Peso e calorie della pizza: quale scegliere se sei a dieta

MEDICINA ONLINE PIZZA PIADINA NAPOLETANA ROMANA ROSSA EMILIANA POMODORO FORMAGGIO MOZZARELLA RISTORANTE CIBO CALORIE MANGIARE OLIO PASTA PANE INGREDIENTI TAVOLA LIGHT DIETA DIMAGRIRE INGRASSARELa pizza è indubbiamente il piatto preferito degli italiani, ma anche di tante altre persone nel mondo che apprezzano la nostra buona cucina. Purtroppo, però, non si può dire che sia una delle ricette più leggere che abbiamo da offrire: anche solo mangiarla regolarmente un paio di volte a Continua a leggere

Il diabetico può mangiare la pizza? Quale preferire?

MEDICINA ONLINE PIZZA PIADINA NAPOLETANA ROMANA ROSSA EMILIANA POMODORO FORMAGGIO MOZZARELLA RISTORANTE CIBO CALORIE MANGIARE OLIO PASTA PANE INGREDIENTI TAVOLA LIGHT DIETA DIMAGRIRE INGRASSARELa pizza è uno dei cibi che fa alzare maggiormente la glicemia e non dovrebbe essere mangiata spesso dal paziente diabetico (una pizza media di 300 gr ha 800 cal). Tuttavia questo divieto non è assoluto, specie se la pizza ha il condimento adeguato.

Il diabetico può dunque mangiare anche un alimento come la pizza, possibilmente relegandola al fine settimana. Ok per la pizza una volta a settimana, nella versione margherita o marinara (pomodoro, olio, origano), purché sia fatta “a regola d’arte” (vale a dire ben lievitata e realizzata con prodotti di prima qualità), purché la abbinate ad un bel piatto di insalata (le fibre aiutano ad abbassare il carico glicemico) e purché la vostra glicemia ve lo consenta.

Altra raccomandazione, preferire appunto varianti semplici ed evitare ad esempio le famose “pizze con patate fritte” o pizze con condimento di patate, anche bollite. In quel caso l’indice glicemico schizza in alto. No all’abbinamento con coca cola o birra, quest’ultima se ricordate ha gli indici glicemici tra i più elevati. Insomma, moderazione è la parola d’ordine, non “rinuncia” o “divieto”.

I migliori prodotti per diabetici
Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, estremamente utili per aiutare il diabetico ed il pre-diabetico a mantenere i giusti livelli di glicemia, perdere peso e migliorare la propria salute. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

Leggi anche:

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Il sugo al pomodoro fa bene al cuore e combatte i tumori

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO PASTA DIETA MEDITERRANEA CUCINARE CIBO DIETA DIMAGRIRE CUCINA POMODORI (4)Il sugo al pomodoro fa bene alla salute grazie a 40 polifenoli antiossidanti racchiusi nei suoi ingredienti: è il risultato di uno studio spagnolo pubblicato su Food Chemistry, condotto da un gruppo di scienziati dell’Università di Barcellona che hanno confrontato diverse salse vendute al supermercato. Secondo gli autori della ricerca le virtù del sugo al pomodoro si nascondono nel mix di tutti i suoi ingredienti: agli antiossidanti del pomodoro si aggiungono quelli di olio, cipolla ed aglio.

Rosa Maria Lamuela, coordinatrice della ricerca, ha affermato: “Con 120 grammi di sugo aggiunto alla pasta si introducono dai 16 ai 4 milligrammi di polifenoli per porzione e dai 6 ai 10 milligrammi di carotenoidi. Questi composti sono molto utili e un loro consumo è correlato alla riduzione dei tumori e delle malattie cardiovascolari, come ha dimostrato lo studio PREDIMED (PREvention with a MEDiterranean Diet) nel quale si è valutata la frequenza dell’uso di sugo di pomodoro connessa con il rischio di patologie a cuore e vasi, senza però “misurare” esattamente che cosa, dentro all’alimento, sia responsabile dell’effetto protettivo. La nostra ricerca ha perciò individuato le sostanze responsabili dell’azione benefica del sugo”.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Quante calorie ha la pasta cruda e cotta? I 15 consigli per mangiarla senza ingrassare

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO PASTA DIETA MEDITERRANEA CUCINARE CIBO DIETA DIMAGRIRE CUCINA (4)

Cosa contiene la pasta?

