Antiforfora: tutti i tipi di shampoo antiforfora in commercio

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SHAMPOO CAPELLI LAVARE FORFORA DOPPIE PUNTE UOMO CALVIZIE BALSAMOLa forfora è un disturbo del cuoio capelluto, diffuso soprattutto ma non esclusivamente nel sesso maschile, che determina la formazione di tipiche scaglie bianche e secche alla base dei capelli. Tali scaglie, cadendo sui vestiti, determinano il classico ed antiestetico “effetto neve”. La forfora è un possibile sintomo di dermatite seborroica. Per approfondire le cause della forfora, ti invito a leggere questo articolo: Perché viene la forfora?

I prodotti antiforfora in commercio

I prodotti studiati per combattere la forfora sono veramente tanti; devono essere valutati con molta attenzione poiché molti di essi sono antiforfora generici e non in grado di soddisfare chi ha specifiche esigenze. Gli shampoo antiforfora presenti sugli scaffali dei negozi di cosmetici e delle farmacie sono di diverso tipo e generalmente vengono distinti in base al principio attivo che contengono; di seguito quelli più comuni:

  • shampoo antiforfora all’acido salicilico;
  • shampoo antiforfora al catrame;
  • shampoo antiforfora al disolfuro di selenio;
  • shampoo antiforfora al ketoconazolo;
  • shampoo antiforfora allo zinco piritione.

1) L’acido salicilico è una sostanza con spiccate proprietà cheratoplastiche e leviganti ed è in grado di causare l’esfoliazione degli strati cutanei superficiali. Viene usato nella formulazione di creme, detergenti, gel e lozioni destinati al trattamento delle pelli impure e con tendenza all’acne; grazie alla sua azione cheratoplastica viene utilizzato anche per l’alleviamento di disturbi cutanei e del cuoio capelluto come la forfora, la psoriasi, le verruche ecc. In alcuni casi, gli shampoo antiforfora all’acido salicilico provocano un’essiccazione eccessiva del cuoio capelluto e ciò potrebbe addirittura accentuare il fenomeno della desquamazione; in genere è opportuno, dopo il lavaggio, utilizzare un ottimo balsamo. Negli shampoo, l’acido salicilico è ammesso a una concentrazione massima del 3%.

2) Il catrame ha anch’esso proprietà cheratoplastiche e, una volta applicato a livello locale, determina una riduzione del numero e della grandezza dei cheratinociti, le cellule dell’epidermide; al catrame inoltre sono riconosciute proprietà anti-irritative e antipruriginose. È per questi motivi che lo si trova come principio attivo negli shampoo usati per trattare la forfora e le manifestazioni di dermatite seborroica e psoriasi del capillizio. Lo shampoo al catrame deve essere applicato sui capelli bagnati, si deve poi farlo schiumare e lasciarlo qualche minuto sul cuoio capelluto prima di procedere con il risciacquo. Non tutti lo tollerano allo stesso modo e se ci si rende conto che la sua azione è di intensità eccessiva lo si può alternare con uno shampoo di più delicato. Si deve considerare che l’utilizzo frequente di shampoo al catrame può scurire leggermente i capelli, in particolar modo quelli bianchi e quelli biondi; alcuni utilizzatori lamentano il fatto che generalmente si tratta di shampoo che non hanno un buon odore e che necessitano di un risciacquo molto accurato perché sono particolarmente appiccicosi.

3) Il disolfuro di selenio è un composto inorganico con proprietà antimicotiche e viene utilizzato come principio attivo negli shampoo per il trattamento di forfora e dermatite seborroica sostenute da funghi del genere Malassezia. Gli shampoo antiforfora al disolfuro di selenio vanno utilizzati con una certa attenzione perché possono causare variazioni nel colore dei capelli o decolorare quelli tinti; vanno pertanto seguite scrupolosamente le istruzioni presenti sulla confezione; è fondamentale un accurato risciacquo dopo il lavaggio.

4) Il ketoconazolo è uno dei principi attivi più utilizzati per combattere la forfora perché, in effetti, si è spesso dimostrato efficace in situazioni nelle quali altri principi attivi non avevano risolto il problema. Di norma si consigliano due applicazioni settimanali per un periodo che può andare dalle due alle quattro settimane; il prodotto deve essere lasciato a contatto con i capelli per circa 10 minuti. In seguito, a livello preventivo, si può effettuare un’applicazione ogni 7-14 giorni circa. In alcuni soggetti, l’utilizzo a lungo termine ha dato luogo a fenomeni di tipo irritativo.

5) Lo zinco piritione è un composto noto da quasi un secolo che viene utilizzato come agente antibatterico e antifungino; oltre a essere utilizzato nel trattamento della forfora e di varie forme di dermatite seborroica, viene spesso suggerito nella terapia di eczema, impetigine, piede d’atleta, psoriasi, tigna ecc. Se la terapia con gli shampoo non sembra sortire gli effetti sperati è consigliabile consultare un medico che potrebbe anche prescrivere un periodo di trattamento con creme a base di corticosteroidi.

Forfora e oli-shampoo
Da qualche anno sono comparsi sul mercato una serie di prodotti che si trovano prevalentemente in farmacia e che vengono definiti oli-shampoo. Il sistema che sta alla base di questi speciali antiforfora è diverso da quello degli shampoo semplici, infatti è fondato sul concetto di detergenza per affinità. La presenza di uno strato lipidico artificiale provoca una sostituzione con quello naturale appartenente all’individuo, eliminando dunque la desquamazione cutanea. Sebbene siano ben tollerati dall’organismo, non sono molto amati dal consumatore per i costi, la minore accessibilità rispetto a uno shampoo classico (che si trova anche al supermercato) e la scarsa schiumosità del prodotto. Esistono inoltre alcuni prodotti che mirano a eliminare direttamente le cellule morte tramite sostanze cheratolitiche, limitando la desquamazione cutanea e quindi la forfora.

Prodotti per la cura della forfora

Di seguito vi presentiamo una lista di prodotti consigliati dal nostro Staff, molto utili per contrastare la formazione della forfora:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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