Ionoterapia: riduce il dolore muscolare-articolare ed accelera la guarigione

MEDICINA ONLINE DOLORE ARTO BRACCO SINISTRO FORMICOLIO CIRCOLAZIONE CANCRO TUMORE ATTACCO CARDIACO CUORE GOMITO TENNISTA ICTUS INFARTO MIOCARDIO CANCRO TUMORE SENO MAMMELLALa ionoterapia (o elettroionoterapia) è una terapia non invasiva usata nel campo della medicina riabilitativa a vari scopi, principalmente ridurre il dolore muscolare ed articolare tipico di molte patologie croniche ed accelerare i processi di guarigione di ferite e traumi.

Come funziona la ionoterapia?
Per capirlo serve prima fare un breve ripasso di fisiologia. Il nostro organismo è un complicato sistema di cariche elettriche: anche l’aria che respiriamo e l’ambiente in cui viviamo sono caratterizzati dalla presenza, in diversa percentuale, di ioni positivi e negativi (molecole di gas atmosferici che hanno perso o acquistato una o più cariche elettriche elementari dette elettroni). Ne consegue che una variazione nella quantità di cariche possedute dall’atmosfera in cui siamo immersi determina una variazione nella composizione delle cariche elettriche del nostro organismo. Il dispositivo medico per l’Elettroionoterapia è in grado di creare una ionizzazione dell’aria attraverso l’impiego di un emettitore con punta di carbonio. Orientando l’emettitore verso la cute del paziente, la microcorrente che viene generata attraversa i tessuti biologici, senza che avvenga nessun contatto diretto con la pelle, senza quindi usare mezzi invasivi come gli aghi.

Leggi anche:

Cosa determina nel tessuto bersaglio?
Il flusso di ioni prodotto dall’apparecchio, favorisce numerose modificazioni elettrochimiche. È la membrana cellulare (sottile involucro che delimita la cellula e la separa dall’ambiente esterno) ad essere maggiormente stimolata in modo da favorire la migrazione intra-extra cellulare di tutti gli elementi, ed in particolare del calcio, in grado di produrre una stimolazione di processi di rigenerazione e riparazione dei danni cellulari e tissutali. L’azione a livello cellulare, attraverso la depolarizzazione della membrana, l’attivazione dei canali del calcio e dei meccanismi intracellulari di trasduzione del segnale, determinerebbe una stimolazione e modulazione delle funzioni cellulari.
Tali eventi sarebbero alla base della migliore utilizzazione dell’ossigeno, della stimolazione dei sistemi enzimatici ossido-riduttivi, in particolare i citocromi, della stimolazione della sintesi proteica, di ATP e del DNA cellulare. La stimolazione degli ioni negativi esplica:

  • un’attività proliferativa delle cellule epidermiche;
  • un incremento della velocità del flusso ematico;
  • un miglioramento dei processi di respirazione dei tessuti;
  • una riduzione dell’edema infiammatorio.

Per quali condizioni e patologie è indicata la ionoterapia?
Questo sistema terapeutico viene impiegato nella cura di tutte quelle condizioni e patologie per le quali è necessaria:

  • una veloce riparazione cutanea (ulcere venose, ulcerazioni cutanee, erosioni cutanee, ferite infette, piaghe da decubito, psoriasi);
  • una veloce riabilitazione in caso di danni cronici legati all’apparato osteomuscolare (traumi accidentali e sportivi con lesioni cutanee e muscolari, tendiniti, borsiti, ernia del disco, osteoartrosi e osteoartriti, rachide cervico-dorso-lombare);
  • trattamento e riabilitazione dei traumi da sport: i risultati ottenuti nel corso di questi anni ne hanno dimostrato l’efficacia e la rapidità di azione sulla sintomatologia algica e sulla limitazione funzionale.

I tempi di guarigione risultano sensibilmente abbreviati se confrontati con quelli necessari alle terapie farmacologiche o con l’impiego di altri mezzi fisici.

