MOC (DEXA): differenze tra T-score e Z-score nella diagnosi di osteoporosi

MEDICINA ONLINE APPARATO SCHELETRICO SCHELETRO UMANO ANATOMIA FEMORE ULNA RADIO OMERO TIBIA PERONE CRANIO COSTOLE VERTEBRE ROTULA STERNO CLAVICOLA SCAPOLA APPARATO LOCOMOTOREL’osteoporosi è una osteopatia (cioè una malattia ossea) caratterizzata dalla riduzione quantitativa della massa ossea (si riduce il quantitativo minerale osseo, in particolare di calcio) e da alterazioni della microarchitettura dell’osso con conseguente aumentata fragilità ossea ed aumento del rischio di fratture da traumi minimi. Per fare diagnosi di osteoporosi (e di osteopenia, che è la condizione che “precede” l’osteoporosi conclamata), si effettua una indagine radiologica chiamata MOC (o “DEXA“, che è sinonimo di MOC). La sigla MOC è l’acronimo di “mineralometria ossea computerizzata” mentre DEXA è invece l’acronimo dell’inglese “dual energy x-ray absorptiometry” (in italiano “densitometria a raggi X a doppia energia”). L’indagine MOC restituisce un valore e tale valore è necessario per fare diagnosi di osteopenia o di osteoporosi. Per raggiungere una diagnosi, tale valore deve essere messo a paragone con un dato valore specifico ed in base a quale valore specifico viene preso di riferimento, parleremo di “T-score” o di “Z-score“.

T-score

Il T-score ottenuto da una DEXA (MOC) rappresenta il valore della densità ossea del paziente espresso come numero di deviazioni standard (DS) al di sopra o al di sotto rispetto alla densità ossea di un soggetto donna giovane adulto, che ha quindi raggiunto il picco di densità di minerale osseo. Il picco di densità di minerale osseo è la quantità massima di minerale osseo accumulata nel corso della propria vita, questo raggiunge il suo valore maggiore intorno ai 25/30 anni. In base al T-score, si possono verificare tre situazioni:

  • un T-score maggiore o uguale a -1 DS indica osso normale;
  • un T-score compreso tra -1 e -2,5 DS indica osteopenia;
  • un T-score minore di -2,5 DS indica osteoporosi.

Un T-score uguale a 0 indica che il soggetto esaminato presenta una densità ossea uguale a quella media di una donna sana di circa 25/30 anni. Più il valore è più basso dello zero, maggiore sarà la gravità dell’osteoporosi: ad esempio un T-score di -4 indica maggiore gravità di un T-score di -3.

Z-score

Il parametro chiamato Z-score è sempre ottenuto effettuando una DEXA (MOC), ma mentre il T-score come abbiamo visto paragona la densità ossea del paziente espresso come numero di deviazioni standard al di sopra o al di sotto rispetto alla densità ossea di un soggetto giovane adulto donna (di circa 25/30 anni) di una specifica etnia, il Z-score paragona la densità ossea con quella media di soggetti di pari età, etnia e sesso del paziente. Il Z-score è quindi più attendibile in un ampia varietà di pazienti, come bambini, adolescenti e giovani adulti maschi, mentre il T-score ha più senso quando il paziente è una donna che ha superato i 30 anni (soprattutto se ha superato la menopausa) o è un uomo che ha superato i 50 anni.

Quando usare il T-score e quando lo Z-score?

Il T-score andrebbe usato come riferimento per donne oltre i 30 anni, soprattutto se in post menopausa, e uomini oltre i 50 anni. Per tutti gli altri casi andrebbe valutato l’uso dello Z-score, soprattutto per bambini, adolescenti e giovani adulti maschi. In parole semplici:

  • il valore della densità ossea ottenuti da una DEXA in un paziente donna ultratrentenne o donna nel periodo post menopausale o uomo di oltre 50 anni, viene messo a paragone con quello di una donna di circa 30 anni (T-score);
  • il valore della densità ossea ottenuti da una DEXA in un paziente che non rientra nelle precedenti classi, viene messo a paragone con quello di un soggetto di pari età, sesso ed etnia (Z-score).

A titolo di esempio un bambino di 7 anni afroamericano o scandinavo userà i valori di riferimento diversi da quelli di una bambina di 10 anni asiatica o sudamericana. Per capire l’importanza di usare lo Z-score al posto del T-score in questo caso, si pensi al rischio che si avrebbe paragonando il risultato della DEXA (MOC) di un bambino sano di 9 anni a quello di una donna di 30 anni, ovvero quello che accadrebbe usando il T-score: al bimbo verrebbe diagnosticata l’osteoporosi nonostante abbia una normale una densità per la sua età.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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