Dipendenza e sindrome di astinenza da caffeina: cause, sintomi, diagnosi e cure

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CAFFE CAFFEINA TAZZINA COLAZIONELa caffeina è un alcaloide naturale presente nelle piante di caffè, cacao, tè, cola, guaranà e mate e nelle bevande da esse ottenute. La caffeina è, tecnicamente, una sostanza psicoattiva (anche detta “sostanza psicotropa“), cioè una sostanza chimica farmacologicamente attiva, dotata di azione psicotropa, ovvero capace di modificare lo stato psico-fisico del un soggetto che la assume, potendo agire sul sistema nervoso e su vari distretti dell’organismo, condizionando emozioni, memoria, attenzione, percezione, umore, coscienza, comportamento ed abilità intellettive e motorie. In particolare, la caffeina è una sostanza dall’effetto stimolante ed è la sostanza psicoattiva più diffusa e la più consumata nel mondo, venendo utilizzata sia a scopo ricreativo sia medicalmente. La caffeina è legale in tutti i paesi, a differenza di altre sostanze psicoattive (come la cocaina), considerate illegali. Rimane tuttavia il fatto che, come tutte le sostanze psicoattive, può generare assuefazione e tolleranza, inoltre – se si smette di assumerla improvvisamente – può generare sintomi e segni di craving (astinenza): in questo caso si parla di “dipendenza da caffeina” e”sindrome di astinenza da caffeina“. Molte persone che assumono numerosi caffè al giorno o che bevono grandi quantità di cola, sono dipendenti dalla caffeina senza nenanche saperlo: si accorgono della loro dipendenza solo se all’improvviso cessano di assumere la dose di caffeina giornaliera a cui sono abituati.

Cause

La dipendenza da caffeina si verifica quando il soggetto assume per lunghi periodi una grande quantità giornaliera di caffeina (in genere superiore ai 400/500 mg al giorno). La sindrome di astinenza da caffeina è causata dall’improvvisa cessazione dell’assunzione di caffeina (ad esempio smettendo di bere caffè o cola o di assumere bevande o integratori che la contengono), soprattutto se il soggetto era abituato da molto tempo ad assumere grandi quantità di caffeina ogni giorno.

Alimenti, bevande ed integratori contenenti caffeina

Sono numerosi gli alimenti, le bevande e gli integratori che possono contenere caffeina, tra cui:

  • tè;
  • cacao;
  • polvere
  • cioccolato;
  • caffè;
  • bibite tipo cola;
  • guaranà;
  • gelato al caffè;
  • alcune bevande energetiche;
  • integratori di caffeina;
  • alcuni integratori termogenici.

Per indicare gli alimenti e le bevande ad alta concentrazione di caffeina, si usa spesso l’espressione “alimenti nervini“. In piccole quantità la caffeina può ritrovarsi in molti alimenti “insospettabili”, tra cui: cereali, caramelle e dolciumi, prodotti da forno, liquori, gomme da masticare e sciroppi. Nel computo totale della caffeina giornaliera, quindi, bisogna inserire la caffeina assunta con tutti gli alimenti che la contengono e non solo calcolando i classici caffè giornalieri bevuti, altrimenti si rischia di sottostimare il valore della quantità assunta. Esempi di quantità di caffeina contenuta in alcune bevande ed alimenti molto diffusi, sono:

  • lattina di Coca Cola da 33 cl: circa 40 mg di caffeina;
  • tazzina di caffè espresso: 120 mg di caffeina;
  • tazza di tè: 50 mg di caffeina;
  • etto di cacao: circa 100 mg di caffeina.

Sintomi e segni

La sindrome di astinenza da caffeina include numerosi sintomi e segni, tra cui:

  • mal di testa;
  • senso di fastidio;
  • scatti d’ira;
  • stress;
  • agitazione;
  • difficoltà a concentrarsi;
  • difficoltà nella memoria;
  • difficoltà ad addormentarsi;
  • desiderio di “qualcosa”, senza riuscire bene ad indentificare “di cosa”;
  • desiderio impellente di assumere caffè o cola.

