Le 7 regole per prevenire e curare la forfora

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Gli 11 migliori rimedi casalinghi per la forfora

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Antiforfora: tutti i tipi di shampoo antiforfora in commercio

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Dermatite seborroica: cause, immagini, cure, rimedi naturali, crema e shampoo consigliati

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Componenti dello shampoo: tipi ed ingredienti da evitare

MEDICINA ONLINE ERRORI BANALI DOCCIA ACQUA HAIR SOAP SHAMPOOCon shampoo, anche chiamato sciampo (plurale italiano: “shampoo”; plurale in inglese “shampoos”) si indica un diffusissimo prodotto per la cura dei capelli utilizzato per pulire la chioma ed il cuoio capelluto, rimuovendo particelle che si formano/depositano su di essi, come ad esempio:

  • unto;
  • sporco;
  • sebo;
  • polvere;
  • particelle di pelle;
  • inquinamento ambientale.

Esistono poi particolari tipi di shampoo, capaci di eliminare/rimuovere microorganismi parassiti, come ad esempio le lozioni anti-pidocchi, capaci di distruggere anche le lendini (le uova dei pidocchi), oppure shampoo specifici per capelli trattati, colorati, con forfora, o infine shampoo creati con particolari caratteristiche che li rendono usabili su animali, come cani e gatti.

Tipi di shampoo

Gli shampoo possono essere:

  • in polvere, con una base detergente associata a sali inerti come adsorbenti, sono poco usati perché lasciano i capelli opachi;
  • cremosi, liquidi, spumosi, con un meccanismo di detersione basato sull’azione emulsionante di uno o più componenti. Sono i più usati;
  • olio-shampoo, solubilizzano il sebo in oli idrofili o trasformandoli in prodotti solubili tramite l’enzima lipasi. Le cere ed il colesterolo non vengono però attaccati

Gli ingredienti dello shampoo

L’ingrediente attivo nella maggior parte degli shampoo è il laurilsolfato di sodio, un tensioattivo utilizzato anche in molti altri prodotti per la cura del corpo come saponi per la pelle e dentifrici. I “tensioattivi” sono sostanze chimiche che hanno la proprietà di abbassare la tensione superficiale di un liquido, agevolando la bagnabilità delle superfici o la miscibilità tra liquidi di tipologia diversa, e per questo motivo sono molto utili come principio attivo in molti detergenti. Lo shampoo, quando entra in contatto con l’acqua, diviene un tensioattivo anionico, che deterge capelli e cute e rimuove il sebo che lubrifica il fusto. Lo shampoo di qualità utilizza una classe differente di tensioattivi bilanciati che evitano di rimuovere troppo sebo dai capelli. Sono ritenuti migliori gli shampoo che possiedono le seguenti proprietà:

  • giusta detergenza senza desgrassare;
  • capacità di formare poca schiuma, ricca e delicata;
  • risciacquo facile;
  • minima irritazione della pelle e degli occhi;
  • nessun danno ai capelli;
  • bassa tossicità;
  • biodegradabilità;
  • pH lievemente acido intorno al 5.5/6.

I tensioattivi, conosciuti anche come agenti inumidenti, riducono la tensione superficiale di un liquido, permettendone più facilmente la distribuzione, e la tensione superficiale tra due liquidi.

I tipi di tensioattivi più utilizzati negli shampoo sono:

  • anionici, come i saponi, alchilsolfati, trieatonolammina, lipoproteine. Hanno un forte potere detergente, emulsionante, battericida, schiumogeno ma sono molto aggressivi, può essere utile nel soggetto seborroico (per la rimozione delle squame), ma può indebolire la struttura del fusto pilifero. I preparati a base di trieatonolammina possono inoltre sensibilizzare la cute;
  • cationici, sali di ammonio quaternario. Hanno potente azione detergente e battericida, usati spesso come antisettici ma sono aggressivi e possono sensibilizzare la cute;
  • anfoteri, betainici e imidazolici: hanno un buon potere detergente ed emulsionante pur essendo meno aggressivi degli altri. In particolar modo i betanici specie se tamponati con acido lattico sono particolarmente rispettosi del mantello idrolipidico. Sono inoltre battericidi e producono schiuma;
  • non anionici, sorbitolo con acidi grassi. Hanno forte potere emulsionante, ma possono favorire lo sviluppo di batteri se sono già presenti sul cuoio capelluto;
  • emulsionanti naturali, come le saponine estratte da radici e corteccia di Saponaria; sono poco aggressivi ma poco schiumogeni.

