Gli alimenti nervini sono quei cibi e quelle bevande analcoliche che contengono sostanze nervine, cioè in grado di stimolare il SNC (sistema nervoso centrale). Alcune sostanze nervine hanno un effetto eccitante sul sitema nervoso centrale, mentre altre hanno un effetto calmante. Non sono considerate bevande nervine, gli alcolici, cioè qualsiasi bevanda contenente Continua a leggere
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Classifica dei cibi e bevande con maggior quantità di caffeina esistenti
Vi presentiamo una classifica di alimenti che contengono varie quantità di caffeina, espresse in milligrammi per 100 grammi di parte edibile, dal più Continua a leggere
Differenza tra tè, infuso, tisana, decotto, caffè e camomilla
Infuso
Un “infuso” è il prodotto che si ricava da un processo chiamato “infusione” cioè un particolare metodo utilizzato per estrarre i principi attivi o gli aromi da piante officinali o alimenti solidi che si attua immergendo tali piante o alimenti in un liquido (che può essere acqua, alcool, vino, latte freddo o caldo) per un tempo più o meno lungo. Un tipo di infuso estremamente diffuso nel mondo è il tè.
Tè
E’ la bevanda più bevuta al mondo dopo l’acqua, è saporito ed ha meravigliose proprietà, sto parlando del tè, anche chiamato meno correttamente the o thè (la normativa italiana sulla etichettatura degli alimenti, ammette tutte e tre le grafie). Il tè è un tipo specifico di infuso o decotto ricavato dalle foglie (a volte miscelate con spezie, erbe o essenze) di una pianta legnosa chiamata Camellia sinensis, la quale viene coltivata principalmente in Bangladesh, Pakistan, Cina, India, Indonesia, Sri Lanka, Giappone e Kenya. Il tè ha un sapore amaro e astringente e può essere servito caldo (in modo classico, con sei tipologie di base) o freddo (generalmente al limone o alla pesca).
Il tè contiene:
- caffeina: un alcaloide stimolante del sistema nervoso centrale contenuto anche nel caffè (la cui presenza differenzia il tè dalla tisana, priva di caffeina);
- teanina: un amminoacido psicoattivo;
- catechina: un antiossidante presente soprattutto nel tè verde e nel tè bianco;
- teobromina e teofillina: due alcaloidi stimolanti;
- fluoruri: sali che contengono uno ione fluoruro, disciolti a basse concentrazioni nelle acque e in alcuni cibi.
La presenza di questi componenti rende pericolosa l’assunzione di elevate quantità di bevanda da parte di bambini e cardiopatici gravi. Gli effetti della bevanda dipendono dal tipo di tè e dalle modalità di infusione (temperatura e durata). Un’infusione breve (circa 2 minuti) estrae dalle foglie di tè soprattutto caffeina e ha proprietà stimolanti. Un’infusione più lunga (3-5 minuti) estrae anche acido tannico, che disattiva la caffeina perché si combina con essa, attenuando l’effetto stimolante (L’acido tannico inoltre rende amaro il sapore del tè).
I sei tipi base di tè caldo sono:
- il tè giallo,
- il tè nero,
- il tè verde,
- il tè oolong,
- il tè bianco,
- il tè Pu’er o tè postfermentato.
Per approfondire, leggi: Differenza tra tè verde, nero, bianco, Oolong, Earl Grey e altri
Tutte le diverse varietà derivano dalle foglie della medesima pianta, ma sono create attraverso trattamenti differenti e presentano diversi gradi di fermentazione. I tè neri sono tè “fermentati”, i verdi sono tè “non fermentati” e gli oolong sono “semifermentati”. Una volta essiccato il tè può essere ulteriormente lavorato per dare vita a: tè aromatizzato, tè pressato e tè deteinato. Il termine “tè” è usato in modo improprio anche come sinonimo di “tisana”, per indicare infusioni preparate con piante diverse dalla Camellia sinensis. Il termine “tè rosso” si riferisce comunemente anche al carcadè o all’infusione di rooibos del Sudafrica, che non contengono Camellia sinensis.
La migliore selezione di tè, tisane e caffè
Qui di seguito trovate una lista con la migliore selezione di tè, infusi e caffè provenienti da tutto il mondo, di altissima qualità e scelti dal nostro Staff di esperti e appassionati. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca.
