Differenza tra tè, infuso, tisana, decotto, caffè e camomilla

MEDICINA ONLINE TE THE CAFFE INFUSO TISANA DECOTTO MACERATO CAMOMILLA FIORE ERBA SPEZIE GIALLO BIANCO NERO ROSSO DOLCE LIMONE BERE ACQUA FREDDO CALDO PESCA LIMONE MIGLIORE.jpgInfuso

Un “infuso” è il prodotto che si ricava da un processo chiamato “infusione” cioè un particolare metodo utilizzato per estrarre i principi attivi o gli aromi da piante officinali o alimenti solidi che si attua immergendo tali piante o alimenti in un liquido (che può essere acqua, alcool, vino, latte freddo o caldo) per un tempo più o meno lungo. Un tipo di infuso estremamente diffuso nel mondo è il tè.

E’ la bevanda più bevuta al mondo dopo l’acqua, è saporito ed ha meravigliose proprietà, sto parlando del tè, anche chiamato meno correttamente the o thè (la normativa italiana sulla etichettatura degli alimenti, ammette tutte e tre le grafie). Il tè è un tipo specifico di infuso o decotto ricavato dalle foglie (a volte miscelate con spezie, erbe o essenze) di una pianta legnosa chiamata Camellia sinensis, la quale viene coltivata principalmente in Bangladesh, Pakistan, Cina, India, Indonesia, Sri Lanka, Giappone e Kenya. Il tè ha un sapore amaro e astringente e può essere servito caldo (in modo classico, con sei tipologie di base) o freddo (generalmente al limone o alla pesca).

Il tè contiene:

  • caffeina: un alcaloide stimolante del sistema nervoso centrale contenuto anche nel caffè  (la cui presenza differenzia il tè dalla tisana, priva di caffeina);
  • teanina: un amminoacido psicoattivo;
  • catechina: un antiossidante presente soprattutto nel tè verde e nel tè bianco;
  • teobromina e teofillina: due alcaloidi stimolanti;
  • fluoruri: sali che contengono uno ione fluoruro, disciolti a basse concentrazioni nelle acque e in alcuni cibi.

La presenza di questi componenti rende pericolosa l’assunzione di elevate quantità di bevanda da parte di bambini e cardiopatici gravi. Gli effetti della bevanda dipendono dal tipo di tè e dalle modalità di infusione (temperatura e durata). Un’infusione breve (circa 2 minuti) estrae dalle foglie di tè soprattutto caffeina e ha proprietà stimolanti. Un’infusione più lunga (3-5 minuti) estrae anche acido tannico, che disattiva la caffeina perché si combina con essa, attenuando l’effetto stimolante (L’acido tannico inoltre rende amaro il sapore del tè).

I sei tipi base di tè caldo sono:

  • il tè giallo,
  • il tè nero,
  • il tè verde,
  • il tè oolong,
  • il tè bianco,
  • il tè Pu’er o tè postfermentato.

Per approfondire, leggi: Differenza tra tè verde, nero, bianco, Oolong, Earl Grey e altri

Tutte le diverse varietà derivano dalle foglie della medesima pianta, ma sono create attraverso trattamenti differenti e presentano diversi gradi di fermentazione. I tè neri sono tè “fermentati”, i verdi sono tè “non fermentati” e gli oolong sono “semifermentati”. Una volta essiccato il tè può essere ulteriormente lavorato per dare vita a: tè aromatizzato, tè pressato e tè deteinato. Il termine “tè” è usato in modo improprio anche come sinonimo di “tisana”, per indicare infusioni preparate con piante diverse dalla Camellia sinensis. Il termine “tè rosso” si riferisce comunemente anche al carcadè o all’infusione di rooibos del Sudafrica, che non contengono Camellia sinensis.

La migliore selezione di tè, tisane e caffè

Qui di seguito trovate una lista con la migliore selezione di tè, infusi e caffè provenienti da tutto il mondo, di altissima qualità e scelti dal nostro Staff di esperti e appassionati. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca.