Le definizioni  “pasta di semola di grano duro e pasta di semolato di grano duro” sono contenute nel DPR 187/01. Clicca questo link per consultarlo: DPR187_01

Il DPR 187/01, all’articolo 6, recita:

Sono denominati “pasta di semola di grano duro” e “pasta di semolato di grano duro” i prodotti ottenuti dalla trafilazione, laminazione e conseguente essiccamento di impasti preparati rispettivamente ed esclusivamente:

  • a) con semola di grano duro ed acqua;
  • b) con semolato di grano duro ed acqua.

Gli unici ingredienti ammessi per legge la produzione della pasta di semola e di semolati di grano duro in Italia sono quindi la semola o i semolati e l’acqua, con l’eccezione per le paste speciali come ad esempio la pasta all’uovo o la pasta con ripieno. E’ consentita l’aggiunta di sale (cloruro di sodio) fino ad un massimo del 4% sul prodotto secco.

Quante calorie contiene?

Dal momento che esistono regole così rigide, anche prendendo marche diverse le calorie di questo tipo di pasta sono praticamente sempre uguali e corrispondono a circa 353 kcal per 100 grammi (1476 kj). Ovviamente a queste calorie serve aggiungere quelle del condimento: la stessa pasta cotta con un filo d’olio e parmigiano contiene ad esempio molte meno calorie di un’amatriciana.

Pasta cruda

100 grammi di pasta di semola semola di grano duro (cruda) contengono:

  • 353 kcal
  • 11 g di acqua
  • 11 g di proteine
  • 1,4 g di lipidi
  • 79 g di carboidrati
  • 68 g di amido
  • 4 g di zuccheri
  • 2,7 g di fibre
  • 4 mg di sodio.

Le 353 kcal per 100 grammi di pasta di semola di grano duro, sono così “composte”:

  • da carboidrati 296,80 kcal (84,08%)
  • da grassi 12,60 Kcal (3,57%)
  • da proteine 43,60 Kcal (12,35%).

I 100 grammi di pasta, contengono quindi:

  • 84 grammi di carboidrati;
  • 3 grammi di grassi;
  • 12 grammi di proteine (di basso valore biologico, quindi non certo paragonabili per esempio a 12 grammi di proteine ottenuti dalla carne).

Pasta cotta

È importante infine ricordare che la pasta raddoppia il proprio peso in cottura: 100 grammi di pasta di semola di grano duro cruda diventano 200 grammi da cotta. La densità calorica viene dimezzata: la pasta passa infatti da 353 kcal per 100 grammi (cruda) a 353 kcal per 200 grammi (cotta), quindi 176 kcal per 100 grammi di pasta di semola di grano duro cotta. Ricapitolando:

  • pasta cruda: 353 kcal per 100 grammi;
  • pasta cotta: 176 kcal per 100 grammi.

Nelle diete, generalmente, la quantità di pasta è indicata a crudo. Se sono indicati 80 grammi di pasta, voi dovrete pesare 80 grammi di pasta cruda, che diventeranno circa 160 grammi da cotta.