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Camomilla
La camomilla è un particolare tipo di infuso ottenuto dai fiori di camomilla (Matricaria recutita) che viene assunto quando si ricercano effetti blandamente sedativi. I fiori di camomilla ha principalmente proprietà antispasmodiche, cioè produce un rilassamento muscolare, per la presenza nel suo fitocomplesso dei flavonoidi (eupatuletina, quercimetrina) e delle cumarine. Queste combinazioni di principi attivi rendono la camomilla un ottimo miorilassante, utile in caso di crampi intestinali, cattiva digestione, sindrome dell’intestino irritabile, spasmi muscolari e dolori mestruali, ma anche in caso di tensione nervosa e stress, perché provoca una sensazione di piacevole rilassamento con effetto calmante sul nervosismo e l’ansia. Al contrario del tè non contiene caffeina.
Tisana
La tisana è una qualsiasi preparazione liquida realizzata dall’infusione o dalla decozione di erbe o spezie in acqua calda, e solitamente non contiene caffeina, uno dei particolari che la differenza dal tè. Ciascun componente della tisana offre un principio di azione che mira ad ottenere un beneficio sull’organismo che la assume, come ad esempio azione calmante o diuretica. Nella preparazione di una tisana le erbe (fresche o secche) devono essere opportunamente sminuzzate (forma taglio tisana). Il grado di sminuzzamento è importante, in quanto può influire sull’estrazione dei principi attivi. In una tisana di più erbe le componenti devono essere tra loro omogenee. Non si devono mischiare tra loro le parti dure e quelle tenere delle piante. Esistono diversi tipi di tisana a seconda del metodo estrattivo cui si ricorre per ottenerla: infuso, decotto o macerato.
Caffè
Il caffè è una bevanda estremamente diffusa in tutto il mondo, ottenuta dalla macinazione dei semi di alcune specie di alberi tropicali appartenenti al genere Coffea. Il caffè più diffuso in Italia è quello espresso, che è ottenuto dalla torrefazione e macinazione dei semi della Coffea arabica e Coffea robusta, preparato a macchina secondo un procedimento di percolazione sotto alta pressione di acqua calda. Un altro tipo di caffè diffuso in Italia è quello decaffeinato, cioè un tipo particolare di caffè trattato in modo tale da privarlo del suo contenuto di caffeina e renderlo bevibile anche da chi deve evitare grandi quantità giornaliere di questo stimolante, come chi soffre di ipertensione arteriosa.
Decotto
Il decotto è un tipo di tisana prodotta tramite decozione. Quest’ultimo genericamente è un metodo utilizzato per estrarre i principi attivi o gli aromi, purché non siano termolabili, dalle parti di piante officinali o alimenti che risultano essere più duri, come radici, semi, corteccia o legno. Per preparare un decotto si utilizzano le parti d’interesse della pianta, opportunamente tagliate, e le si mettono nel recipiente di cottura insieme a dell’acqua, possibilmente distillata. Successivamente, il tutto viene portato ad ebollizione a fuoco lento e vi viene mantenuto per un periodo variabile, in genere tra i due ed i quindici minuti. Alla fine, lo si lascia stiepidire per circa quindici minuti, si filtra il liquido con un colino ed è pronto all’uso.
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- Sindrome di astinenza da caffeina
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- Qual è l’orario migliore per bere il caffè?
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Differenza tra caffè al vetro ed in tazza: qual è il più buono?
Il caffè nella tazzina può essere considerato un simbolo del classico espresso, quello che si beve al bar e che tutto il mondo invidia all’Italia. Eppure c’è chi rinuncia alla tradizionale tazzina in favore del bicchierino di vetro, una nuova moda che si sta facendo largo nel nostro Paese introdotta dalle parole “Caffè al vetro, grazie”. Sono sempre di più le persone che chiedono il caffè nel bicchierino invece che nella tazzina.
Quanto cambia, nella sostanza? La forma dei due contenitori non è poi molto diversa: il bicchierino è conico e può essere dotato di un piccolo manico per facilitare la presa. La grande differenza rispetto alla tazzina sta nel corpo centrale, che è trasparente; questo aspetto consente, in un certo senso, di iniziare a “gustare” prima il caffè, già a livello estetico, osservando il suo colore scuro e la consistenza densa con la schiuma lievemente più chiara, tendente al nocciola, che si forma sulla superficie. Un vero piacere per gli occhi degli amanti del caffè.