Camomilla

La camomilla è un particolare tipo di infuso ottenuto dai fiori di camomilla (Matricaria recutita) che viene assunto quando si ricercano effetti blandamente sedativi. I fiori di camomilla ha principalmente proprietà antispasmodiche, cioè produce un rilassamento muscolare, per la presenza nel suo fitocomplesso dei flavonoidi (eupatuletina, quercimetrina) e delle cumarine. Queste combinazioni di principi attivi rendono la camomilla un ottimo miorilassante, utile in caso di crampi intestinali, cattiva digestione, sindrome dell’intestino irritabile, spasmi muscolari e dolori mestruali, ma anche in caso di tensione nervosa e stress, perché provoca una sensazione di piacevole rilassamento con effetto calmante sul nervosismo e l’ansia. Al contrario del tè non contiene caffeina.

Tisana

La tisana è una qualsiasi preparazione liquida realizzata dall’infusione o dalla decozione di erbe o spezie in acqua calda, e solitamente non contiene caffeina, uno dei particolari che la differenza dal tè. Ciascun componente della tisana offre un principio di azione che mira ad ottenere un beneficio sull’organismo che la assume, come ad esempio azione calmante o diuretica. Nella preparazione di una tisana le erbe (fresche o secche) devono essere opportunamente sminuzzate (forma taglio tisana). Il grado di sminuzzamento è importante, in quanto può influire sull’estrazione dei principi attivi. In una tisana di più erbe le componenti devono essere tra loro omogenee. Non si devono mischiare tra loro le parti dure e quelle tenere delle piante. Esistono diversi tipi di tisana a seconda del metodo estrattivo cui si ricorre per ottenerla: infuso, decotto o macerato.

Caffè

Il caffè è una bevanda estremamente diffusa in tutto il mondo, ottenuta dalla macinazione dei semi di alcune specie di alberi tropicali appartenenti al genere Coffea. Il caffè più diffuso in Italia è quello espresso, che è ottenuto dalla torrefazione e macinazione dei semi della Coffea arabica e Coffea robusta, preparato a macchina secondo un procedimento di percolazione sotto alta pressione di acqua calda. Un altro tipo di caffè diffuso in Italia è quello decaffeinato, cioè un tipo particolare di caffè trattato in modo tale da privarlo del suo contenuto di caffeina e renderlo bevibile anche da chi deve evitare grandi quantità giornaliere di questo stimolante, come chi soffre di ipertensione arteriosa.

Decotto

Il decotto è un tipo di tisana prodotta tramite decozione. Quest’ultimo genericamente è un metodo utilizzato per estrarre i principi attivi o gli aromi, purché non siano termolabili, dalle parti di piante officinali o alimenti che risultano essere più duri, come radici, semi, corteccia o legno. Per preparare un decotto si utilizzano le parti d’interesse della pianta, opportunamente tagliate, e le si mettono nel recipiente di cottura insieme a dell’acqua, possibilmente distillata. Successivamente, il tutto viene portato ad ebollizione a fuoco lento e vi viene mantenuto per un periodo variabile, in genere tra i due ed i quindici minuti. Alla fine, lo si lascia stiepidire per circa quindici minuti, si filtra il liquido con un colino ed è pronto all’uso.

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Differenza tra tè verde, nero, bianco, Oolong, Earl Grey e altri

tè verde the obesità infarto cuore diabete drenare grasso celluliteE’ la bevanda più bevuta al mondo dopo l’acqua, è saporito ed ha meravigliose proprietà, sto parlando del tè, anche chiamato meno correttamente the o thè (la normativa italiana sulla etichettatura degli alimenti, ammette tutte e tre le grafie). Il tè è un tipo specifico di infuso o decotto ricavato dalle foglie (a volte miscelate con spezie, erbe o essenze) di una pianta legnosa chiamata Camellia sinensis, la quale viene coltivata principalmente in Bangladesh, Pakistan, Cina, India, Indonesia, Sri Lanka, Giappone e Kenya. Il tè ha un sapore amaro e astringente e può essere servito caldo (in modo classico, con sei tipologie di base) o freddo (generalmente al limone o alla pesca).