I migliori prodotti per la cura delle ossa e dei dolori articolari 
Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per il benessere di ossa, legamenti, cartilagini e tendini e la cura dei dolori articolari. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Differenza tra cefalea, mal di testa, emicrania con e senza aurea

MEDICINA ONLINE CEFALEA MAL DI TESTA EMICRANIA DIFFERENZE AURA SENZA AURA CERVELLO CERVELLETTO TESTA ENCEFALO SISTEMA NERVOSO CENTRALE PERIFERICO SNC SNP DONNA VOLTO TRISTE SAD GIRL HEAD WOMAN HEADACHE.jpgCefalea, emicrania con aura, emicrania senza aura. Ma si potrebbe anche scrivere, nell’ordine, mal di testa, emicrania complicata, emicrania Continua a leggere

Caffè al ginseng: proprietà, controindicazioni, fa male?

MEDICINA ONLINE CAFFE CAFFEINA THE TE TEINA ECCITANTE ASTINENZA GINSENG LUNGO CORTO ORZO MACCHIATO CALDO FREDDO TAZZA GRANDE VETRO DIFFERENZE COFFE ESPRESSO AMERICANO WALLPAPER PIC PICTURE HI RES PHOTOQuando si parla di caffè al ginseng, sembra già di sentire il suo profumo vellutato e di vedere i toni ocra e leggermente dorati della bevanda calda. Il caffè al ginseng è prima di tutto un piacere, da consumare da soli in compagnia, a casa o in ufficio. Ma è anche un momento di benessere: il ginseng racchiude innumerevoli pregi, che vanno dalla riduzione di stress e stanchezza al miglioramento del tono dell’umore, dagli effetti positivi sul sistema immunitario all’aumento della concentrazione, dalle proprietà antiossidanti fino alle sue capacità afrodisiache. Vediamo alcune qualità del ginseng.

Le sette proprietà principali del ginseng:

  • Diminuisce lo stress: per secoli i cinesi hanno utilizzato il Ginseng per le sue proprietà curativa, e questa è una delle più comuni. Le proprietà adattogene del Ginseng infatti sono risapute. E’ un forte anti-stress, riduce i livelli di ormoni stimolati nei momenti di affaticamento fisico e mentale e in generale innalza i livelli di energia dell’organismo, agendo come un potente tonico.
  • Aumenta la vitalità dell’organismo: il Ginseng è un energetico naturale e aumenta la vitalità dell’organismo. Inoltre, può essere usato anche per combattere il calo energetico nei malati di cancro e di sclerosi multipla. Un ricerca della clinica Mayo ha riscontrato che una dose di Ginseng Winsconsin al giorno (1000 mg) migliora la vita dei malati e ne riduce i sintomi dovuti all’affaticamento.
  • Migliora l’umore: il Ginseng è utile anche negli stati di ansia, affaticamento mentale, irritabilità e nervosismo. Infatti è dimostrato che una dose di 1000 mg di Ginseng al giorno è in grado di migliorare il tono generale dell’umore e di ridurre lo stato di ansia e irritabilità.
  • Facilita la memoria: il Ginseng è un ottimo integratore per gli studenti! Infatti, tra le sue varie proprietà, quella di migliorare e facilitare i processi di memorizzazione è una delle più conosciute e note. Il Ginseng migliora la performance mentale e la capacità di concentrazione, ed è per questo che si rivela un ottimo alleato nei momenti di alto investimento delle nostre facoltà cognitive.
  • Stimola l’attività sessuale: il Ginseng viene da lungo utilizzato per aumentare naturalmente la libido e migliorare la performance sessuale sia nell’uomo che nella donna. Nella medicina tradizionale cinese è considerato un potente afrodisiaco ed è utilizzato inoltre per ripristinare la funzione sessuale, come nei casi di disfunzione erettile, dove sembra essere efficace sul 60% degli utilizzatori.
  • Stimola le difese immunitarie: il Ginseng è un ottimo stimolatore naturale del sistema immunitario, favorisce inoltre la ripresa cellulare e riduce l’infiammazione. Una recente ricerca ha inoltre mostrato che un uso quotidiano del Ginseng, sulla lunga durata, sia in grado di prevenire l’influenza A, una malattia respiratoria che affligge ogni anno milioni di persone e che si diffonde con estrema rapidità.
  • Previene l’invecchiamento: i Cinesi da sempre sostengono che il Ginseng è un promotore di longevità. Infatti, migliora la salute della pelle, diminuendo le rughe, riduce la calvizie negli uomini, anche usato per via topica sotto forma di shampoo, e migliora in generale la circolazione sanguigna. Il Ginseng inoltre è un protettivo degli organi interni, come cuore, fegato e reni, di cui previene i danni dell’invecchiamento. In generale, si è visto che il Ginseng riduce il tasso di mortalità negli uomini che ne fanno un uso regolare.

