Rottura di cuore: cos’è, sintomi, terapia

MEDICINA ONLINE POLMONI RESPIRO ARIA OSSIGENO CUORE INFARTO CORONARIE MORTE TORACE DOLORE SATURAZIONE O2 INSUFFICIENZA RESPIRATORIA POLMONARE POLMONI TRACHE NASO MORTE RISCHIO ACUTA CRONICA TRISTELa rottura di cuore è una grave complicanza dell’infarto miocardico acuto (IMA) ed è attualmente la seconda causa di morte ospedaliera dopo lo scompenso cardiaco. La stima della frequenza di tale evento ècontroversa: la rottura della parete libera del ventricolo sinistro durante IMA, secondo studi autoptici, varia dall’8 al 17% della mortalità complessiva per IMA. L’incidenza della rottura di cuore varia dall’1 al 6% di tutti gli infarti miocardici. La rottura traumatica di cuore ha conseguenze fatali nella maggioranza dei casi ed è più frequente in individui in età avanzata, specie se affetti da affetti da ipertensione arteriosa cronica e non ben controllata.

Sintomi e segni

La rottura della parete libera del ventricolo sinistro inoltre può manifestarsi in differenti
presentazioni cliniche. L’evento può rappresentare un acuirsi dei sintomi tipici dell’infarto miocardico acuto, tra cui:

  • dolore toracico irradiato al braccio sinistro;
  • senso di oppressione al torace;
  • fame d’aria;
  • tachicardia;
  • angoscia;
  • affaticamento;
  • sudorazione fredda;
  • vertigini.

In altri casi la rottura cardiaca può presentarsi in modo subacuto, talora con segni clinici premonitori tali da poter non solo porre la diagnosi corretta, ma in alcuni casi anche offrire la possibilità di una strategia terapeutica con esito favorevole, cosa che avviene con relativa poca frequenza. In alcuni casi, inoltre, l’evento può manifestarsi in modo subdolo ed essere confuso con altre complicazioni dell’IMA quali insufficienza ventricolare sinistra, pericardite epistenocardica ed essere poi diagnosticato a posteriori, in sede di autopsia.

Terapia

La forma subacuta rappresenta circa il 30-40% di tutti i casi di rottura e l’incidenza stimata è intorno al 2-3% sul totale degli infarti acuti; tale forma, se prontamente diagnosticata, può essere trattata chirurgicamente anche se non sempre con elevate possibilità di sopravvivenza del paziente.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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