Il tè contiene:

  • caffeina: un alcaloide stimolante del sistema nervoso centrale contenuto anche nel caffè  (la cui presenza differenzia il tè dalla tisana, priva di caffeina);
  • teanina: un amminoacido psicoattivo;
  • catechina: un antiossidante presente soprattutto nel tè verde e nel tè bianco;
  • teobromina e teofillina: due alcaloidi stimolanti;
  • fluoruri: sali che contengono uno ione fluoruro, disciolti a basse concentrazioni nelle acque e in alcuni cibi.

La presenza di questi componenti rende pericolosa l’assunzione di elevate quantità di bevanda da parte di bambini e cardiopatici gravi. Gli effetti della bevanda dipendono dal tipo di tè e dalle modalità di infusione (temperatura e durata). Un’infusione breve (circa 2 minuti) estrae dalle foglie di tè soprattutto caffeina e ha proprietà stimolanti. Un’infusione più lunga (3-5 minuti) estrae anche acido tannico, che disattiva la caffeina perché si combina con essa, attenuando l’effetto stimolante (L’acido tannico inoltre rende amaro il sapore del tè).

I sei tipi base di tè caldo sono:

  • il tè giallo,
  • il tè nero,
  • il tè verde,
  • il tè oolong,
  • il tè bianco,
  • il tè Pu’er o tè postfermentato.

Tutte le diverse varietà derivano dalle foglie della medesima pianta, ma sono create attraverso trattamenti differenti e presentano diversi gradi di fermentazione.

I tè neri sono tè “fermentati”, i verdi sono tè “non fermentati” e gli oolong sono “semifermentati”. Una volta essiccato il tè può essere ulteriormente lavorato per dare vita a: tè aromatizzato, tè pressato e tè deteinato. Il termine “tè” è usato in modo improprio anche come sinonimo di “tisana”, per indicare infusioni preparate con piante diverse dalla Camellia sinensis. Il termine “tè rosso” si riferisce comunemente anche al carcadè o all’infusione di rooibos del Sudafrica, che non contengono Camellia sinensis.

Tè verde Tè nero Tè bianco Oolong
Appassimento . .
Cottura a vapore . . .
Arrotolamento .
Fermentazione . .
Cottura a fiamma viva .
Essiccazione . . .

Tè bianco

Il suo nome è dovuto al colore dell’infusione, giallo paglierino. Le foglie, a lavorazione ultimata sono argentate.  Viene prodotto in quantità minime in Cina. E’ la varietà più pregiata esistente in commercio. Contrariamente agli altri tè, quello bianco non subisce praticamente nessuna trasformazione: le foglie sono semplicemente fatte appassire e seccare.  Il suo gusto sottile richiede un palato esercitato, altrimenti si rischia di restare davvero delusi.

Tè verde

Il tè verde, profumatissimo e dalle foglie di un bel verde-grigio argentato, è il tè delle origini, conosciuto in Cina da cinque millenni.  Viene fatto seccare ed in seguito torrefatto (Cina) o cotto al vapore (Giappone e raramente anche in Cina) per permetterne la conservazione ed evitarne la fermentazione. A questo punto le foglie vengono arrotolate e selezionate, operazioni che in Cina si svolgono ancora per buona parte a mano.  I migliori tè verdi sono coltivati in Giappone, Cina e a Taiwan (che nel mondo del tè si chiama ancora Formosa) e sono la bevanda preferita di Giapponesi, Cinesi e molti paesi maghrebini. In Cina il colore dell’infusione è cristallino e varia dal verde-arancio al rosa pallido. In Giappone il tè verde viene polverizzato e preparato sbattendo energicamente con un frullino di bambù il tè nell’acqua bollente. L’infusione che se ottiene è più colorata che in Cina: va dal verde giada al giallo chiaro.
In Marocco e in altri paesi musulmani si usa per preparare il classico tè alla menta
Povero in teina, digestivo e tonico, questo tè è perfetto dopo pranzo e nel pomeriggio. Sconsigliato la sera per il suo alto tenore in vitamina C. Aggiungergli zucchero, o peggio ancora latte, sarebbe un’eresia. Rinfrescante è perfetto nei mesi estivi.