La tazzina classica non permette di apprezzare il caffè a livello visivo in maniera così approfondita e completa. Attraverso la densità, il colore e la consistenza della schiuma visibili tramite il vetro, è anche possibile avere un’idea della qualità del caffè, ecco perché molti esperti potrebbero preferire il bicchierino alla tradizionale tazzina. La schiuma che persiste con una certa densità indica che la qualità del caffè è elevata. Tuttavia quelli che si considerano “puristi” non ammettono eccezioni, per quanto possano essere stimolanti e suscitare un certo interesse: il caffè si beve nella tazzina in ceramica o in porcellana, è così da sempre e così sempre sarà.
Questo tipo di tazzine sono state pensate appositamente per il caffè, dunque per esaltarne al meglio il sapore e l’aroma; bevuto all’interno di altri contenitori, il caffè non sarebbe la stessa cosa. Rispetto al bicchierino in vetro, le tazzine sono più spesse e quindi trattengono meglio il calore del caffè, consentendo così di sorseggiarlo più a lungo mantenendo inalterato il piacere. Ma chi preferisce il vetro, non lo fa solo per ragioni estetiche: la forma più allungata del bicchierino, infatti, agevola una maggiore persistenza della schiuma sulla superficie.
In tal modo essa funziona come una sorta di “tappo” in grado di preservare per più tempo le proprietà organolettiche del caffè, permettendo di gustarlo al meglio. Di contro, però, il caffè in vetro si raffredda prima e quindi non ci si può soffermare troppo a lungo a sorseggiare come invece avviene con la tazzina. Insomma, meglio il caffè in vetro o in tazza? Una risposta risolutiva non c’è, perché dipende dai gusti personali e dalle preferenze; chi è attaccato alle tradizioni, opterà per la tazzina, chi invece è più aperto alle sperimentazioni, chiederà il caffè in vetro: l’unica cosa davvero importante è che il caffè sia buono!
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Differenza tra caffeina e taurina
La caffeina è una sostanza appartenente alla famiglia degli alcaloidi naturali ed è presente in numerose piante (come quella del caffè, cacao, tè, cola, guaranà ecc…).
La caffeina è un composto che a temperatura ambiente si presenta come un solido bianco inodore. La caffeina è uno stimolante del sistema nervoso centrale e viene utilizzata in ambito medico o per produrre alcune bevande (caffè, tè, coca cola…).
È importante sapere che la caffeina va utilizzata solo occasionalmente perché l’utilizzo prolungato può portare alla perdita di risposta alla stessa.
La taurina è un’ammina, detta anche acido 2-amminoetanosulfonico, ovvero una sostanza chimica acida prodotta in molti tessuti animali (compreso l’uomo) e in qualche specie batterica.
La taurina svolge numerose funzioni biologiche, come la sintesi dei sali biliari, il mantenimento dell’osmolaritàcellulare, la regolazione dell’attività fagocitaria delle cellule immunitarie, ha azione cardioprotettiva e spiccata azione antiossidante.
Grazie alla sua azione energizzante la taurina è diventata un ingrediente comune nelle bibite energetiche come la Red Bull, caramelle energetiche e nel latte per bambini fino a tre anni. Si chiama così perché è stata scoperta per la prima volta nella bile del toro.
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Differenza tra caffeina e guaranà
La differenza tra il guaranà e caffeina è che il primo è un tipo di pianta, e l’ultimo è un composto chimico. Caffeina è uno dei molti composti chimici presenti naturalmente nelle piante guaranà. Questo ingrediente è prima chiamata guaranina sulle etichette degli ingredienti di prodotti contenenti guaranà. E ‘spesso usato in integratori alimentari per migliorare le energie come alternativa al caffè.
Questa pianta è originaria del Sud America ed è stato utilizzato dagli indigeni brasiliani per molti secoli per scopi medicinali. Si tratta di una pianta rampicante della famiglia acero e produce grappoli di fiori bianchi e frutti scuri di colore variabile dal marrone al rosso intenso. Questi frutti contengono il doppio di caffeina fa naturalmente chicco di caffè.
Guarana e caffeina sono stati originariamente commercializzati come due ingredienti singoli separati e unici. Bevande e gli alimenti che contengono caffeina spesso elencano questo ingrediente chimico in etichetta, come il cioccolato, caffè, tè e bevande analcoliche. Energia e integratori alimentari che conteneva guaranà, tra l’altro, il guaranina sostanza chimica sull’etichetta in luogo dello stesso, ei produttori hanno affermato come un metodo alternativo più naturale e complementare per la caffeina per migliorare le funzioni metaboliche. In seguito gli scienziati hanno scoperto che guaranina è la stessa sostanza come caffeina e guaranà prodotti sono ora contrassegnati come tali.