Ecco alcuni additivi usati nello shampoo :

  • zolfo, catrami vegetali, hanno azione seboriducente;
  • catrami minerali, solfuro di selenio o cadmio, zinco piritione, hanno un effetto seboriducente e cheratolitico. Hanno effetto tossico sulla pelle inibendo il DNA, rallentando il turn-over della pelle rallentano la formazione di squame e sebo, possono essere controindicati nel defluvio in telogen. Hanno inoltre potente azione detergente la quale può essere ancora più potente se ci si espone al sole;
  • acido salicilico, ad azione cheratolitica;
  • sostanze grasse, lipoproteine, per apportare umettanti, per fissarsi alle strutture del fusto del capello, diminuendo così l’effetto di danni meccanici, diminuendo l’attrito superficiale;
  • balsami, stesso scopo del gruppo precedente, contengono sostanze grasse, lipoproteine, umettanti, sostanze filmogene;

Sciampo alternativi, qualche volta etichettati come privi di sodio lauriletere solfato (lauretsolfato di sodio, sodium laureth sulfate), hanno meno prodotti chimici aggressivi, tipicamente nessuno della famiglia dei solfati. Mentre è asserito che sono più gentili sui capelli umani, questi shampoo spesso vanno applicati più volte allo scopo di rimuovere efficacemente la formazione. Alcune compagnie utilizzano ingredienti organici o botanici (come estratti di piante), spesso combinandoli in aggiunta con un tipico tensioattivo. L’efficacia di questi composti organici è controverso.

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Shampoo per bambini

Gli shampoo per bambini sono formulati in modo da essere meno irritanti per gli occhi. In alternativa, possono esser formulati utilizzando tensioattivi non ionici, in media più delicati rispetto a quelli anionici.

Dopo lo shampo

Dopo lo shampoo è possibile utilizzare altri prodotti per la cura dei capelli, come balsami, idratanti, oli, maschere, che migliorano la chioma sotto diversi aspetti, ad esempio:

  • più agevolezza nel pettinare i capelli;
  • maggiore robustezza dei capelli fragili;
  • maggiore luminosità dei capelli;
  • maggiore facilità di acconciare i capelli.

INGREDIENTI DA EVITARE NEL VOSTRO SHAMPOO (in ordine alfabetico)

Qui di seguito trovate una lista di ingredienti possibilmente da evitare, quando scegliete uno shampoo, ricordando che l’ordine degli ingredienti corrisponde alla loro quantità nel prodotto. Ai primi posti avremo quindi quelli che sono presenti in dosi maggiori. È li che dobbiamo controllare che non ci siano prodotti meno sani per la salute del capello e del cuoio capelluto:

  • Alcohol (quando è uno dei primi quattro ingredienti della lista);
  • Ammonium lauryl sulfate;
  • Diethanolamine (Dea);
  • Dimethicone;
  • Formaldehyde;
  • Lanolin;
  • Mineral oil;
  • Parabens (methylparaben, propylparaben, per esempo);
  • Petroleum;
  • Polyethelyne glycol (anche chiamato PEG/polyethelyne, o polyoxyethelyne);
  • Propylene glycol;
  • Sodium chloride;
  • Sodium laureth sulfate;
  • Sodium lauryl sulfate (Sls);
  • Synthetic colors (spesso FD&C o D&C seguito da un colore e un numero);
  • Synthetic fragrance o parfum;
  • Triethanolamine (Tea).