Tè nero

Il nome cinese di questo tè è “tè rosso”, ma sono gli Inglesi a dettar legge sull’argomento. E non hanno nessun dubbio, come attesta George Orwell nel suo articolo “A nice cup of tea”, il tè nero è l’unico degno di questo nome. In quanto tè preferito dagli Inglesi il tè nero impera in Occidente: nelle bustine che compriamo al supermercato non c’è altro che questo, non abbiate dubbi, e della peggiore qualità.  Sono stati gli Inglesi a introdurre la coltivazione del tè a Ceylon e in India (dove comunque cresceva allo stato selvatico) visti i problemi tecnici e politici dell’importazione dalla Cina. E sempre gli Inglesi hanno introdotto l’uso di berlo con latte e zucchero, per addolcire il suo forte gusto di tannino.
Il colore delle foglie, dato dall’ossidazione, varia da verde a rosso ramato, mentre il colore dell’infusione è bruno dorato. Di sapore ben più deciso, rotondo e dolce.
Il procedimento per preparare un tè nero ha il suo momento fondamentale nella fermentazione (ossidazione). Come avvenga chimicamente è più o meno un mistero: le foglie vengono lasciate semplicemente a contatto con l’ossigeno. Quando la fermentazione si considera completata, le foglie vengono torrefatte per arrestarne il processo di decomposizione che si avvia con l’ossidazione. Ultimo passo: la selezione delle foglie, che passano in enormi setacci che li selezionano in base alla grandezza. Ed è qui, nel tipo di foglia o di frammento con cui è stato preparato, che risiede la differenza (enorme) tra le centinaia di tè in commercio. Per scegliere dovremmo imparare a decifrare le sigle oscure stampate sul retro delle scatole.

Tè Oolong

L’Oolong, che vuol dire in cinese “Drago nero”, è un tè intermedio tra il verde e il nero: la fermentazione è solo parziale e viene arrestata con la torrefazione.
Coniuga quindi le caratteristiche di entrambi i tè: più gentile del nero, meno fresco e vegetale del verde.
L’Oolong cinese subisce una fermentazione pari al 12-20% della fermentazione del tè nero, processo che ne conserva abbastanza la freschezza e aromaticità. L’infusione di questo tè è di un giallo pallido e il sapore ricorda le erbe di primavera.
L’Oolong che viene prodotto a Formosa, invece, è fermentato fino a un 60% del totale, per cui si avvicina piuttosto al tè nero. L’infusione è dorata e ha un leggero gusto di orchidea.
Povero in teina, va bene a tutte le ore del giorno e per tutti i pasti, tranne forse la prima colazione per la quale sarebbe troppo dolce.

Tè Pouchong

Il Pouchong è una varietà intermedia tra l’Oolong a bassa fermentazione e il tè verde. Una fermentazione ridottissima conserva in buona parte le qualità di freschezza e profumo tipiche dei tè verdi.
Molti lo inseriscono tra gli Oolong.

Tè aromatici

Oggi ne esistono in commercio così tanti e improbabili, con profumazioni che vanno dal cocco al cioccolato, passando per i frutti i bosco, che si tende a dimenticare quanto sia antica l’arte di miscelare i tè con fiori ed essenze. Ecco alcuni dei tè aromatici più famosi al mondo:

  • Tè al gelsomino: popolare in Cina fin dalla dinastia Song (960 – 1279 d.C.) questo tè viene preparato con tè verde, nero o Oolong a seconda delle qualità, che sono moltissime. Il processo consiste nel tenere a contatto i fiori appena raccolti del gelsomino con le foglie di tè, dopodiché vengono nuovamente separati. Anche se oggi prevale la moda di lasciare alcuni petali.
  • Tè alla menta: è tradizionale dei paesi musulman, si prepara con tè verde e si beve molto zuccherato. E’ l’uomo a servire in tè, in bicchierini di vetro decorato, servendo si di due teiere. Il tè viene versato dall’alto, così da produrre una leggera schiuma.
  • Earl Grey: la storia dell’Earl Grey è più recente, risale alla prima metà del XIX secolo e fu chiamato così in omaggio ad un primo ministro inglese. E’ una miscela di tè neri, cinesi o indiani, aromatizzati, con olio essenziale di bergamotto.

