Anidrosi: cause, sintomi, diagnosi, complicanze e terapie

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO ACNE PRURITO BRUFOLO PELLE FACCIA DONNA BELLA DERMA EPIDERMIDE CUTE ROSSORECon “anidrosi” (in inglese “anhidrosis“) in medicina si indica una condizione caratterizzata da una totale assenza della sudorazione. L’anidrosi è a volte la conseguenza di una “ipoidrosi” (la diminuzione anomala della sudorazione).

Etimologia

Il termine “anidrosi” deriva dal prefisso greco α- (che significa assenza, privazione) e ἱδρώς (che significa acqua, liquido).

Cause e fattori di rischio

Sono molte le condizioni e patologie che potrebbero causare o favorire la riduzione estrema della sudorazione o la sua totale mancanza. Tra queste ricordiamo:

  • diabete insipido;
  • psoriasi;
  • ipotiroidismo;
  • amiloidosi;
  • vari tipi di infezioni locali o sistemiche;
  • chetoacidosi diabetica;
  • sindrome di Horner;
  • ustioni;
  • radioterapia;
  • malattie che ostruiscono i pori come la psoriasi;
  • alcolismo;
  • sindrome di Guillain-Barre;
  • malattia di Fabry;
  • eccedere con bevande ed alimenti ricchi di caffeina (caffè, tè, cola, cioccolata);
  • disturbi del tessuto connettivo, come la sclerosi sistemica, il lupus eritematoso sistemico, la sindrome di Sjögren;
  • disturbi del sistema nervoso autonomo, come la sindrome di Ross e la sindrome di Arlecchino;
  • condizioni nervose (neuropatie), come neuropatia correlata al diabete, neuropatia paraneoplastica, neuropatia ereditaria, neuropatia amiloide, neuropatia lepromatosa;
  • malattie e condizioni del sistema nervoso centrale, tra cui atrofia multisistemica, demenza a corpi di Lewy, morbo di Parkinson, ictus e malattia del midollo spinale;
  • varie tipologie di tumori;
  • traumi;
  • emorragie;
  • patologie, eventi e condizioni che danneggiano delle ghiandole sudoripare come interventi chirurgici, traumi o formazione di cicatrici;
  • forte disidratazione;
  • malattie epatiche;
  • droghe;
  • aumento della diuresi;
  • iniezioni di tossina botulinica;
  • lebbra (raro).

Molti farmaci possono interferire con la funzione delle ghiandole sudoripare e ridurre o azzerare la secrezione di sudore. I farmaci anticolinergici sono la causa più comune di anidrosi correlata ai farmaci. Esempi di anticolinergici includono glicopirrolato (Cuvposa®, Robinul®), doxepina (Silenor®, Zonalon®), atropina (Atropen®), ciproeptadina e iosciamina (Levsin/SL®, Hyosyne®). Altre classi di farmaci correlati ad anidrosi, includono:

  • antidepressivi triciclici (amitriptilina);
  • antistaminici (difenidramina);
  • antispastici della vescica (ossibutinina, tolterodina);
  • antipsicotici/antiemetici (clorpromazina, clozapina, quetiapina);
  • antiepilettici (topiramato, zonisamide);
  • antiipertensivi (clonidina);
  • oppioidi (fentanil, morfina, idrocodone, ossicodone);
  • paralitici neuromuscolari (tossine botuliniche).

Sintomi e segni

L’anidrosi è essa stessa un sintomo, o – più correttamente – un segno, che indica la presenza di una condizione o di una patologia. L’anidrosi è caratterizzata da una diminuzione estrema della sudorazione fino ad arrivare alla sua totale assenza. In base alle cause a monte che l’hanno determinata, l’anidrosi può essere temporanea o permanente. L’anidrosi può essere relativa ad un unico distretto del corpo, a più distretti del corpo o all’intero corpo. L’anidrosi può interessare bambini adulti e anziani e può essere la complicanza di una ipoidrosi.

Sintomi e segni associati

L’anidrosi – in base alla condizione o patologia a monte che la provoca – potrebbe essere associata a numerosi altri sintomi e segni, tra cui:

  • prurito;
  • rossore;
  • alitosi;
  • urina molto scura o schiumosa;
  • stanchezza cronica;
  • vertigini;
  • sensazione di svenimento;
  • ipertermia (colpo di calore);
  • presenza di acne, brufoli e comedoni (punti neri);
  • impossibilità ad esporsi a fonti di calore intense e prolungate;
  • intorpidimento o sensazione di formicolio alle mani e ai piedi;
  • aritmie: battito cardiaco irregolare, extrasistoli, tachicardia o bradicardia;
  • dolore toracico (angina);
  • disfunzione erettile;
  • nausea;
  • vomito;
  • diarrea;
  • costipazione;
  • sovrappeso;
  • sonno eccessivo;
  • eccessiva sensibilità al freddo o al caldo;
  • secchezzadella pelle;
  • pallore della pelle;
  • gonfiore al volto e alle palpebre;
  • gonfiore e senso di pesantezza alle gambe;
  • voce rauca;
  • crampi muscolari;
  • elevato livello di glucosio nel sangue;
  • elevati livelli di colesterolo nel sangue;
  • ipertensione arteriosa;
  • cromidrosi (sudore colorato, raro);
  • ematidrosi (sodore con sangue, raro).