Consigli per mangiare pasta senza ingrassare

La pasta non va assolutamente da una dieta ipocalorica, ma bisogna comunque tenere a mente alcune regole:

  1. non eccedere mai con le quantità;
  2. non eccedere mai con condimenti ipercalorici;
  3. preferirei una pasta di qualità;
  4. preferire la qualità alla quantità;
  5. evitare l’uso di condimenti ricchi di grassi animali saturi (sughi alla panna, alla besciamella…);
  6. preferire i grassi vegetali insaturi (usare olio extravergine di oliva di qualità aggiunto a freddo, senza comunque esagerare);
  7. abbinare la pasta a grandi quantità di verdure di stagione;
  8. abbinare la pasta ai legumi;
  9. abbinare la pasta al pesce;
  10. abbinare la pasta a spezie molto saporite;
  11. evitare la “spolverata” di formaggio;
  12. preferire la pasta integrale, che ha un più basso indice glicemico, previene il diabete e la stipsi;
  13. preferire una cottura al dente;
  14. abbinare un secondo leggero;
  15. evitare di assumere la frutta a fine pasto.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Il sugo al pomodoro fa bene al cuore e combatte i tumori

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO PASTA DIETA MEDITERRANEA CUCINARE CIBO DIETA DIMAGRIRE CUCINA (4)Olio extravergine d’oliva, trito di cipolla, spicchio d’aglio, pomodoro a volontà. La salsa più amata dagli italiani (e spesso simbolo – insieme alla pasta – della cucina italiana nel mondo) è anche la più benefica per la salute di cuore e arterie, grazie a 40 polifenoli antiossidanti racchiusi negli ingredienti del sugo rosso, re della dieta mediterranea. Inoltre il sugo al pomodoro sembra essere un ottimo alleato contro i tumori!

Lo studio spagnolo

Le splendide qualità del sugo al pomodoro sono confermate da uno studio spagnolo pubblicato su Food Chemistry, condotto da un gruppo di scienziati dell’Università di Barcellona confrontando diverse salse pronte vendute al supermercato, preparate con materie prime fornite da aziende agricole. Secondo gli autori della ricerca, ripresa dal quotidiano britannico Daily Mail, le virtù del sugo al pomodoro non si nascondono nei singoli ingredienti bensì nel combinarli in un mix: agli antiossidanti del pomodoro si aggiungono quelli di olio, aglio e cipolla.

Polifenoli e carotenoidi

Spiega Rosa Maria Lamuela, coordinatrice della ricerca: “Con 120 grammi di sugo aggiunto alla pasta si introducono dai 16 ai 4 milligrammi di polifenoli per porzione e dai 6 ai 10 milligrammi di carotenoidi. Questi composti sono molto utili e un loro consumo è correlato alla riduzione dei tumori e delle malattie cardiovascolari, come ha dimostrato lo studio PREDIMED (PREvention with a MEDiterranean Diet) nel quale si è valutata la frequenza dell’uso di sugo di pomodoro connessa con il rischio di patologie a cuore e vasi, senza però “misurare” esattamente che cosa, dentro all’alimento, sia responsabile dell’effetto protettivo. La nostra ricerca ha perciò individuato le sostanze responsabili dell’azione benefica del sugo”.

Sinergia tra i singoli ingredienti del sugo

I ricercatori vogliono comprendere quale sia la proporzione ideale fra i diversi ingredienti, e hanno scoperto che l’olio d’oliva è meglio di quello di girasole in quanto è più ricco di polifenoli e ha proprietà antiossidanti maggiori. “Riteniamo che una quota pari al 10 per cento del totale del sugo sia adeguata. Inoltre, abbiamo anche verificato che i benefici del sugo sono superiori a quelli derivanti dal consumo dei suoi singoli ingredienti: sembra infatti esserci un effetto sinergico fra di essi e, insieme, apportano una quantità di polifenoli maggiore rispetto a quando sono mangiati singolarmente. Il pomodoro è l’alimento più ricco di queste sostanze, infatti, ma anche cipolla e aglio ne apportano in quantità discreta per cui il ‘cocktail’ finale ne abbonda. Con notevoli vantaggi in termini di prevenzione delle malattie cardiovascolari e anche dei tumori”, ha concluso la scienziata.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!