La migliore selezione di tè, tisane e caffè

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Tè nero e tè verde aiutano a perdere peso

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Nel tè verde i polifenoli, sostanze note per la loro azione positiva sulla salute, vengono assorbiti, mentre nel tè nero sono troppo grandi perché ciò accada, perciò avviene un meccanismo che stimola la crescita di batteri intestinali e la formazione di acidi grassi a catena corta, legati al metabolismo dell’energia. “I risultati suggeriscono che il tè verde e quello nero sono prebiotici, cioè sostanze che inducono la crescita di microrganismi buoni che contribuiscono al benessere”, evidenzia Susanne Henning, che ha guidato lo studio.

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Gli integratori termogenici che ti aiutano a perdere peso e dimagrire

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Come agiscono gli integratori per dimagrire

Le piante che bloccano lo zucchero, ovvero gli integratori glucobloccanti, sono la cannella, il nopal, la gymnea, per esempio. Gli integratori invece mangia grassi, come il fico d’india o il chitosano, catturano a sé i lipidi e il colesterolo, impedendone parzialmente l’assimilazione, che vengono eliminati attraverso le feci.

Gli integratori che stimolano il metabolismo sono solitamente a base di caffeina, tè verde, guaranà, yerba matè, arancio amaro. Sulla tiroide, ghiandola endocrina che regola il metabolismo basale, agiscono invece integratori come il fucus o quelli a base di alghe, come la spirulina. In entrambi i casi si ha un leggero aumento della temperatura corporea che aiuta la combustione dei grassi anche durante le ore di riposo.

Gli integratori con funzione diuretica agiscono prevalentemente sulla ritenzione idrica, sui gas intestinali e sulle funzionalità del fegato. Le piante ad azione diuretica più note sono la betulla, la pilosella, il carciofo, l’orthosiphon, il tarassaco, il cardo mariano, tra le altre.

Gli integratori per dimagrire diuretici, non hanno un effetto diretto sulla perdita di peso, ma possono essere integrati con alimenti o integratori per aumentarne l’efficacia. Altri integratori importanti sono quelli ad effetto carminativo, in grado cioè di assorbire i gas a livello intestinale contribuendo a diminuire il gonfiore addominale: si tratta di piante come il finocchio e il cumino.

Bisogna sempre stare attenti e seguire le avvertenze sul consumo degli integratori: un abuso può causare danni gravi, come perdita di minerali importanti, con quanto ne consegue, allergie, ipertiroidismo.

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Il tarassaco

Gli integratori per dimagrire a base di tarassaco, oltre a contenere tarasserolo, steroli, vitamine A,B,C e D, contengono la preziosa inulina, utile come antifame e per favorire il riequilibrio della flora batterica intestinale, potenziandone l’attività e migliorare il metabolismo. Il tarassaco è noto per le proprietà diuretiche e disintossicanti del fegato, dei reni e dell’intestino, si trova facilmente in compresseche favoriscono il drenaggio linfatico e possono attenuare l’ effetto “pelle a buccia d’arancia” tipico della cellulite, associato con fucus, betulla, carciofo, gramigna e bardana, tutte piante fortemente depurative.

I tè

Tè verde, tè nero, tè oolong. Queste sono piante eccezionali per coadiuvare le funzioni del metabolismo. Si trovano sotto forma di infusi o capsule con prodotto in polvere ed estratti. L’alta percentuale di polifenoli e di catechine contenuti in particolare nel tè verde ne fanno una bevanda preziosa e buona amica delle diete dimagranti.

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Il fucus

Dal punto di vista dietetico il fucus è efficace perché contiene l’acido alginico che, una volta nello stomaco, forma un gel vischioso, che si gonfia e non viene assimilato dall’organismo, ma sviluppa un senso di sazietà che fa da spezza-fame. Le capsule di fucus, vanno prese solitamente a mezzogiorno e alla sera, prima dei pasti principali.