I migliori prodotti per la cura del capello 

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere del capello sia femminile che maschile, in grado di migliorare forza, salute e bellezza dei tuoi capelli. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

Lavaggio dei capelli

Cura dei capelli

Prodotti contro la caduta dei capelli

Asciugatura ed acconciatura dei capelli

Tintura dei capelli, ciglia, sopracciglia

Eliminazione dei pidocchi

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Perché viene la forfora? Cure mediche, rimedi casalinghi e prevenzione

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA TRISTE DEPRESSIONE TRISTEZZA CAPELLI PENSIERI PAURA FOBIAE’ un problema diffusissimo e molto fastidioso che – pur non essendo grave – è comunque fonte di estremo disagio per chi ne è colpito: sto parlando della forfora. Ma cos’è di preciso la forfora? La forfora, conosciuta anche come Pityriasis capitis (pitiriasi del capo) è un disturbo molto comune del cuoio capelluto che consiste nella sua desquamazione frequente e copiosa.
Il processo di desquamazione è naturale per l’epidermide, tuttavia quando si parla di forfora ci si riferisce a una desquamazione eccessiva in cui il cuoio capelluto produce squame grandi e visibili di colore bianco/giallastro (che si staccano in numerose unità finendo sui vestiti, creando il cosiddetto effetto neve).
Oltre a un evidente problema estetico, la forfora provoca sovente anche disagio fisico, in quanto spesso è accompagnata da seborrea (eccessiva secrezione sebacea), prurito, arrossamento e lesioni da grattamento che possono anche sanguinare e diventare fastidiose e dolorose, generando anche crosticine dure. La forfora è un disturbo che colpisce un’elevata percentuale della popolazione maschile (meno quella femminile), ma trattandosi di un problema che non ha particolari implicazioni patologiche, non si hanno dati certi sulla sua reale diffusione.

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Sintomi e segni della forfora

La forfora è di per sé un segno; le caratteristiche della forfora ed i sintomi e segni ad essa associati, sono principalmente sei:

  • Desquamazione con deposizione delle squame sugli abiti (effetto neve).
  • Prurito intenso e continuo, anche di notte.
  • Seborrea: ipersecrezione sebacea che causa deposizione di sebo in eccesso sul cuoio capelluto e che può generare caduta precoce di capelli
  • Arrossamento del cuoio capelluto.
  • Lesioni sanguinanti e doloranti.
  • Crosticine: il grattamento cronico causato dal prurito, soprattutto con unghie robuste e taglienti, porta a lesioni sanguinanti ed il sangue coagulato dà origine a crosticine dure e marroncine, visibili se i capelli sono radi.

La forfora colpisce solo i maschi?

La forfora è un problema che interessa principalmente i maschi; gli uomini, infatti, hanno la tendenza a produrre superiori quantità di sebo, probabilmente perché nell’uomo è più elevata la presenza di ormoni androgeni: ciò può causare la presenza della forfora non solo tra i capelli, ma anche tra i peli della barba. Pur colpendo generalmente il sesso maschile, anche le donne possono soffrirne, soprattutto in quelle che hanno una elevata produzione di testosterone.

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In che età si può verificare?

La forfora può verificarsi in qualsiasi età a partire dalla pubertà, fino alla vecchiaia, tuttavia il periodo di massima incidenza è quello che va dai 15 ai 40 anni, dopodiché il disturbo tende a regredire; il fenomeno è osservabile anche nei bambini e negli anziani, ma si tratta di evenienze piuttosto rare.

Differenze tra forfora grassa e forfora secca

Una comune distinzione della forfora e quella fra forfora secca e forfora grassa:

  • forfora secca: è più frequente nei mesi invernali, nel sesso maschile e in genere non è collegata a caduta dei capelli. Sintomo frequente è il prurito (da cui il grattamento);
  • forfora grassa: è caratterizzata dalla presenza di un’intensa seborrea che tende a trattenere le squame furfuracee, impedendone l’allontanamento dal cuoio capelluto. Spesso la forfora grassa evidenzia una dermatite seborroica ed è frequentemente associata a caduta dei capelli.

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Cause e fattori di rischio della forfora

