Come riconoscere un tossicodipendente eroinomane?

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Quindi è impossibile riconoscere una persona che fa uso di eroina?

No: esistono vari indicatori che – seppur non necessariamente collegati all’uso della sostanza – possono comunque aiutarci ad intuire se una persona fa uso di eroina.

Come riconoscere un eroinomane

Sono molti gli indicatori che tradiscono l’uso di eroina. L’eroinomane infatti:

  • appare spesso “assente” nei suoi comportamenti: potrebbe essere di fronte a voi e magari parlare con voi, ma apparirà come se la sua mente fosse da tutt’altra parte che lì con voi;
  • ha spesso cambiamenti d’umore inaspettati e non coerenti con la situazione che vive in quel momento.
  • potrebbe avere scatti d’ira incomprensibili anche con amici e parenti a cui in realtà vuole bene, usando anche violenza su di loro;
  • in genere non fa molto caso alle proprie cose ed a come si veste, per cui potrebbe apparire “sciatto” e non curante degli oggetti che possiede, ad esempio potrebbe lasciare la casa sporca e in disordine o non lavare i piatti, oppure avere vestiti sgualciti e maleodoranti perché non li lava né stira;
  • ha un aspetto “disordinato”: non si cura di radersi, pettinarsi o truccarsi;
  • non si cura della propria igiene: può apparire sporco, avere un cattivo odore, avere alito cattivo ed i denti giallastri;
  • all’improvviso “scompare” assentandosi dal gruppo o sul lavoro senza alcuna giustificazione;
  • appare solitamente malnutrito per difetto e sottopeso: il dimagrimento di questi soggetti è caratteristicamente molto rapido. Spesso non ha neanche appetito e mangia molto poco;
  • non si prende cura delle persone che dipendono da lui, come ad esempio genitori anziani e figli molto piccoli, lasciati a loro stessi;
  • ha uno scarso livello di attenzione e può addormentarsi durante attività che richiedono concentrazione anche se semplici, come seguire un programma alla TV. Qualora svolga un lavoro pericoloso, tale addormentamento improvviso può rappresentare un grave problema e mettere a rischio la sua vita;
  • è sempre a corto di soldi e li chiede spesso in prestito agli amici o parenti. I pochi soldi che ha li impiega per la dose e non per i beni primari (ad esempio rimane letteralmente senza cibo in casa);
  • spinto dall’astinenza, potrebbe – quando i soldi “finiscono” – iniziare a commettere reati prima impensabili per lui, ad esempio rubare o spacciare, pur di ottenere il denaro necessario per drogarsi. L’eroina determina cambiamenti irreversibili a livello della corteccia prefrontale del cervello, quella che regola ed inibisce i comportamenti più “estremi” dell’individuo: tale danno “toglie il freno” all’inibizione verso comportamenti antisociali, come appunto il rubare.

Cambiamento rapido

Tutti i segni elencati nel paragrafo precedente sono tanto più indicativi di dipendenza da eroina (o altre droghe) quanto siano comparsi velocemente e siano in contrasto con la normale personalità dell’individuo. Ad esempio:

  • una persona da anni normopeso o sovrappeso diventa improvvisamente sottopeso;
  • una persona generalmente dolce, solare, vivace, diventa improvvisamente irosa e apatica;
  • una persona generalmente attenta al vestire e all’igiene, appare improvvisamente sciatta e maleodorante.

La droga è generalmente un “catalizzatore di cambiamenti negativi”: li fa apparire spesso in modo estremamente rapido.

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Eroina e segni fisici

A livello fisico una persona che usa abitualmente eroina:

  • è molto magra;
  • ha la voce roca e cantalenante;
  • ha miosi (pupilla a spillo);
  • può avere evidenti segni di iniezioni in varie parti del corpo, specie braccia e gambe;
  • ha spesso le occhiaie;
  • ha una sorta di “acne” sul corpo, in particolare il viso;
  • si gratta spesso il corpo, in particolare il viso.

Una persona a me cara forse usa eroina: cosa faccio?

Se hai il dubbio che una persona a te cara stia usando eroina a tua insaputa la cosa migliore che puoi fare è parlarne con lui, fargli capire che non lo vuoi giudicare ma vuoi cercare di aiutarlo, ascoltare le sue motivazioni e trovare insieme una soluzione. Nel caso in cui neghi di parlarne, prova a discutere sul da farsi coi suoi amici e famigliari e se necessario – per il suo bene – con le forze dell’ordine.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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