L’ananas e la papaya

Anzitutto l’ananas e la papaya sono frutti che contengono enzimi vigetali che facilitano la digestione delle proteine. In fitoterapia si utilizza il gambo del frutto, ricco di bromelina, un enzima che distrugge le fibre proteiche della cellulite, liberando i grassi indesiderati. L’integratore per dimagrire a base di ananas può essere associato all’ortosiphon, che aiuta nella depurazione.

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L’ortosiphon

L’ortosiphon, pianta originaria del sud-est asiatico, è uno tra i più versatili degli integratori per dimagrire. Si trova spesso combinato con altre piante ed erbe per preparare tisane diuretiche. Solitamente, gli integratori per dimagrire a base di ortosifon sono ottimi se combinati a quelli con tè e gambo di ananas. Ricco di flavonoidi, l’ortosifon elimina infatti i grassi liberati dal tè e dall’ ananas. Assunto mattina e sera per almeno un mese all’anno diventa un ottimo alleato della dieta.

La spirulina

L’elevatissimo contenuto proteico della spirulina, circa 70 grammi per ogni 100 grammi di alimento, la rendono un ottimo integratore nelle diete vegetarianeLa spirulina, grazie alle sue proprietà nutrienti, pare sia efficace anche per controllare l’appetito aumentando il senso di sazietà. Si prende in capsule contenenti l’alga essiccata.

Il fagiolo bianco

La faseolamina è una glicoproteina ricavata dal fagiolo bianco, che, rallentando la digestione e l’assorbimento dell’amido, promuove la riduzione del peso corporeo.

La cassia nomame

Si tratta di una pianta che può ridurre fino al 30% l’assorbimento dei grassi, limitando così l’apporto calorico e diminuendo il livello di trigliceridi e di colesterolo nel sangue. La cassia è anche un ottimo antigonfiore, agisce contro la ritenzione idrica e contro la cellulite.

La caffeina, il guaranà, la yerba maté arancio amaro o citrus aurantium.

Integratori per dimagrire a base di questi prodotti stimolano la termogenesi, quindi favoriscono lo scioglimento dei grassi. In particolare, il guaranà potenzia il flusso dell’adrenalina e accelera il metabolismo, favorendo la trasformazione del tessuto adiposo in tessuto muscolare.

La gomma di guar e la gomma karaya

Esistono anche integratori per dimagrire a base di gomma naturale, in particolare gomma karaya e gomma di guar. Si tratta della secrezione gommosa di una pianta, la sterculia, che cresce in India, in Pakistan e in alcune parti dell’Africa. La contemporanea assunzione di acqua e gomma karaya, infatti, non solo accelera il transito intestinale, ma aumenta anche la sazietà.

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La curcuma

Oltre ad essere una spezia molto versatile, la curcuma può essere assunta anche in pillole o in capsule da 250-500mg. È una pianta erbacea dal caratteristico colore giallo, originaria dell’Asia meridionale. Nota nella medicina Ayurvedica, la curcuma ha un’azione dimagrante e tonificante dei tessuti, nonché antiossidante e antinfiammatoria. Indicata per contrastare l’artrite reumatoide, la curcuma aiuta anche ad eliminare i gonfiori causati dai lieviti. Leggi anche: Curcuma: calorie, proprietà, benefici, controindicazioni e conservazione

Il pino coreano

L’olio di pino coreano è in grado di ridurre il senso di fame e diminuire l’apporto calorico con la dieta. Integratori dimagranti a base di pino coreano contengono acido pinolenico, un acido grasso polinsaturo molto efficace per questo scopo.

I semi di girasole e i semi di cartamo

I semi di girasole sono integratori utili per dimagrire, che agiscono sia sulla massa grassa che su quella magra, così come i semi di cartamo.

La piperina

La piperina è l’alcaloide del pepe nero, contenuto in concentrazioni variabili e le conferisce il gusto piccante. La piperina è dotata di proprietà fitoterapiche interessanti, oggi sfruttate prevalentemente negli integratori dimagranti termogenici.