Proprio in nome della salute è anche giusto conoscere le controindicazioni del caffè al ginseng. In realtà, queste si riducono a possibili effetti indesiderati in pochi casi specifici, che elenchiamo nei prossimi paragrafi.

Caffè al ginseng: controindicazioni in caso di consumo eccessivo

Un consumo eccessivo di estratto puro di ginseng può portare a problemi come insonnia, nausea, diarrea e tachicardia, vertigini. Quando parliamo di consumo eccessivo, comunque, intendiamo quantità veramente smodate. In questo caso, le controindicazioni del caffè al ginseng sarebbero negative non solo per l’organismo, ma anche per il portafoglio.

Leggi anche:

Caffè al ginseng: controindicazioni in caso di assunzione di farmaci

In regime di assunzione di determinati farmaci, come antinfiammatori, antidepressivi e anticoagulanti, ipoglicemizzanti orali o insulina, il ginseng potrebbe dare effetti indesiderati potenzialmente pericolosi. Per valutare correttamente le controindicazioni del caffè al ginseng in questi casi, il consiglio è quello di consultare un medico.

Caffè al ginseng: controindicazioni per certe categorie di persone

Gli studi hanno rilevato che il ginseng può dare effetti sgraditi anche nel caso di donne in gravidanza, soprattutto durante i primi mesi, o nel caso di persone che soffrono di insonnia o di ipertensione. Mentre nel caso delle donne in gravidanza è consigliato sospendere il consumo di ginseng, per le altre due categorie di persone si può tranquillamente procedere con un consumo moderato: una o due tazzine di caffè al ginseng al giorno non avranno controindicazioni.

La migliore selezione di tè, tisane e caffè

Qui di seguito trovate una lista con la migliore selezione di tè, infusi e caffè provenienti da tutto il mondo, di altissima qualità e scelti dal nostro Staff di esperti ed appassionati. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Colpo della strega: cause, sintomi, rimedi naturali e prevenzione

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma MAL DI SCHIENA LOMBALGIA ESERCIZI DOLORE Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari An PeneLombalgia acuta o, in inglese, low back pain: tutti sinonimi di “colpo della strega“. Tutti coloro che ne hanno sofferto almeno una volta nella vita, lo ricordano come un evento piuttosto traumatico. Chi ne è colpito tende a restare immobile nella posizione in cui avviene lo strappo, avvertendo un dolore più intenso ad ogni – seppur minimo – movimento. Da cosa viene causato il colpo della strega? Ancora non si sa con assoluta certezza, ma molto spesso il fattore eziologico va rintracciato in uno sforzo fisico troppo intenso e mal controllato, spesso legato al lavoro, soprattutto in individui che mantengono a lungo posture sbagliate. In termini di numeri, a soffrire di mal di schiena sono circa 15 milioni di italiani, di questi circa l’80 per cento accusa il colpo della strega almeno una volta nella vita.

