress psicofisico;
  • bere molta acqua;
  • non fumare;
  • dormire almeno 7 ore a notte.

Se in passato hai avuto un infarto o soffri di malattie cardiache, dovresti infine evitare di spalare la neve e altri tipi di attività all’aperto quando fa molto freddo, in particolare se non sei in forma e non ti alleni regolarmente. E’ importante anche non passare troppo rapidamente dal caldo al freddo.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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