Nei casi più gravi, nei soggetti abituati ad assumere molta caffeina ogni giorno, si possono verificare:

  • tremolio;
  • senso di nausea;
  • vertigini;
  • sudori freddi.

La sindrome di astinenza da caffeina è considerata comunque una condizione benigna e passeggera e diventa un problema medico solo se essa interferisce con le normali attività del paziente, sociali, relazionali e/o professionali.

Leggi anche: Crisi d’astinenza e craving in medicina: significato, esempi, terapie, consigli

Terapia

I sintomi e segni di astinenza da caffeina, al contrario di quello che avviene per molte sostanza psicoattive illegali, sono in genere molto blandi e sopportabili, quindi nella maggioranza dei casi non serve alcuna terapia per superare una sindrome da astinenza da caffeina, se non il lasciar passare alcuni giorni senza assumere bevande, alimenti e/o integratori che contengono caffeina.

Prevenzione della dipendenza da caffeina e dell’intossicazione da caffeina

Per prevenire la dipendenza da caffeina e la sindrome di astinenza da caffeina, consiglio di non interromepre mai improvvisamente la cessazione delle fonti di caffeina a cui il soggetto è abituato, soprattutto se assume grandi quantità di caffeina e se la “dipendenza” da caffeina ha lunga data. Se si vuole interrompere l’assunzione di caffeina, meglio “scalare” la quantità di caffeina assunta, ad esempio diminuendo gradatamente il numero di caffè bevuti ogni giorno, nell’arco di alcuni giorni.

Per evitare di diventare dipendenti dalla caffeina, io raccomando di non assumere più di 400 mg di caffeina al giorno (2 o 3 caffè giornalieri) per lunghi periodi. Per evitare invece l’intossicazione da caffeina, il soggetto deve rimanere al di sotto della soglia di 1000 mg di caffeina assunti in un brevissimo tempo. L’intossicazione da caffeina può produrre una serie di sintomi e segni, tra cui:

  • tremori intensi;
  • tensione muscolare;
  • iperattività;
  • fotofobia;
  • cefalea;
  • grave insonnia;
  • stati maniacali;
  • allucinazioni uditive e/o visive.

I valori prima citati possono tuttavia variare, ad esempio in funzione del sesso, del peso corporeo, dell’abitudine ad assumere caffeina e della presenza di eventuali malattie o condizioni (ad esempio gravidanza). Per essere maggiormente precisi, ricordo che la quantità di caffeina che un adulto sano può assumere ogni giorno senza il rischio di effetti collaterali, è circa 5 mg/kg di peso corporeo, il che significa che una persona che pesa 60 kg può assumere teoricamente circa 300 mg di caffeina al giorno mentre una persona che pesa 80 kg può assumere teoricamente circa 400 mg di caffeina al giorno. Tenendo conto che ogni tazzina di caffè espresso contiene circa 120 mg di caffeina, io ai miei pazienti consiglio generalmente di bere non più di tre caffè al giorno (due se sono molto magri); superato questa quantità è da preferire il decaffeinato.

Ricordo al lettore che una assunzione eccessiva di caffeina può determinare o peggiorare varie patologie e condizioni, tra cui:

  • ipertensione arteriosa;
  • insonnia;
  • nervosismo cronico;
  • gastrite;
  • ulcera peptica;
  • reflusso gastro-esofageo;
  • aritmie;
  • tachicardia;
  • osteoporosi.

Proprietà positive della caffeina

Il mio consiglio rimane comunque quello di non eliminare completamente la caffeina dalla tua vita, ma di assumere una quantità moderata di caffè al giorno (massimo 3 caffè espressi al giorno in adulti sani), dal momento che il consumo moderato di caffeina ha alcuni vantaggi per l’organismo di un adulto sano: abbassa il rischio di malattie cardiache e diabete, aiuta la memoria e la concentrazione e previene la depressione e le ideazioni suicidarie.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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