Sintomi e segni

Il colpo della strega è un dolore molto acuto che parte dalla zona bassa della schiena, protraendosi verso il gluteo e irrigidendo la parte dolente. Alcune volte il fastidio è così forte da far accasciare sul pavimento chi ne viene colpito: il soggetto deve rimanere totalmente immobile perché, qualsiasi piccolo movimento che interessi la schiena, gli denera un dolore che può essere perfino lancinante. La persona, quindi, rimane in genere seduta o sdraiata, ma c’è anche chi, invece di rilassare la muscolatura, tende ad alzarsi di scatto, col rischio di causare lesioni sia a livello muscolare che osteoarticolare. Il dolore acuto in genere si risolve nell’arco di alcune decine di minuti ed il soggetto riesce lentamente a rialzarsi, anche se un lieve dolore ed una certa difficoltà ad allungare completamente la schiena, può continuare per ore o giorni.

Cause e fattori di rischio

La causa effettiva, come accennato, non è ancora del tutto nota, ma va ricercata in un un movimento brusco e scorretto che determina lo spostamento delle vertebre e la contrattura muscolare. In alcuni casi, però, alla base vi è la cronica mancanza di una regolare attività e una vita sedentaria che determina un’infiammazione a muscoli e articolazioni non abituati al movimento. Colpevoli sono anche una postura non corretta, lo stare seduti per molti ore davanti al ps, un colpo di freddo improvviso o un’eccessiva aria condizionata in estate. Anche lo stress psicologico prolungato ed intenso può avere una parte tra vari agenti eziologici che agiscono in sinergia. Vi sono però anche cause fisiologiche come obesità, gravidanza e allattamento o patologiche come osteoporosi, disidratazione, degenerazioni artrosiche vertebrali, torsione della schiena, ernie del disco o spondilolistesi, una malattia che provoca lo scivolamento di una vertebra sull’altra (spesso frequente nel body building, nel golf, nei tuffi e nella ginnastica artistica). Tra i fattori scatenanti, però, si può ritrovare anche un semplice starnuto fatto in modo eccessivamente brusco.

Diagnosi

Quando si presentano i sintomi, per capire quali sono le vertebre interessate e se sono eventualmente presenti patologie, occorre effettuare una visita medica ortopedica con accuratati anamnesi ed esame obiettivo, a cui in alcuni casi servirà associare altri esami, in particolare quelli appartenenti alla diagnostica per immagini(radiografie, TC e risonanze magnetiche).

Leggi anche: Ernia del disco L5 S1: espulsa, cure naturali, quando operare, guarigione

Terapie

A seconda di ciò che il medico ritiene necessario, di solito vengono prescritti e utilizzati analgesici (ad esempio paracetamolo), antinfiammatori non steroidei (ad esempio ibuprofene) o antispastici per sciogliere la contrazione muscolare. Per i primi 1 o 2 giorni è consigliabile tenere una posizione comoda senza però giacervi per troppo tempo. Ogni 2-3 ore, infatti, si consiglia di fare una passeggiata o un leggero stretching per poi tornare a riposare. Possibile, inoltre, ricorrere alle cure di osteopati, chiropratici o fisioterapisti, che mettono in pratica manipolazioni e massaggi decontratturanti.

Rimedi naturali

Fermo restando che occorre innanzitutto porre rimedio alla fase acuta del disturbo, esistono dei rimedi naturali per alleviare il dolore. Tra questi, miscele fresche di ippocastano, olmaria ed equiseto, dalle note proprietà antinfiammatorie. Altrettanti utili salice bianco, liquirizia e la mia preferita: l’artiglio del diavolo, una pianta erbacea perenne della famiglia delle Pedaliacee, da sempre usata per i dolori muscolari ed articolari. Un ottima crema con artiglio del diavolo è questa: https://amzn.to/3GFsnia

Una crema veramente efficace per il dolore alla schiena acuto, è questa della Tiger Balm. Applicata con un leggero massaggio, è autoriscaldante e dona subito una piacevole sensazione di sollievo:  https://amzn.to/3Uyt9mQ

Da non sottovalutare il potere del calore. La classica borsa dell’acqua calda può dare giovamento in caso di contratture, riducendo lo spasmo muscolare. Questa della Pic Solution è ottima: https://amzn.to/3zTClss

