La pizza è indubbiamente il piatto preferito degli italiani, ma anche di tante altre persone nel mondo che apprezzano la nostra buona cucina. Purtroppo, però, non si può dire che sia una delle ricette più leggere che abbiamo da offrire: anche solo mangiarla regolarmente un paio di volte a settimana, senza fare esercizio fisico, può portare ad avere seri problemi di linea. Vi è mai capitato di chiedervi quale sia il peso medio di una pizza? La risposta varia ovviamente in base al tipo: ci sono infatti numerose varietà di impasti e condimenti, alcuni più leggeri, altri più pesanti. Inoltre, hanno un peso diverso la pizza surgelata, quella al taglio e quella al piatto, che viene servita nei ristoranti.
Qual è la pizza meno calorica?
Chi fosse a dieta ma vuole concedersi uno sfizio una o due volte al mese, potrebbe optare per una classica margherita, con pomodoro, mozzarella e basilico. Si tratta infatti di una delle pizze meno caloriche, con un peso medio di 300 grammi per 700 kcal circa (circa 230 kcalorie per 100 grammi). La pizza bianca, al contrario di quanto si possa pensare, è invece molto calorica: senza la minima farcitura, se non un po’ di olio d’oliva e un pizzico di sale, a soli 200 grammi circa corrispondono ben 550 kcal. Un’altra pizza molto leggera è quella marinara, condita semplicemente con pomodoro, origano, aglio e olio. In assenza della mozzarella che caratterizza la margherita, infatti, il suo peso si riduce a 200-250 grammi, mentre le calorie scendono a 480 circa. Al contrario, tra le pizze classiche più pesanti, troviamo la capricciosa: la base, di solito, è come quella usata per luna marinara, ma la sua farcitura è molto più corposa e ciò fa alzare le calorie. La ricetta originale comprende pomodoro, funghi, carciofi, uova, olive nere e prosciutto crudo. Una tonda pesa quasi 400 grammi per un totale di oltre 800 kcal.
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Qual è la pizza più calorica?
Oggigiorno nascono sempre più varianti di pizze, e ce ne sono alcune che sarebbe preferibile non mangiare mai, a meno che non si voglia avere lo stomaco così pesante da fare fatica perfino ad alzarsi da tavola. La più calorica tra tutte è probabilmente la pizza fritta: solo la base contiene ben 800 kcal. Questa viene fritta in padella e dev’essere inzuppata quasi interamente; condendola, si possono tranquillamente superare le 1000 calorie. Tuttavia, non scherza neanche la pizza con il kebab: con la carne e le salse tipiche che vengono aggiunte, arriva anche a 1300 kcal. Una vera e propria bomba calorica!
Come ridurre le calorie di una pizza?
Esistono vari metodi per ridurre il peso e le calorie della pizza, partendo dall’impasto. Per prepararlo si può utilizzare la farina integrale, che contiene 80 kcal in meno di quella classica. Abbastanza leggero è anche l’impasto a base di farina di farro, che è indicata anche per coloro che hanno una digestione molto lenta, vogliono dimagrire o soffrono di diabete. Poi, esiste l’impasto di kamut, sempre più apprezzato ed utilizzato negli ultimi tempi. Questo tipo di farina è caratterizzato da una coltivazione totalmente biologica e contiene numerosi elementi nutritivi come proteine, fibre, selenio, vitamina E, zinco e magnesio. L’impasto di kamut è l’ingrediente perfetto per coloro che vogliono dimagrire, in quanto l’indice glicemico è di soli 45 punti contro gli 85 della farina tradizionale. Un’altra lancia da spezzare a favore dell’impasto di kamut è il sapore: esso è infatti particolare ma molto piacevole e sicuramente meno intenso di quello della farina di farro. Tra le altre varianti vi è poi l’impasto a lievitazione naturale, che garantisce un’ottima digeribilità. Utilizzando infine meno sale e olio rispetto alle normali quantità, il risultato migliora ulteriormente.
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Limitare il consumo e scegliere quella giusta
Per quanto la si ami, tuttavia, è importante evitare un consumo eccessivo e limitarsi ad una a settimana (nel weekend) o una ogni due settimane, volendo anche due in una settimana se si svolge una regolare ed abbastanza intensa attività fisica. Bisogna inoltre preferire una base fine e ben cotta, come quella della pizza napoletana. Per quanto riguarda il condimento, se non si è a dieta si può seguire tranquillamente i propri gusti, anche se per evitare di appesantirsi è preferibile evitare i funghi. Quando possibile è importante evitare le pizze surgelate, che pesano almeno 50 grammi in più rispetto alle altre. Anche la pizza al taglio risulta abbastanza pesante, ma in questo caso è sufficiente limitarne la quantità. Fortunatamente, essendo un prodotto nostrano, ci sono molti ristoranti che offrono ottime ricette a buon prezzo. Chi volesse cimentarsi in cucina, può provare la preparazione della pizza col Bimby, un elettrodomestico che è in grado di mescolare la pasta in soli cinque minuti. A seconda del tipo di farina utilizzata, bisogna lasciar lievitare dalle 12 alle 72 ore, mentre il tempo di cottura oscilla tra i 15 e i 25 minuti. Se preparata bene, una pizza fatta in casa risulterà leggera, croccante e soprattutto deliziosa.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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