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Il frutto della garcinia di Cambogia

La buccia di questo frutto asiatico svolge una preziosa azione sui tessuti adiposi. L’idrossicitrato presente nella buccia della garcinia può ridurre il colesterolo e i trigliceridi fino a quasi il 30%, limitando l’accumulo dei grassi e favorendo la demolizione degli zuccheri e trasformandoli in energia.

Noce di cola

La Noce di cola era già nota alle tribù dell’Africa e dell’Indonesia. Svolge un’azione stimolante sui lipidi, eliminando il desiderio di assunzione di cibo, in particolar modo di zuccheri. La noce di cola è consigliata anche in caso di lunghi periodi di stress poiché consente di sfruttare al meglio le energie disponibili.

Il Nopal

Integratori dimagranti a base di nopal, un cactus messicano utilizzato già ai tampi dei Maya, si basano sul principio del legare grassi e zuccheri insieme, portandoseli via, facilitandone l’eliminazione e limitandone l’assorbimento. Grazie alle proprietà ipoglicemizzanti viene impiegato con ottimi risultati anche nel trattamento del diabete mellito.

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Cibi che macchiano i denti: quali evitare ed i consigli per mantenerli bianchi

MEDICINA ONLINE DENTI BIANCHI CARIE TARTARO PUS ALITO ALITOSI DENTISTA IGIENE ORALE INCISIVI SPECCHIETTO BOCCA LABBRA DONNASebbene il tè detenga un’ottima reputazione in quanto bevanda salutare, potrebbe tuttavia non rappresentare la scelta migliore quando si tratta di preservare i denti bianchi. I dentisti affermano che il tè, specie la varietà base di colore nero, può causare la formazione di un numero maggiore di macchie rispetto al caffè. Studi recenti, inoltre, hanno dimostrato che anche le tisane e i tè bianchi possiedono la potenziale capacità di erodere lo smalto dei denti e causare la comparsa di macchie.

Salse

Possono essere deliziose, ma si ritiene che le salse molto colorate (come la salsa di soia, la salsa di pomodoro e la salsa al curry) possano potenzialmente macchiare i denti. Quindi, meglio optare per salse più leggere oppure lavarsi i denti subito dopo aver mangiato per ridurre l’eventualità di un potenziale danno alla normale colorazione dei denti.

Bevande sportive

Anche i cibi acidi e le bevande possono comportare lo scolorimento dei denti. Ricerche recenti hanno scoperto che le bevande altamente acide (come le bevande sportive o le bevande energetiche) possono erodere lo smalto dei denti, ponendo le basi per lo scolorimento degli stessi. Quindi, mentre si pratica attività fisica, è consigliabile limitare l’assunzione di queste bevande. L’acqua rappresenta, sotto questo punto di vista, una scelta sicuramente migliore.

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Vino

Se un alimento o una bevanda possono macchiare una tovaglia, possono potenzialmente macchiare anche i denti. Il vino rosso, una bevanda acida contenente molecole intensamente pigmentate chiamate tannini e cromogeni, è noto per scolorire i denti. Il vino bianco è ancora più acido e può anch’esso macchiare i denti.

Frutti di bosco

Le molecole intensamente pigmentate aderiscono allo smalto dentale. Ecco perché mirtilli, more, ciliegie, melograni e altri frutti dai colori vivaci possono macchiare i denti. Anche i succhi di frutta e le torte preparate impiegando tali frutti possono causare macchie. La frutta meno pigmentata, come uve bianche e mirtilli bianchi, ha meno probabilità di macchiare i denti. Ma queste sostanze acide possono tuttavia danneggiare lo smalto, quindi è consigliabile lavarsi i denti e utilizzare il filo interdentale.

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Soda, coca e altre bevande gassate

L’acido e i cromogeni presenti in queste bevande possono comportare un grave scolorimento dei denti. Anche le bibite di colore chiaro contengono una quantità di acido sufficiente in grado di favorire lo scolorimento dei denti da altri alimenti e bevande. Il livello di acidità in alcune bevande gassate è talmente elevato da essere paragonabile a quello presente in una batteria. Molte di queste bevande contengono additivi aromatizzati che si aggiungono ai loro effetti erosivi.