Per ridurre le contratture si può anche ricorrere a un massaggio con olio essenziale di noce moscata, antispastica e analgesica. Un prodotto di qualità, che in genere uso io, è il seguente: https://amzn.to/3MCCgB5

Prevenzione

Il detto ‘prevenire è meglio che curare’ è la regola d’oro per qualsiasi cosa riguardi la salute, ma in questo caso vale davvero ancor di più. A tal riguardo, il primo consiglio è quello di seguire un’alimentazione corretta, per evitare obesità e sovrappeso che aumentano il carico sulla colonna vertebrale. E’ importante non stare per troppo tempo nella stessa posizione, soprattutto seduti davanti alla scrivania, evitando posture sbagliate ed asimmetriche e indossando calzature comode e di qualità. Attenzione ai colpi di freddo. Quando si raccoglie un oggetto pesante da terra, è importante evitare di piegarsi in avanti arcuando la schiena: meglio accovacciarsi piegando le gambe e tenendo sempre la schiena dritta. Fare un’attività fisica costante ed adeguata all’età ed al fisico per irrobustire i muscoli (specie addominali, lombari, glutei, dorsali e trapezio) ed eseguire ogni giorno un’adeguata attività di allungamento muscolare (stretching). Meglio evitare movimenti troppo bruschi ed attività sportive troppo intense e prolungate. Curare, se possibile, eventuali artriti, artrosi, lombosciatalgie (sciatica), cifosi patologiche, lordosi patologiche, scoliosi, osteoporosi ed ernie discali. Diminuire lo stress psicologico abbassa il rischio di soffrire del colpo della strega. Per dormire è preferibile scegliere una rete con doghe in legno e un materasso ergonomico, adatto al peso corporeo. Importante anche scegliere cuscini di qualità ed in quantità adeguata.

Per approfondire, leggi anche:

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Cos’è l’aura emicranica?

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Plastica Cavitazione Dietologo Dieta Perdere Peso Nutrizionista Roma Cellulite Sessuologia Sesso Ecografie Dermatologia Mini Cervello LaboratorioL’aura è l’insieme dei disturbi psichici, visivi, motori e/o neurologici che possono precedere l’insorgenza dell’emicrania ma anche di una crisi epilettica, causati da un’onda di depressione corticale. L’aura ha una durata variabile, ma di solito dura tra 5 e 15 minuti. L’aura può essere:

  • Con deficit visivo (aura visiva);
  • Con deficit sensitivo (aura parestesica);
  • Con deficit fasico (aura fasica);
  • Con deficit stenico.

I sintomi neurologici che caratterizzano l’aura sono:

  • scotomi scintillanti (una zona luminosa a forma variabile di arco o linee, attorno alla quale la percezione visiva è generalmente buona);
  • stato confusionale di vario grado (formicolio, ronzio, ansia);
  • perdita delle forze di varia entità;
  • disturbi di fotofobia;
  • disturbi del linguaggio;
  • altri disturbi neurologici.

Leggi anche:

Quali sono le cause dell’aura?
I fattori scatenanti e cause per i soggetti predisposti sono attualmente sconosciuti a livello di evidenze sperimentali. È opinione comune attribuire un ruolo determinante a stati di stanchezza psicofisica (eccessivo lavoro mentale e/o fisico), stress visivo (pattern di luce persistente, luce intensa, abbagli), alimentazione (alcool, latticini, zuccheri, diabete, caffeina, pasti disordinati, pesce affumicato, fagioli), composti chimici (farmaci, coloranti, fumo, nitrati, glutammato, tiramina), problemi di pressione sanguigna (insufficienza della circolazione vertebro basilare, ipotensione ortostatica), problemi ai recettori nervosi (crisi vaso vagali, lesioni demielinizzanti), altri problemi neurovegetativi (mancanza di sonno, anomala quantità di serotonina, ciclo mestruale), e numerosissimi altri tra cui odori, rumori ed allergie.
Le prime insorgenze di aura sono sovente confuse con l’ictus cerebrale o con un attacco ischemico transitorio (TIA) e possono dare luogo a intense reazioni emotive; tuttavia, la durata limitata e la completa reversibilità sono importanti elementi da prendere in considerazione per identificare la natura benigna di tali manifestazioni.
L’attacco di emicrania si verifica solo dopo il termine dell’aura, ma raramente è anche sotto forma di emicrania asintomatica e non porta ad alcun dolore o crisi.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Differenza tra emicrania con aura ed emicrania senza aura