L’effetto della caffeina e guaranà, stimolare la componente principale del corpo sia del sistema nervoso e sistema cardiovascolare del corpo. Un’ora dopo l’ingestione, i livelli di questa sostanza chimica sembra essere più alta nel sangue, ei loro effetti possono persistere per diverse ore dopo. Gli individui che hanno preso la caffeina tendono a trovare il loro aumento della frequenza cardiaca, aumento della loro circolazione, e migliorato il loro metabolismo. Questo può creare una sensazione generale di risveglio in combinazione con una maggiore umore e più attenzione.
Alcuni alimenti e bevande che contengono caffeina e guaranà sono attribuiti alle abilità di perdita di peso, e si ritiene che essere un effetto collaterale afrodisiaco-like. Queste affermazioni sono generalmente prive di fondamento e hanno poco o nessun fondamento nella ricerca scientifica. L’aumento del metabolismo generale del corpo dopo l’ingestione di caffeina può causare a bruciare più calorie di quanto sarebbe altrimenti, e in grado di creare la sensazione di un miglioramento dello stato d’animo. Questi effetti collaterali, tuttavia, sono di interazione chimica con il cuore e il sistema cardiovascolare e non a seguito di una influenza ormonale sul corpo da caffeina.
- Bevande energetiche contengono caffeina e guaranà.
- Alcuni tè hanno caffeina in loro.
- La caffeina è una sostanza chimica che si trova naturalmente nelle bacche di guaranà.
- Il caffè contiene caffeina.
- La caffeina e guaranà sono entrambi stimolanti.
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Il diabetico può bere caffè?
Avere il diabete non significa doversi privare del caffè. La buona notizia per gli amanti della tazzina arriva da una ricerca USA pubblicata dalla rivista scientifica “Diabetes Care”.
Alcune ricerche in passato avevano sostenuto che consumare caffè potesse danneggiare la capacità di metabolizzare il glucosio nei diabetici. Un pool di ricercatori della Harvard School of Public Health, Boston, ha voluto verificarlo. Gli studiosi hanno analizato i dati di 3497 uomini diabetici seguiti dal 1986 al 2004. Nessuno aveva malattie cardiovascolari all’inizio dello studio e tutti hanno completato diversi questionari sulle loro abitudini alimentari nel corso del follow-up.
I ricercatori hanno così scoperto che consumare caffè, anche quattro o più tazze al giorno, non aumentava in modo significativo il rischio di malattie di cuore o le probabilità di morire nel corso dello studio, rispetto ai pazienti che non bevevano caffè.
Ovviamente particolare attenzione va prestata nell’uso dello zucchero: è preferibile assumerlo amaro o con il dolcificante che vi ha consigliato il vostro diabetologo.
Per approfondire: Il caffè fa ingrassare o dimagrire? Quante calorie ha?
I migliori glucometri per misurare la glicemia
I migliori apparecchi di ultima generazione per l’automonitoraggio della glicemia, selezionati, consigliati ed usati dal nostro Staff sanitario, sono i seguenti:
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Sono strumenti abbastanza economici, tuttavia ottimamente costruiti, affidabili e professionali, prodotti da aziende che da anni sono leader mondiali nella produzione di tecnologie sanitarie.
I migliori prodotti per diabetici
Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, estremamente utili per aiutare il diabetico ed il pre-diabetico a mantenere i giusti livelli di glicemia, perdere peso e migliorare la propria salute. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:
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Caffè al ginseng: proprietà, controindicazioni, fa male?
Quando si parla di caffè al ginseng, sembra già di sentire il suo profumo vellutato e di vedere i toni ocra e leggermente dorati della bevanda calda. Il caffè al ginseng è prima di tutto un piacere, da consumare da soli in compagnia, a casa o in ufficio. Ma è anche un momento di benessere: il ginseng racchiude innumerevoli pregi, che vanno dalla riduzione di stress e stanchezza al miglioramento del tono dell’umore, dagli effetti positivi sul sistema immunitario all’aumento della concentrazione, dalle proprietà antiossidanti fino alle sue capacità afrodisiache. Vediamo alcune qualità del ginseng.