Conseguenze

A causa dell’anidrosi, alcuni lavori potrebbero essere preclusi al paziente, come ad esempio quelli che lo espongono a fonti di calore prolungate. Le possibili conseguenze di una anidrosi prolungata e non trattata includono eccessiva temperatura corporea, colpo di calore e morte. Il colpo di calore (anche chiamato “ipertermia“) è una condizione estremamente pericolosa e pericolosa per la vita in cui la temperatura corporea sale fino a poter determinare danni permanenti all’organismo ed in particolare al sistema nervoso. Il colpo di calore può causare confusione, perdita di coscienza, coma e persino la morte. Chiama il Numero Unico per le Emergenze 112 se sospetti un colpo di calore. In caso di colpo di calore, spostati all’ombra, rimuovi gli indumenti non necessari e raffredda la persona colpita usando impacchi di ghiaccio o spugne con acqua fredda; puoi anche applicare asciugamani bagnati freschi. Per approfondire, leggi:

Diagnosi

Per poter decidere una terapie adeguata per l’anidrosi, il medico deve comprendere la causa a monte che la determina e per far ciò si può servire di numerosi strumenti diagnostici. La diagnosi si basa per prima cosa sull’anamnesi, in cui il paziente racconta i propri sintomi, le sue altre eventuali patologie ed altri dati utili per la diagnosi: ad esempio come mangia, come si lava, che tipo di lavoro svolge, se ha prurito o se ha patologie particolari. La diagnosi si basa successivamente sull’esame obiettivo, in cui il medico – in genere il dermatologo – osserva il corpo del paziente alla ricerca di segni dell’iperidrosi. Alcuni pazienti richiedono un test chiamato test del sudore. In base alla condizione o patologia che determina l’anidrosi, potrebbero essere necessari altri esami, tra cui:

  • esami del sangue;
  • spirometria;
  • biopsia della pelle;
  • studio della funzionalità epatica e renale;
  • indagini endocrinologiche;
  • ecografie;
  • TC;
  • risonanza magnetica;
  • analisi delle urine o delle feci;
  • altre tipologie di esame.

Terapia

Non esiste una terapia unica che vada bene in tutti i casi di anidrosi: il trattamento dipende dalla causa sottostante che la determina. Ad esempio se l’anidrosi è causata da un farmaco, può essere reversibile se si interrompe il farmaco. Se una condizione medica sta causando l’anidrosi, ad esempio l’ipotiroidismo, curando quest’ultimo l’anidrosi dovrebbe sparire del tutto. Se non viene trovata alcuna altra causa medica, il trattamento per l’anidrosi può essere limitato ad evitare situazioni in cui la mancanza di sudorazione causa un problema di salute, come l’esposizione al caldo, e ad idratarsi in modo corretto. Misure generali capaci di diminuire il problema in alcuni casi, sono:

  • idratarsi in modo corretto;
  • alimentarsi correttamente;
  • ridurre il peso corporeo se in sovrappeso od obesi;
  • evitare di esporsi a fonti di calore elevate per lunghi periodi;
  • evitare sforzi muscolari elevati e prolungati;
  • evitare lo stress psico-fisico prolungato;
  • avere una buona igiene con lavaggi regolari con saponi e detergenti di qualità adeguata;
  • indossare abiti larghi e di colore chiaro;
  • indossare un cappello a tesa larga;
  • fare frequentemente una doccia fresca;
  • non bere alcolici o bevande contenenti caffeina (caffè, tè, cola, cioccolata);
  • porta con te una bottiglia d’acqua ovunque tu vada. Puoi bere l’acqua o, in caso di emergenza, usarla per rinfrescare il tuo corpo se sei fuori e non puoi spostarti in un luogo più fresco;
  • interrompere o sostituire il farmaco che ha l’ipoidrosi o l’anidrosi come effetto collaterale (IMPORTANTE: non interrompere alcun farmaco senza prima parlare con il tuo medico);
  • trattare eventuali infezioni della pelle;
  • trattare eventuali malattie endocrine;
  • trattare eventuali malattie epatiche.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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