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Benessere Dietologia Sessuologia Ecografie Tabagismo Smettere di fumare Perchè è così difficile smettere di fumare Perchè mi sento depresso dopoL’emicrania è un mal di testa caratterizzato da un dolore prevalentemente unilaterale (ma può anche essere bilaterale), di intensità moderata o severa, descritto come pulsante, che tende a peggiorare con il movimento e con gli sforzi fisici e solitamente risulta associato a nausea e/o vomito. L’emicrania si distingue in due forme: emicrania senza aura ed emicrania con aura

Le differenze principali sono nella frequenza (l’emicrania con aura è meno frequente di quella senza aura) e nella presenza/assenza dell’aura. A tale proposito leggi questo articolo: Cos’è l’aura emicranica?

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Emicrania senza aura: cause, sintomi, diagnosi e trattamenti

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Benessere Dietologia Sessuologia Ecografie Tabagismo Smettere di fumare Mangiare meno ringiovanisce il tuo cervello2

L’emicrania è un mal di testa caratterizzato da un dolore prevalentemente unilaterale, ma può manifestarsi anche bilateralmente, di intensità moderata o severa, descritto come pulsante, che tende a peggiorare con il movimento e con gli sforzi fisici e solitamente risulta associato a nausea e/o vomito. Generalmente il dolore si sviluppa nella regione frontotemporale per poi estendersi a tutto il capo e al collo. I soggetti colpiti da emicrania manifestano disturbi nei confronti della luce (fotofobia), disturbi nei confronti del rumore (fonofobia) e, in alcuni casi, disturbi nei confronti di odori (osmofobia). Solitamente il paziente desidera e ha bisogno di stare a letto, a riposo assoluto, in ambiente buio e silenzioso. La durata degli attacchi è compresa tra 4 e 72 ore. In generale la prevalenza media dell’emicrania nella popolazione adulta è di circa il 12% (18% nelle donne e 6% negli uomini). L’emicrania si distingue in due forme: emicrania senza aura (è la forma più frequente e rappresenta l’80% di tutti i casi di emicrania) ed emicrania con aura (quest’ultima è meno frequente, circa il 10-15% dei casi totali di emicrania).

L’emicrania senza aura spesso compare al risveglio. La frequenza con cui questo disturbo si manifesta è molto variabile da soggetto a soggetto: può andare da qualche episodio all’anno a manifestarsi quasi quotidianamente (emicrania cronica); nella maggior parte dei casi le crisi si scatenano da 1 a 4 volte al mese. Nonostante le cause all’origine dell’emicrania senza aura non siano ancora note, la letteratura scientifica ha riconosciuto la presenza di alcuni fattori scatenanti: eventi stressanti, ovulazione, ciclo mestruale, eccesso o difetto di sonno, consumo di particolari alimenti. Anche nell’emicrania senza aura la proporzione di donne e uomini interessati dalla patologia rimane la stessa che per l’emicrania in generale: per ogni 3 donne con la patologia risulta colpito un uomo.

Leggi anche:

Che cos’è l’emicrania senza aura?

L’emicrania senza aura spesso compare al risveglio. La frequenza con cui questo disturbo si manifesta è molto variabile da soggetto a soggetto, può variare da qualche episodio all’anno a manifestarsi quasi quotidianamente (emicrania cronica). Nella maggior parte dei casi le crisi si scatenano da 1 a 4 volte al mese.

Leggi anche:

Quali sono le cause dell’emicrania senza aura?

