Componenti dello shampoo: tipi ed ingredienti da evitare

MEDICINA ONLINE ERRORI BANALI DOCCIA ACQUA HAIR SOAP SHAMPOOCon shampoo, anche chiamato sciampo (plurale italiano: “shampoo”; plurale in inglese “shampoos”) si indica un diffusissimo prodotto per la cura dei capelli utilizzato per pulire la chioma ed il cuoio capelluto, rimuovendo particelle che si formano/depositano su di essi, come ad esempio:

  • unto;
  • sporco;
  • sebo;
  • polvere;
  • particelle di pelle;
  • inquinamento ambientale.

Esistono poi particolari tipi di shampoo, capaci di eliminare/rimuovere microorganismi parassiti, come ad esempio le lozioni anti-pidocchi, capaci di distruggere anche le lendini (le uova dei pidocchi), oppure shampoo specifici per capelli trattati, colorati, con forfora, o infine shampoo creati con particolari caratteristiche che li rendono usabili su animali, come cani e gatti.

Tipi di shampoo

Gli shampoo possono essere:

  • in polvere, con una base detergente associata a sali inerti come adsorbenti, sono poco usati perché lasciano i capelli opachi;
  • cremosi, liquidi, spumosi, con un meccanismo di detersione basato sull’azione emulsionante di uno o più componenti. Sono i più usati;
  • olio-shampoo, solubilizzano il sebo in oli idrofili o trasformandoli in prodotti solubili tramite l’enzima lipasi. Le cere ed il colesterolo non vengono però attaccati

Gli ingredienti dello shampoo

L’ingrediente attivo nella maggior parte degli shampoo è il laurilsolfato di sodio, un tensioattivo utilizzato anche in molti altri prodotti per la cura del corpo come saponi per la pelle e dentifrici. I “tensioattivi” sono sostanze chimiche che hanno la proprietà di abbassare la tensione superficiale di un liquido, agevolando la bagnabilità delle superfici o la miscibilità tra liquidi di tipologia diversa, e per questo motivo sono molto utili come principio attivo in molti detergenti. Lo shampoo, quando entra in contatto con l’acqua, diviene un tensioattivo anionico, che deterge capelli e cute e rimuove il sebo che lubrifica il fusto. Lo shampoo di qualità utilizza una classe differente di tensioattivi bilanciati che evitano di rimuovere troppo sebo dai capelli. Sono ritenuti migliori gli shampoo che possiedono le seguenti proprietà:

  • giusta detergenza senza desgrassare;
  • capacità di formare poca schiuma, ricca e delicata;
  • risciacquo facile;
  • minima irritazione della pelle e degli occhi;
  • nessun danno ai capelli;
  • bassa tossicità;
  • biodegradabilità;
  • pH lievemente acido intorno al 5.5/6.

I tensioattivi, conosciuti anche come agenti inumidenti, riducono la tensione superficiale di un liquido, permettendone più facilmente la distribuzione, e la tensione superficiale tra due liquidi.

I tipi di tensioattivi più utilizzati negli shampoo sono:

  • anionici, come i saponi, alchilsolfati, trieatonolammina, lipoproteine. Hanno un forte potere detergente, emulsionante, battericida, schiumogeno ma sono molto aggressivi, può essere utile nel soggetto seborroico (per la rimozione delle squame), ma può indebolire la struttura del fusto pilifero. I preparati a base di trieatonolammina possono inoltre sensibilizzare la cute;
  • cationici, sali di ammonio quaternario. Hanno potente azione detergente e battericida, usati spesso come antisettici ma sono aggressivi e possono sensibilizzare la cute;
  • anfoteri, betainici e imidazolici: hanno un buon potere detergente ed emulsionante pur essendo meno aggressivi degli altri. In particolar modo i betanici specie se tamponati con acido lattico sono particolarmente rispettosi del mantello idrolipidico. Sono inoltre battericidi e producono schiuma;
  • non anionici, sorbitolo con acidi grassi. Hanno forte potere emulsionante, ma possono favorire lo sviluppo di batteri se sono già presenti sul cuoio capelluto;
  • emulsionanti naturali, come le saponine estratte da radici e corteccia di Saponaria; sono poco aggressivi ma poco schiumogeni.

Ecco alcuni additivi usati nello shampoo :

  • zolfo, catrami vegetali, hanno azione seboriducente;
  • catrami minerali, solfuro di selenio o cadmio, zinco piritione, hanno un effetto seboriducente e cheratolitico. Hanno effetto tossico sulla pelle inibendo il DNA, rallentando il turn-over della pelle rallentano la formazione di squame e sebo, possono essere controindicati nel defluvio in telogen. Hanno inoltre potente azione detergente la quale può essere ancora più potente se ci si espone al sole;
  • acido salicilico, ad azione cheratolitica;
  • sostanze grasse, lipoproteine, per apportare umettanti, per fissarsi alle strutture del fusto del capello, diminuendo così l’effetto di danni meccanici, diminuendo l’attrito superficiale;
  • balsami, stesso scopo del gruppo precedente, contengono sostanze grasse, lipoproteine, umettanti, sostanze filmogene;

Sciampo alternativi, qualche volta etichettati come privi di sodio lauriletere solfato (lauretsolfato di sodio, sodium laureth sulfate), hanno meno prodotti chimici aggressivi, tipicamente nessuno della famiglia dei solfati. Mentre è asserito che sono più gentili sui capelli umani, questi shampoo spesso vanno applicati più volte allo scopo di rimuovere efficacemente la formazione. Alcune compagnie utilizzano ingredienti organici o botanici (come estratti di piante), spesso combinandoli in aggiunta con un tipico tensioattivo. L’efficacia di questi composti organici è controverso.

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Gli shampoo per bambini sono formulati in modo da essere meno irritanti per gli occhi. In alternativa, possono esser formulati utilizzando tensioattivi non ionici, in media più delicati rispetto a quelli anionici.

Dopo lo shampo

Dopo lo shampoo è possibile utilizzare altri prodotti per la cura dei capelli, come balsami, idratanti, oli, maschere, che migliorano la chioma sotto diversi aspetti, ad esempio:

  • più agevolezza nel pettinare i capelli;
  • maggiore robustezza dei capelli fragili;
  • maggiore luminosità dei capelli;
  • maggiore facilità di acconciare i capelli.

INGREDIENTI DA EVITARE NEL VOSTRO SHAMPOO (in ordine alfabetico)

Qui di seguito trovate una lista di ingredienti possibilmente da evitare, quando scegliete uno shampoo, ricordando che l’ordine degli ingredienti corrisponde alla loro quantità nel prodotto. Ai primi posti avremo quindi quelli che sono presenti in dosi maggiori. È li che dobbiamo controllare che non ci siano prodotti meno sani per la salute del capello e del cuoio capelluto:

  • Alcohol (quando è uno dei primi quattro ingredienti della lista);
  • Ammonium lauryl sulfate;
  • Diethanolamine (Dea);
  • Dimethicone;
  • Formaldehyde;
  • Lanolin;
  • Mineral oil;
  • Parabens (methylparaben, propylparaben, per esempo);
  • Petroleum;
  • Polyethelyne glycol (anche chiamato PEG/polyethelyne, o polyoxyethelyne);
  • Propylene glycol;
  • Sodium chloride;
  • Sodium laureth sulfate;
  • Sodium lauryl sulfate (Sls);
  • Synthetic colors (spesso FD&C o D&C seguito da un colore e un numero);
  • Synthetic fragrance o parfum;
  • Triethanolamine (Tea).

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