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Caramelle e dolci

Se il vostro dolce preferito (come caramelle, gomme da masticare o ghiaccioli) tende a far cambiare il colore della lingua, può contenere coloranti che favoriscono lo scolorimento dei denti. Fortunatamente, a meno che non si consumino queste golosità frequentemente, la possibilità di macchiare i denti è ridotta.

Come minimizzare le possibilità di macchiare i denti

Ovviamente, è impossibile eliminare tutti i cibi e le bevande che possono potenzialmente macchiare i denti. Molti di questi alimenti e di queste bevande (come mirtilli, more e salsa di pomodoro) sono infatti ricchi di antiossidanti. E’ importante che tali nutrienti benefici siano presenti all’interno del regime alimentare. Quindi, è bene consumare questi cibi e bevande, ma con moderazione oppure sostituirli con altre fonti di antiossidanti, come cavolfiore, mele, pompelmo e melone.

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Utilizzare la cannuccia

L’impiego di una cannuccia per sorseggiare la bevanda scelta (come succhi di frutta, bibite gassate e tè freddo), contribuisce a mantenere la bevanda lontana dai denti anteriori riducendo così il rischio di antiestetiche macchie.

Deglutire rapidamente

Tenere a lungo in bocca gli alimenti o le bevande che possono macchiare i denti può incrementare il rischio di scolorimento. Per proteggere i denti dalle macchie, meglio quindi deglutire rapidamente. Attenzione! E’ comunque di estrema importanza masticare bene il cibo prima di deglutire.

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Dopo aver mangiato è bene sciacquare la bocca e lavarsi i denti

Subito dopo aver consumato un cibo o una bevanda che possono macchiare i denti, è consigliabile sciacquare la bocca. Per circa 30 minuti dopo aver consumato qualcosa di acido, lo smalto dei denti è particolarmente a rischio di abrasione dovuta a spazzolamento. Quindi, è bene come prima cosa sciacquare la bocca e poi lavare con cura i denti dopo ogni pasto. Nel caso in cui non fosse possibile utilizzare lo spazzolino, è consigliabile masticare una gomma senza zucchero subito dopo aver mangiato.

I migliori prodotti per l’igiene orale

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere della bocca e del viso, in grado di migliorare l’igiene orale, combattere l’alito cattivo, pulire la lingua dalla patina ed idratare le labbra:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Proteggi il tuo cuore e previeni diabete ed obesità col tè verde

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO THE BEVANDA CALDA BERE PESCA LIMONE VERDEConsumare almeno tre tazze al giorno di tè verde o nero fa bene al cuore. Il tè, grazie all’alto contenuto di flavonoidi, gli antiossidanti naturali particolarmente conosciuti e apprezzati per le loro proprietà salutistiche, non solo protegge dalle malattie cardiovascolari ma gioca un ruolo importante anche nella prevenzione di altre patologie come diabete e obesità. È quanto emerge da alcune ricerche presentate a Parigi durante le Giornate Europee della Società Francese di Cardiologia e secondo le quali bere regolarmente tè riduce le possibilità di avere un infarto del miocardio.

Attenzione in gravidanza

Durante le Giornate di studio si è parlato molto riguardo il metabolismo alterato dell’endotelio, il tessuto che forma il rivestimento interno dei vasi sanguigni, una cui disfunzione può portare all’ictus. Soprattutto si è discusso su quali sono gli alimenti che possono migliorare il funzionamento dell’endotelio e tra questi oltre a frutta, verdura, pesce, cacao e vino vi è soprattutto il tè. La bevanda è anche in grado di ridurre colesterolo e trigliceridi e agisce sulla “resistenza all’insulina” a patto però di non aggiungere zucchero o latte quando la si beve. Solo le donne in gravidanza e chi soffre di anemia da carenza di ferro è bene che non superino le tre tazze al giorno perché il tè a dosi molto elevate può ostacolare l’assorbimento del ferro nel corpo.

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