Le sette proprietà principali del ginseng:
- Diminuisce lo stress: per secoli i cinesi hanno utilizzato il Ginseng per le sue proprietà curativa, e questa è una delle più comuni. Le proprietà adattogene del Ginseng infatti sono risapute. E’ un forte anti-stress, riduce i livelli di ormoni stimolati nei momenti di affaticamento fisico e mentale e in generale innalza i livelli di energia dell’organismo, agendo come un potente tonico.
- Aumenta la vitalità dell’organismo: il Ginseng è un energetico naturale e aumenta la vitalità dell’organismo. Inoltre, può essere usato anche per combattere il calo energetico nei malati di cancro e di sclerosi multipla. Un ricerca della clinica Mayo ha riscontrato che una dose di Ginseng Winsconsin al giorno (1000 mg) migliora la vita dei malati e ne riduce i sintomi dovuti all’affaticamento.
- Migliora l’umore: il Ginseng è utile anche negli stati di ansia, affaticamento mentale, irritabilità e nervosismo. Infatti è dimostrato che una dose di 1000 mg di Ginseng al giorno è in grado di migliorare il tono generale dell’umore e di ridurre lo stato di ansia e irritabilità.
- Facilita la memoria: il Ginseng è un ottimo integratore per gli studenti! Infatti, tra le sue varie proprietà, quella di migliorare e facilitare i processi di memorizzazione è una delle più conosciute e note. Il Ginseng migliora la performance mentale e la capacità di concentrazione, ed è per questo che si rivela un ottimo alleato nei momenti di alto investimento delle nostre facoltà cognitive.
- Stimola l’attività sessuale: il Ginseng viene da lungo utilizzato per aumentare naturalmente la libido e migliorare la performance sessuale sia nell’uomo che nella donna. Nella medicina tradizionale cinese è considerato un potente afrodisiaco ed è utilizzato inoltre per ripristinare la funzione sessuale, come nei casi di disfunzione erettile, dove sembra essere efficace sul 60% degli utilizzatori.
- Stimola le difese immunitarie: il Ginseng è un ottimo stimolatore naturale del sistema immunitario, favorisce inoltre la ripresa cellulare e riduce l’infiammazione. Una recente ricerca ha inoltre mostrato che un uso quotidiano del Ginseng, sulla lunga durata, sia in grado di prevenire l’influenza A, una malattia respiratoria che affligge ogni anno milioni di persone e che si diffonde con estrema rapidità.
- Previene l’invecchiamento: i Cinesi da sempre sostengono che il Ginseng è un promotore di longevità. Infatti, migliora la salute della pelle, diminuendo le rughe, riduce la calvizie negli uomini, anche usato per via topica sotto forma di shampoo, e migliora in generale la circolazione sanguigna. Il Ginseng inoltre è un protettivo degli organi interni, come cuore, fegato e reni, di cui previene i danni dell’invecchiamento. In generale, si è visto che il Ginseng riduce il tasso di mortalità negli uomini che ne fanno un uso regolare.
Proprio in nome della salute è anche giusto conoscere le controindicazioni del caffè al ginseng. In realtà, queste si riducono a possibili effetti indesiderati in pochi casi specifici, che elenchiamo nei prossimi paragrafi.
Caffè al ginseng: controindicazioni in caso di consumo eccessivo
Un consumo eccessivo di estratto puro di ginseng può portare a problemi come insonnia, nausea, diarrea e tachicardia, vertigini. Quando parliamo di consumo eccessivo, comunque, intendiamo quantità veramente smodate. In questo caso, le controindicazioni del caffè al ginseng sarebbero negative non solo per l’organismo, ma anche per il portafoglio.
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Caffè al ginseng: controindicazioni in caso di assunzione di farmaci
In regime di assunzione di determinati farmaci, come antinfiammatori, antidepressivi e anticoagulanti, ipoglicemizzanti orali o insulina, il ginseng potrebbe dare effetti indesiderati potenzialmente pericolosi. Per valutare correttamente le controindicazioni del caffè al ginseng in questi casi, il consiglio è quello di consultare un medico.
Caffè al ginseng: controindicazioni per certe categorie di persone
Gli studi hanno rilevato che il ginseng può dare effetti sgraditi anche nel caso di donne in gravidanza, soprattutto durante i primi mesi, o nel caso di persone che soffrono di insonnia o di ipertensione. Mentre nel caso delle donne in gravidanza è consigliato sospendere il consumo di ginseng, per le altre due categorie di persone si può tranquillamente procedere con un consumo moderato: una o due tazzine di caffè al ginseng al giorno non avranno controindicazioni.
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