Con “xantoma” si indica un tumore benigno formato da macrofagi (grandi cellule che fagocitano e distruggono particelle di grandi dimensioni), ricchi didepositi lipidici. Gli xantomi formano macchie o noduli sottocutanei, spesso gialli, talvolta rossi o bruni.
Xantoma eruttivo
È una macchia in rilievo del diametro di 1-4 mm, circondata da un alone rosso. Compare improvvisamente su natiche, addome e dorso, accompagnato da un’importante ipertrigliceridemia (livello ematico di trigliceridi anormalmente elevato), dolori addominali e lesioni pancreatiche.
Xantoma disseminato
È una lesione molto rilevata, giallastra o rossastra, che in seguito diventa marrone scuro. Localizzato nelle zone di flessione, nelle mucose orale e laringea, nei nervi e nelle ossa, colpisce soprattutto il giovane adulto, associandosi spesso a patologie della mucosa delle vie aeree e digestive superiori (esofago, trachea), a lesioni oculari (depositi giallastri su palpebre, cornea, congiuntiva) e al diabete insipido.
Xantoma piano
È una macchia piana, di colore giallo o tendente all’arancio e grandezza variabile; ne esistono molte varietà:
- lo xantoma piano delle palpebre, o xantelasma, compare nell’angolo interno della palpebra superiore e può associarsi a ipercolesterolemia (eccesso di colesterolo nel sangue) nei soggetti giovani, oppure a disturbi del metabolismo lipidico dopo i 50 anni;
- l’arco senile, o gerontoxon, assume la forma di una macchia grigiastra o giallastra intorno all’iride; colpisce soprattutto i soggetti tra i 60 e gli 80 anni e si accompagna spesso a ipercolesterolemia;
- lo xantoma striato palmare è una macchia giallastra, lineare, localizzata nelle pieghe di flessione della mano (vedi foto in alto) ed è sempre associato a squilibri del metabolismo lipidico;
- lo xantoma piano diffuso, molto più raro, si manifesta sotto forma di una macchia giallastra, per lo più su volto, collo e torace. È spesso associato a paraproteinemia (presenza nel sangue di immunoglobuline monoclonali), con o senza squilibri del metabolismo lipidico.
Xantoma tendineo
È una tumefazione sottocutanea, dura, aderente ai tendini, mobile sotto la pelle, a carico soprattutto dei tendini estensori delle dita e dei polsi, oltre che del tendine di Achille. È sempre associato a squilibri del metabolismo lipidico.
Xantoma tuberoso
È un grosso nodulo giallastro o rossastro che si localizza soprattutto su gomiti, ginocchia, glutei e palmo delle mani. È sempre legato a un’ipercolesterolemia o a un’ipertrigliceridemia.
Diagnosi
La presenza di xantomi può rendere necessari un dosaggio ematico dei lipidi e la ricerca di una loro eventuale disseminazione nell’organismo (xantomatosi).
Terapia
Il trattamento degli xantomi esoltanto quelli localizzati (per esempio lo xantoma piano oculare) possono venire asportati con l’elettrocoagulazione o chirurgicamente, per motivi estetici. Per contro, i disturbi del metabolismo lipidico vanno sempre trattati con regime alimentare povero di lipidi ed assunzione di farmaci ipolipemizzanti.
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