L’eziologia della forfora non è ancora del tutto chiara. Entrambi i tipi di forfora, quella secca e quella grassa, sono caratterizzati dalla presenza di focolai infiammatori, costituiti da gruppi di cellule che, probabilmente richiamate da microrganismi, rilasciano sostanze che contrastano l’infezione. Tali sostanze (mediatori chimici dell’infiammazione) alterano l’ambiente del derma e originano una maggiore desquamazione. Come si intuisce, la causa della forfora è una infiammazione cronica locale del cuoio capelluto, il problema però sta nel capire cosa genera questa infiammazione, cioè la causa a monte.
Per molti ricercatori la causa sarebbe un lievito del genere Pityrosporum, scoperto da Malassez (un istologo francese) più di cento anni fa. Normalmente questo microrganismo costituisce il 45% della flora residente sul cuoio capelluto dei soggetti normali. In caso di forfora la sua presenza sale fino al 75%. Non è chiaro però se l’aumento della percentuale causa l’infiammazione locale o ne è una conseguenza.
Restano pertanto valide le altre ipotesi, dalle disfunzioni delle ghiandole sebacee in fase di secrezione a diversi fattori legati all’alimentazione, da problemi connessi alla digestione e al metabolismo dei grassi, da alterazioni ormonali sino ai classici disturbi psicologici quali stress o ansia. Per quanto riguarda l’alimentazione, se è vero che è spesso trascurata e non sempre in linea con le necessità dell’organismo, è altresì vero che difficilmente spiegherebbe il motivo di una diffusione così sbilanciata verso il sesso maschile, cosa che invece potrebbe essere spiegata da problemi legati agli ormoni androgeni (ormoni sessuali maschili, come il testosterone). Molto interessante è il fatto che soggetti trattati con cortisonici (per altre patologie) hanno avuto periodi di remissione dalla forfora; ciò potrebbe indicare un origine probabilmente autoimmune del problema: in questo caso il problema sarebbe determinato da una sistema immunitario alterato che colpirebbe, per errore, il tessuto self, cioè il tessuto sano dell’organismo, che normalmente non viene attaccato dal sistema immunitario.
Ricordiamo infine altre possibili cause secondarie legate all’igiene dei capelli, come l’impiego di shampoo non ottimali o l’eccessivo uso che si fa dell’asciugacapelli o di lozioni e gel che possono alterare l’equilibrio fisiologico dello strato cutaneo. Scarsa igiene e forti stress psico-fisici prolungati, possono aumentare le possibilità di soffrire della forfora. La forfora è un possibile sintomo di dermatite seborroica.

Leggi anche: Dermatite seborroica: cause, immagini, cure, rimedi naturali, shampoo consigliato

La forfora è una malattia o un sintomo?

La forfora non va considerata una malattia, bensì un sintomo (più correttamente un “segno”) di altre patologie e/o condizioni sottostanti che determinano l’infiammazione locale cronica che porta alla desquamazione, come visto nel paragrafo precedente.
La forfora è, come detto, un disturbo non grave in sé, ma estremamente fastidioso; fortunatamente, nella stragrande maggioranza dei casi, può essere controllata con una certa efficacia, sia con prodotti in commercio, sia con rimedi casalinghi e prevenzione, come vedremo nei prossimi paragrafi.

Leggi anche: La dieta per prevenire e curare i capelli bianchi

I prodotti antiforfora in commercio

I prodotti studiati per combattere la forfora sono veramente tanti; devono essere valutati con molta attenzione poiché molti di essi sono antiforfora generici e non in grado di soddisfare chi ha specifiche esigenze. Gli shampoo antiforfora presenti sugli scaffali dei negozi di cosmetici e delle farmacie sono di diverso tipo e generalmente vengono distinti in base al principio attivo che contengono; di seguito quelli più comuni:

  • shampoo antiforfora all’acido salicilico;
  • shampoo antiforfora al catrame;
  • shampoo antiforfora al disolfuro di selenio;
  • shampoo antiforfora al ketoconazolo;
  • shampoo antiforfora allo zinco piritione.

Per approfondire, continua la lettura con: Antiforfora: tutti i tipi di shampoo antiforfora in commercio

Gli 11 migliori rimedi casalinghi per la forfora

Alcuni “rimedi naturali” possono aiutare, come l’henné neutro, gli infusi a base di ortica, l’argilla verde ventilata e la barbabietola. Se vuoi approfondire, leggi questo articolo: Gli 11 migliori rimedi casalinghi per la forfora

Le sette regole per prevenire la forfora

A mio avviso ci sono sette regole necessarie per prevenire e curare la forfora. A tal proposito leggi questo articolo: Le 7 regole per prevenire e curare la forfora

Prodotti per la cura della forfora

Di seguito vi presentiamo una lista di prodotti consigliati dal nostro Staff, molto utili per contrastare la formazione della forfora:

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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