Cavitazione medica: gravidanza ed altre controindicazioni

Le controindicazioni alla cavitazione medica sono decisamente poche: tale tecnica è uno dei trattamenti estetici meno rischiosi per la salute. Il suo pregio è proprio nell’uso degli ultrasuoni, la cui forza viene impiegata per rompere le cellule che formano il tessuto adiposo in modo da favorirne l’eliminazione. Grazie alla cavitazione, quindi, è possibile ottenere buoni risultati agendo sulle adiposità localizzate in determinate aree del corpo per dimagrire senza ricorrere a tecniche mediche estreme. Nonostante le poche controindicazioni cavitazione, tuttavia, non tutti possono sottoporsi al trattamento. Bisogna prestare particolare attenzione, inoltre, alla tipologia di cavitazione richiesta: quella medica, proprio perché prevede la somministrazione di farmaci, può avere maggiori controindicazioni rispetto a quella estetica, che ne fa a meno. Per andare sul sicuro, comunque, è meglio rivolgersi in ogni caso a un medico estetico professionista, che sappia valutare lo stato di salute del paziente e decidere di conseguenza.

Quali sono le controindicazioni cavitazione?

Le controindicazioni cavitazione e i rischi connessi al trattamento dipendono dalla capacità del macchinario utilizzato di generare calore per favorire l’eliminazione dei lipidi. Grazie a studi approfonditi e alla realizzazione di macchinari sempre più sofisticati, oggi i rischi connessi a questo trattamento medico estetico sono ridotti al minimo. Quando si sceglie di affidarsi alla professionalità e all’esperienza di un medico qualificato, poi, si può stare ancora più tranquilli. Le più diffuse controindicazioni cavitazione sono relative soprattutto alla gravidanza: se si è in gravidanza o se ne sospetta una, prima di sottoporsi al trattamento è indispensabile fare il test per esserne certi. Se il test è positivo è opportuno rimandare la seduta di cavitazione; se è negativo si può procedere. Oltre allo stato di gravidanza, non possono sottoporsi al trattamento coloro che soffrono di colesterolo o trigliceridi alti e che hanno una concentrazione elevata di lipidi nel sangue.

Altre controindicazioni alla cavitazione

Oltre alle precedenti controindicazioni cavitazione, tale trattamento non può essere svolto se il paziente è affetto da malattie o disfunzioni del fegato (epatopatie), da malattie ai reni (nefropatie) o se presenta lipomi, tumori benigni che possono formarsi nel tessuto adiposo. Il vostro medico estetico di fiducia, comunque, saprà fornirvi maggiori informazioni in merito.Oltre alle precedenti, inoltre, le controindicazioni cavitazione sono legate anche all’orientamento delle manopole che emettono gli ultrasuoni: esse, infatti, non devono essere orientate verso gli organi genitali, l’area ipogastrica, i reni e non devono essere passate sulle aree prive di tessuto adiposo localizzato.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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