All’origine dell’emicrania sembrerebbe esserci un particolare processo caratterizzato dallo spasmo rapido dei vasi encefalici seguito da una prolungata vasodilatazione. Quali siano le cause che, a loro volta, provocano l’innescarsi di questo particolare meccanismo non è però ancora noto. Nonostante le cause all’origine di questo disturbo non siano ancora conosciute, alcuni fattori possono risultare scatenanti, come ad esempio il consumo di particolari alimenti, variazioni delle abitudini di vita o dei ritmi di sonno/veglia, eventi particolarmente stressanti.

Quali sono i sintomi dell’emicrania senza aura?

Nella forma senza aura l’emicrania è caratterizzata da un dolore prevalentemente unilaterale, ma può manifestarsi anche bilateralmente, di intensità moderata o severa, descritto come pulsante, che tende a peggiorare con il movimento e con gli sforzi fisici e solitamente risulta associato a nausea e/o vomito. Generalmente il dolore si sviluppa nella regione frontotemporale per poi estendersi a tutto il capo e al collo. I soggetti colpiti manifestano disturbi nei confronti della luce (fotofobia), disturbi nei confronti del rumore (fonofobia) e, in alcuni casi, disturbi nei confronti di odori (osmofobia). Gli attacchi di emicrania possono essere preceduti di alcune ore da una serie di disturbi premonitori (i cosiddetti “sintomi prodromici“) tra cui irritabilità, stanchezza, sonnolenza, tendenza a cambiare umore.

Prevenzione

I farmaci di prevenzione vengono impiegati soprattutto sui soggetti – che costituiscono la minoranza – che presentano attacchi di emicrania molto frequenti. I rimedi più attivi nel ridurre la frequenza delle crisi sono il metoprololo, la flunarizina, l’amitriptilina, alcuni antiepilettici e alcuni antidepressivi. Tra le terapie preventive non farmacologiche vanno segnalati il biofeedback e l’agopuntura.

Leggi anche:

Diagnosi

La diagnosi di emicrania senza aura si basa sulla manifestazione di almeno 5 attacchi che soddisfano i seguenti criteri:

  • durata degli attacchi di 4-72 ore senza farmaci o trattati senza successo;
  • presenza di almeno due delle seguenti caratteristiche: unilateralità del dolore; dolore pulsante; intensità moderata o forte; peggioramento indotto dall’attività fisica;
  • presenza, durante il mal di testa, di almeno uno dei seguenti sintomi: nausea e/o vomito; fono e/o foto fobia.

La storia clinica e l’esame obiettivo e neurologico serviranno per escludere un’origine secondaria dell’emicrania (attribuibile, cioè, ad altre cause come traumi a carico di collo e schiena, infezioni, patologie vascolari, assunzione di sostanze stupefacenti, patologie psichiatriche, ecc) e a determinare con certezza, quindi, la diagnosi di emicrania senza aura.

Trattamenti

Nei soggetti che soffrono di un numero limitato di crisi emicraniche all’anno la terapia farmacologica è mirata a stroncare l’attacco (terapia sintomatica), mentre quando le crisi sono frequenti e ricorrenti si prende in considerazione una finalità preventiva (terapia preventiva).
Tra i farmaci più utilizzati nella terapia sintomatica dell’attacco emicranico ci sono i comuni analgesici non steroidei (Fans) e i triptani.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Emicrania con aura: cause, sintomi, diagnosi e trattamenti

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma CERVELLETTO FUNZIONI CORREZIONE MOVIMENTI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari An Pene

L’emicrania è un mal di testa caratterizzato da un dolore prevalentemente unilaterale (ma può anche essere bilaterale), di intensità moderata o severa, descritto come pulsante, che tende a peggiorare con il movimento e con gli sforzi fisici e solitamente risulta associato a nausea e/o vomito. Generalmente il dolore si sviluppa nella regione frontotemporale per poi estendersi a tutto il capo e in alcuni casi anche al collo. I soggetti colpiti da emicrania manifestano disturbi nei confronti della luce (fotofobia), disturbi nei confronti del rumore (fonofobia) e, in alcuni casi, disturbi nei confronti di odori (osmofobia). Solitamente il paziente desidera e ha bisogno di stare a letto, a riposo assoluto, in ambiente buio e silenzioso. La durata degli attacchi è compresa tra 4 e 72 ore. La presenza media dell’emicrania nella popolazione adulta è di circa il 12% (18% nelle donne e 6% negli uomini). L’emicrania si distingue in due forme: emicrania senza aura ed emicrania con aura (quest’ultima è meno frequente).

