Calcio basso (ipocalcemia): cause, sintomi, correzione, valori, dieta

MEDICINA ONLINE LABORATORIO MICROSCOPIO ANATOMO PATOLOGO AGO ASPIRATO BIOPSIA CHIRURGICA CITOLOGIA ISTOLOGIA ESAME ISTOLOGICO LINFONODO LAB CHIMICA FISICA SANGUE ANALISI FECI URINA GLICEMIA AZOTEMIA DENSITA CHEMISTRYCon ipocalcemia in medicina si intende la diminuzione della calcemia, cioè carenza di calcio nel sangue. Poiché tale sale minerale è estremamente importante per la fisiologia del nostro organismo, l’ipocalcemia – se grave e prolungata – è una condizione potenzialmente grave.

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Funzioni

Il calcio è indispensabile per la regolazione della contrazione muscolare (compreso il muscolo cardiaco), la coagulazione sanguigna, la trasmissione degli impulsi nervosi, la regolazione della permeabilità cellulare e l’attività di numerosi enzimi.

Valori normali e patologici

I valori di riferimento della calcemia sono:

  • calcio totale sierico: 8,5 – 10,5 mg/dl
  • calcio ionizzato: 4,4 – 5,4 mg/dl

Le indicazioni per la valutazione della concentrazione plasmatica di calcio nel sangue sono:

  • esame della funzionalità delle paratiroidi;
  • esame dell’assorbimento intestinale.

Cause di ipocalcemia

Si riscontra ipocalcemia quando il valore si attesta o è inferiore a 8,5 mg/dl per il calcio totale e 4,64 per il calcio ionizzato (che di solito è la metà del calcio totale rilevato). L’ipocalcemia si ha in caso di:

  • ipoparatiroidismo;
  • pseudoipoparatiroidismo;
  • deficit di vitamina D;
  • rachitismo;
  • osteomalacia;
  • insufficienza renale cronica;
  • nefropatie croniche;
  • sindromi da malassorbimento intestinale;
  • deficienza di magnesio;
  • pancreatite acuta;
  • ipoalbuminemia.

Sintomi di carenza di calcio

La carenza di calcio si manifesta con alcuni sintomi, tra cui:

  • depressione;
  • irritabilità;
  • psicosi;
  • spasmi muscolari (spasmofilia);
  • convulsioni;
  • parestesie periferiche;
  • aritmie;
  • psoriasi;
  • unghie fragili e biancastre;
  • rachitismo;
  • osteoporosi;
  • crisi tetaniche.

Terapia

Il trattamento solitamente prevede la cura della causa scatenante, ad esempio curando la patologia a monte che ha determinato il deficit di calcio, oppure correggendo la dieta o ancora introducendo un integratore alimentare, di solito abbinato con vitamina D. L’ipocalcemia grave viene trattata con la somministrazione endovena di calcio gluconato (1 mg/ml di calcio in glucosata 5% infusa a 30-100 ml/h), altrimenti per via orale con calcio e vitamina D.

Dieta ricca di calcio e vitamina D

In natura esistono numerosi alimenti largamente diffusi sulle nostre tavole, che hanno elevate quantità di calcio e vitamina D, tra cui:

  • latte;
  • derivati dal latte;
  • uova;
  • legumi;
  • pesci.

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Fabbisogno giornaliero di calcio

Il fabbisogno giornaliero di calcio per gli adulti è di circa 800 mg; valori più elevati si hanno negli anziani (1000 mg), negli adolescenti e nelle donne in gravidanza o allattamento (1200 mg). Tali valori sono generalmente raggiungibili tramite una comune dieta bilanciata. Nel caso in cui il fabbisogno non sia raggiunto con la dieta, potrebbe essere necessario assumere una maggior quantità di cibi che contengono calcio o con appositi integratori alimentari.

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