Calcio: cos’è, a cosa serve, valori normali, integratori, dieta

MEDICINA ONLINE SALI MINERALI DEFINIZIONI ALIMENTI CIBI DIETA INTEGRATORI MIGLIORI A CHE SERVONO DOVE TROVARLI CALCIO FOSFORO MAGNESIO SODIO POTASSIO CLORO ZOLFO.jpgNel nostro organismo sono presenti alcuni sali minerali, in quantità molto piccole e tuttavia necessarie al corretto funzionamento di molti meccanismi fisiologici. Tra questi sali minerali rivestono particolare importanza i macroelementi, cioè quei sali minerali il cui fabbisogno giornaliero supera i 100 mg: il calcio, il fosforo, il magnesio, il sodio, il potassio, il cloro e lo zolfo.
Il calcio costituisce l’elemento fondamentale per la costruzione dello scheletro e dei denti e fra tutti i minerali è quello presente nell’organismo in maggiore quantità. In un uomo di 70 chilogrammi si trovano circa 1200 grammi di calcio:

  • circa il 98% del calcio è contenuto nello scheletro, prevalentemente sotto forma di fosfato carbonato e floruro;
  • l’1% si trova nei denti;
  • l’1% si trova all’interno delle cellule, nei liquidi organici e nel plasma, dove la concentrazione (calcemia) ammonta a 8,5-10,5 mg/100ml.

Il calcio viene assunto principalmente con la dieta, ma solo in parte viene assorbito dall’intestino (circa il 30%) mentre il resto viene eliminato con le feci. Un importante ruolo svolge il PTH (paratormone) che a livello dei tubuli renali permette il riassorbimento degli ioni Ca e a livello osseo favorisce il rilascio di Ca da parte degli osteoclasti, inoltre favorisce la attivazione della Vitamina D che permette un maggiore assorbimento a livello intestinale. La concentrazione di calcio nel sangue viene chiamata calcemia. Variazioni della concentrazione di calcio prendono il nome di:

  • ipercalcemia: quando la concentrazione è più alta del normale;
  • ipocalcemia: quando la concentrazione è più bassa del normale.

Funzioni

Il calcio è indispensabile per la regolazione della contrazione muscolare (compreso il muscolo cardiaco), la coagulazione sanguigna, la trasmissione degli impulsi nervosi, la regolazione della permeabilità cellulare e l’attività di numerosi enzimi.

Valori normali e patologici

I valori di riferimento della calcemia sono:

  • calcio totale sierico: 8,5 – 10,5 mg/dl
  • calcio ionizzato: 4,4 – 5,4 mg/dl

Le indicazioni per la valutazione della concentrazione plasmatica di calcio nel sangue sono:

  • esame della funzionalità delle paratiroidi;
  • esame dell’assorbimento intestinale.

Cause di ipercalcemia

Si riscontra ipercalcemia quando il valore si attesta o è superiore a 10,5 mg/dl. L’ipercalcemia si ha in caso di:

  • iperparatiroidismo;
  • tumori primitivi e secondari delle ossa;
  • mieloma;
  • eccessio di litio;
  • metastasi osteolitiche di tumori solidi;
  • neoplasie ematologiche come mieloma, leucemia e linfoma;
  • ipercalcemia umorale neoplastica;
  • linfoma di Burkitt;
  • ipervitaminosi D;
  • immobilizzazione prolungata;
  • intossicazione da vitamina A;
  • malattie granulomatose (sarcoidosi);
  • ipercalcemia idiopatica dell’infanzia;
  • sarcoidosi;
  • malattia di Paget;
  • immobilizzazione prolungata;
  • sindrome latte-alcali;
  • ipertiroidismo;
  • ipocorticosurrenalismo;
  • trattamento cronico con diuretici tiazidici.

Sintomi di eccesso di calcio

L’eccesso di calcio si manifesta con alcuni sintomi, tra cui:

  • miopatia;
  • pseudogotta;
  • stanchezza;
  • depressione;
  • letargia;
  • aumento della diuresi;
  • disidratazione;
  • calciuria (presenza di calcio nelle urine);
  • nausea;
  • vomito;
  • stipsi;
  • ipertensione arteriosa;
  • aumento attività reninica plasmatica;
  • osteopenia;
  • osteoporosi;
  • aumento del tono arteriolare;
  • diminuzione intervallo QT all’elettrocardiogramma;
  • ipertrofia ventricolare del cuore;
  • stato confusionale.

Cause di ipocalcemia

Si riscontra ipocalcemia quando il valore si attesta o è inferiore a 8,5 mg/dl per il calcio totale e 4,64 per il calcio ionizzato (che di solito è la metà del calcio totale rilevato). L’ipocalcemia si ha in caso di:

  • ipoparatiroidismo;
  • pseudoipoparatiroidismo;
  • deficit di vitamina D;
  • rachitismo;
  • osteomalacia;
  • insufficienza renale cronica;
  • nefropatie croniche;
  • sindromi da malassorbimento intestinale;
  • deficienza di magnesio;
  • pancreatite acuta;
  • ipoalbuminemia.

Sintomi di carenza di calcio

La carenza di calcio si manifesta con alcuni sintomi, tra cui:

  • depressione;
  • irritabilità;
  • psicosi;
  • spasmi muscolari (spasmofilia);
  • convulsioni;
  • parestesie periferiche;
  • aritmie;
  • psoriasi;
  • unghie fragili e biancastre;
  • rachitismo;
  • osteoporosi;
  • crisi tetaniche.

Dieta ricca di calcio

In natura esistono numerosi alimenti largamente diffusi sulle nostre tavole, che hanno elevate quantità di calcio tra cui:

  • latte;
  • derivati dal latte;
  • uova;
  • legumi;
  • pesci.

A tal proposito vi invitiamo a leggere questo articolo: Classifica dei cibi con maggior quantità di calcio esistenti

Fabbisogno giornaliero di calcio

Il fabbisogno giornaliero di calcio per gli adulti è di circa 800 mg; valori più elevati si hanno negli anziani (1000 mg), negli adolescenti e nelle donne in gravidanza o allattamento (1200 mg). Tali valori sono generalmente raggiungibili tramite una comune dieta bilanciata. Nel caso in cui il fabbisogno non sia raggiunto con la dieta, potrebbe essere necessario assumere una maggior quantità di cibi che contengono calcio o con appositi integratori alimentari.

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