Leggi anche:

Cos’è l’aura?

A tale proposito leggi questo articolo: Cos’è l’aura emicranica?

Cos’è l’emicrania con aura?

Nella forma con aura, l’emicrania è preceduta da diversi sintomi tipo visione di lampi (fotopsia), scotomi scintillanti, deformazioni degli oggetti, emianopsia (oscuramento di metà campo visivo), ma anche addormentamento del braccio e della gamba (parestesia), disturbi della parola di tipo afasico (se la cefalea è localizzata a sinistra). Alla cessazione dei sintomi che costituiscono l’aura inizia l’emicrania, che si accompagna generalmente a nausea, vomito, fotofobia, fonofobia e osmofobia.

Quali sono le cause dell’emicrania con aura?

All’origine dell’emicrania sembrerebbe esserci un particolare processo caratterizzato dallo spasmo rapido dei vasi encefalici seguito da una prolungata vasodilatazione. Quali siano le cause che, a loro volta, provocano l’innescarsi di questo particolare meccanismo non è però ancora noto. Nonostante le cause all’origine di questo disturbo non siano ancora note, alcuni fattori possono risultare scatenanti, come ad esempio il consumo di particolari alimenti, variazioni delle abitudini di vita o dei ritmi di sonno/veglia, eventi particolarmente stressanti.

Quali sono i sintomi dell’emicrania con aura?

Nell’emicrania con aura il dolore tipico dell’emicrania è preceduto da diversi sintomi, che possono durare tra i 10 e i 60 minuti, tra cui:

  • visione di lampi (fotopsia);
  • scotomi scintillanti;
  • deformazioni degli oggetti;
  • emianopsia (oscuramento di metà campo visivo);
  • addormentamento del braccio e della gamba (parestesia);
  • disturbi della parola di tipo afasico (se la cefalea è localizzata a sinistra).

Alla cessazione dei sintomi che costituiscono l’aura inizia l’emicrania, che si accompagna generalmente a nausea, vomito, fotofobia, fonofobia e osmofobia.

Leggi anche:

Diagnosi

La diagnosi di emicrania con aura può essere fatta quando si siano verificati almeno due attacchi con le medesime caratteristiche. La storia clinica e l’esame obiettivo e neurologico serviranno per escludere un’origine secondaria dell’emicrania (attribuibile, cioè, ad altre patologie).

Trattamento e prevenzione

Nei soggetti che soffrono di un numero limitato di crisi emicraniche all’anno la terapia farmacologica è mirata a stroncare l’attacco (terapia sintomatica), mentre quando le crisi sono frequenti e ricorrenti si prende in considerazione una finalità preventiva (terapia preventiva).
Tra i farmaci più utilizzati nella terapia sintomatica dell’attacco emicranico ci sono i comuni analgesici non steroidei (Fans) e i triptani: entrambe queste tipologie di farmaci riescono a stroncare l’attacco doloroso, mentre generalmente non riescono a sortire effetto sull’aura.
I farmaci di prevenzione vengono impiegati soprattutto sui soggetti – che costituiscono la minoranza – che presentano attacchi di emicrania molto frequenti. I rimedi più frequenti contro le crisi sono il metoprololo, la flunarizina, l’amitriptilina e la lamotrigina, che sembrerebbe essere efficace sia sull’attacco doloroso che sull’aura. Tra le terapie preventive non farmacologiche vanno segnalati il biofeedback e l’agopuntura.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!