Con ascesso (anche chiamato apostema) in medicina ci si riferisce ad una raccolta di essudato (edema infiammatorio) purulento (pus) in una cavità neoformata (ad esempio ascesso cerebrale ed epatico), fatto questo che differenzia l’ascesso dall’empiema in quanto quest’ultimo è invece una raccolta di pus in una cavità già presente nell’organismo (ad esempio cavità pleurica, pericardio e peritoneo). Esistono varie forme di ascesso a seconda del luogo dove si manifesta la raccolta di pus. L’ascesso dentale è un particolare tipo di ascesso in cui il pus si accumula intorno al dente, quindi tra gengiva, osso e polpa, con caratteristico dolore alla guancia corrispondente.
Tipi di ascesso dentale
Esistono due tipi fondamentali ascesso dentale:
- ascesso parodontale: l’infezione riguarda tutto il supporto del dente (legamento, cemento radicolare, gengiva e osso alveolare) e viene riscontrata in chi soffre di parodontite ed altre malattie gengivali;
- ascesso periapicale: l’infezione si riscontra a causa della carie che altera lo smalto e raggiunge la polpa del dente; così i batteri provocano un’infezione dolorosa e purulenta.
Cause e fattori di rischio
La causa di un ascesso dentale è una infezione, a sua volta causata da svariate cause, non tutte attribuibili alla scarsa cura dell’igiene orale del paziente. Alcune cause e fattori di rischio che aumentano il rischio di sviluppare un ascesso dentale, sono:
- crescita del dente del giudizio;
- devitalizzazioni mal eseguite;
- carie;
- gengivite non curata;
- scorretta igiene orale;
- dente scheggiato;
- placca batterica;
- interventi chirurgici;
- parodontite;
- infezioni gengivali;
- infezioni alla bocca ed alla lingua;
- reflusso gastroesofageo;
- diabete;
- fumo di sigaretta;
- alcol;
- uso di farmaci cortisonici.
Sintomi e segni
I sintomi di un ascesso dentale sono:
- mal di denti che si irradia alla guancia e si acutizza durante la masticazione;
- mal di testa;
- gonfiore gengivale;
- gonfiore evidente alla guancia che arriva a deformare il profilo del viso (vedi immagine in alto);
- alitosi (alito cattivo);
- astenia (stanchezza);
- malessere generale;
- sensibilità dentale;
- difficoltà nella masticazione;
- ingrossamento dei linfonodi del collo (specie se interessati i denti del giudizio);
- otalgia (dolore irradiato all’orecchio);
- disfagia (difficoltà a deglutire);
- serramento (fastidio o dolore ad aprire completamente la bocca);
- febbre, anche alta.
Il dolore talvolta è così lancinante e si irradia in modo così intenso all’intera testa, che al paziente risulta praticamente impossibile svolgere alcun compito a causa del fastidio.
Ascesso dentale senza dolore
E’ estremamente raro che nelle fasi avanzate un ascesso sia asintomatico (cioè non provochi alcun sintomo), mentre è possibile che negli stadi iniziali, l’infezione non provochi dolore o altri sintomi. Anche se asintomatico, un ascesso tende a progredire verso sintomi prima aspecifici, poi sempre più intensi e correlati al sito di insorgenza.
Ascesso dentale al dente del giudizio
E’ frequente che un ascesso sia correlato alla crescita di un dente del giudizio: il dente spinge per fuoriuscire rompendo la gengiva che si infetta facilmente, anche perché raramente lo spazzolino arriva a pulirla bene, e vi si accumulano cibo e batteri alla base dell’ascesso. Tale processo di infiammazione del sacco pericoronarico che avvolge il dente ancora incluso, prende il nome di disodontiasi (o pericoronarite) del dente del giudizio o del terzo molare inferiore.
Ascesso dentale nei bambini
L’ascesso dentale nei bambini riguarda i denti da latte. Se il bimbo presenta i sintomi di un ascesso, è consigliabile rivolgersi nel più breve tempo possibile al proprio dentista. Per diminuire il rischio di carie e ascessi nei bambini, è importante abituarli fin da subito a una corretta igiene orale ed alle visite di controllo dal dentista. La terapia in genere prevede la somministrazione di antibiotici e la possibile estrazione del dente.
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Ascesso dentale durante le gravidanze e l’allattamento
Durante la gravidanza, la donna è maggiormente soggetta ad infezioni del cavo orale e quindi alla formazione di ascessi dentali. In questi casi non è raro che dentista e ginecologo collaborino per risolvere il problema e concordare insieme la cura più adeguata per la paziente. Durante il periodo gestazionale, nel caso in cui si presenti un ascesso dentale, è importante recarsi dal proprio dentista nel più breve tempo possibile, così da evitare la diffusione dell’infezione.
Progressione
Lo sviluppo dell’ascesso al dente è legata alla sua natura: quando l’ascesso di pus espande all’inverosimile il tessuto, con un evidente gonfiore della guancia, si crea una fistola, ovvero un canale di drenaggio per far fuoriuscire il pus. Di solito, questa evenienza si verifica nei tessuti interni; più difficilmente si riscontrano casi di fuoriuscita del liquido all’esterno.
Ascesso dentale: quanto dura?
Dipende dalla cura antibiotica. Il processo per curare questo problema comporta medicinali per combattere l’infezione e per attenuare il dolore. Quindi, gonfiore e dolore durano fin quando l’ascesso non viene trattato terapeuticamente con una corretta terapia odontoiatrica, spesso accompagnata da antibiotici corretti come ibuprofene, naprossene ed antinfiammatori come il paracetamolo, in caso di febbre alta.
Terapia
La terapia di un ascesso dentale dipende dallo stadio evolutivo in cui è diagnosticata l’affezione e dalla causa a monte che l’ha determinata. In ogni caso il trattamento ha due obiettivi principali:
- combattere il patogeno che a monte l’ha determinato (ad esempio con farmaci antibiotici come metronidazolo ed amoxicillina);
- evacuare costantemente il materiale purulento tramite drenaggio attraverso una piccola incisione o tramite estrazione del dente coinvolto;
- diminuire la febbre se presente ed il dolore con farmaci come paracetamolo, Ibuprofene o altri con maggior potere antidolorifico.
In alcuni casi può essere necessaria l’estrazione del dente.
Ascesso dentale: rimedi naturali
Per prima cosa vi invitiamo a non praticare alcun sistema “fai da te” o “rimedio della nonna”, che possono addirittura in alcuni casi aggravare il problema. “Bucare un ascesso ai denti, o far scoppiare e drenare un ascesso dentale a casa è pericolosissimo. I rimedi naturali consigliati sono:
- sciacqui con acqua e bicarbonato o acqua e sale;
- impacchi di fiori di malva;
- gel a base di aloe vera;
- impacco di ghiaccio sul gonfiore.
Purtroppo spesso tali rimedi sono inefficaci, e sono comunque dei palliativi che non risolvono il problema a monte. E’ sempre necessario rivolgersi a un dentista in quanto, se trascurato o non curato a dovere, un ascesso può portare all’estrazione del dente o ad infezioni gravi che si propagano in siti vicini all’infezione primaria.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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