Avvelenamento da cobalto: trattamento, prognosi, complicanze

MEDICINA ONLINE DIAGNOSI DIFFERENZIALE ESEMPIO DISPNEA MEDICO PAZIENTE ANAMNESI VISITA ESAME OBIETTIVO IDIOPATICO SINTOMI DOLORE STUDIO OSPEDALE AMBULATORIO CONSIGLIO AIUTO DOTTORE INFERMIERE PRESCRIZIONE FARMACOL’avvelenamento da cobalto” (anche detto “intossicazione da cobalto”; in inglese “cobalt poisoning“, “cobalt intoxication“) è una rara malattia potenzialmente grave dovuta all’esposizione accidentale o volontaria, acuta o (più spesso) cronica, al cobalto. Il cobalto è un elemento essenziale per la salute degli animali in piccole quantità come componente della vitamina B12 (o “cobalamina”). Un livello di cobalto nel sangue (cobaltemia) < 1,8 μg/L indica una quantità normale di esposizione al cobalto. Una concentrazione di cobalto nel sangue ≥ 1,8 μg/L indica un’elevata esposizione al cobalto e il rischio di intossicazione da cobalto. La potenziale esposizione al cobalto può avvenire per via orale, respiratoria e cutanea.

Avvelenamento da cobalto: cosa fare?

Se pensi di aver ingerito o inalato una grande quantità di cobalto, dovresti contattare immediatamente il Numero Unico per le Emergenze 112 o recarti al Pronto Soccorso del più vicino ospedale.

Trattamento

La terapia dell’intossicazine da cobalto include per prima cosa l’allontanamento – se possibile – dalla fonte di cobalto. I trattamenti sono diversi in base al tipo di avvelenamento:

  • avvelenamento da contatto con la pelle: poiché queste eruzioni cutanee sono raramente gravi, in genere il medico rimarrà in vigile attesa, senza inizialmente dare alcun farmaco. L’area può essere lavata.
  • avvelenamento con coinvolgimento polmonare: i problemi respiratori verranno trattati in base ai sintomi. Possono essere prescritti trattamenti respiratori e farmaci per trattare l’infiammazione dei polmoni.
  • avvelenamento da ingestione di cobalto: potrebbe essere eseguita una lavanda gastrica.

Il cardine del trattamento della tossicità da cobalto è di supporto. I pazienti che si presentano in forma acuta richiederanno una decontaminazione ed un trattamento rapido. Non esistono studi specifici sulla decontaminazione gastrointestinale nella tossicità del cobalto. Probabilmente, i metodi tipici di decontaminazione, come l’irrigazione dell’intero intestino, utilizzati in altre tossicità da metalli, sono applicabili al cobalto, soprattutto se alla radiografia sono presenti corpi radioopachi. La lavanda gastrica può essere utile se il cobalto ingerito è un liquido. È meno probabile che sia benefico se il materiale ingerito sia solido. Gli antiemetici dovrebbero essere utilizzati per nausea e vomito, se presenti. La terapia chelante non è ben studiata negli esseri umani, con la maggior parte dei dati che comprendono studi su animali e case report. Le prove attuali suggeriscono che l’acido calcio disodico etilendiamminotetraacetico (CaNa2EDTA) e la N-acetilcisteina (NAC) sono probabilmente scelte ragionevoli per la chelazione. Sebbene la NAC non sia una scelta tipica per la chelazione, il gruppo tiolo sulla molecola funge da sito di legame per il cobalto. Probabilmente la chelazione ha poco ruolo nel trattamento fino a quando la fonte di cobalto non viene rimossa, inclusa la rimozione della protesi d’anca che libera cobalto nell’organismo. Le indicazioni per la chelazione comprendono la tossicità degli organi terminali, come acidosi grave o insufficienza cardiaca. Nel raro caso in cui il paziente abbia un livello troppo elevato di cobalto nel sangue, potrebbe aver bisogno di emodialisi. Il trattamento per i segni di tossicità da cobalto derivanti da una protesi d’anca metallo su metallo può includere la rimozione dell’impianto e la sua sostituzione con una protesi d’anca tradizionale. La prevenzione è il metodo principale per l’esposizione professionale. Gli interventi basati sui sistemi, come il miglioramento dei sistemi di ventilazione, hanno ridotto significativamente la tossicità associata alle esposizioni. I pazienti con malattia polmonare da metalli duri o asma indotta da cobalto possono rispondere ai corticosteroidi oltre ovviamente alla rimozione dalla fonte di esposizione.

Prognosi

Le persone che si ammalano per essere state esposte a grandi quantità di cobalto in una sola occasione di solito guariscono e non hanno complicanze a lungo termine o permanenti. I sintomi e i problemi associati all’avvelenamento da cobalto a lungo termine sono tuttavia raramente reversibili. Le persone che soffrono di tale avvelenamento dovranno probabilmente assumere medicine per il resto della loro vita per controllare i sintomi. La tossicità acuta del cobalto può causare gravi malattie. I pazienti affetti da cardiomiopatia hanno un elevato tasso di mortalità associato. Esistono pochi dati sulla chelazione nel trattamento della tossicità non artroplastica del cobalto. È probabile che la chelazione migliori il recupero dalla cardiomiopatia sulla base di casi segnalati in pazienti con tossicità artroplastica da cobalto. La prognosi della tossicità della protesi d’anca che rilascia cobalto dipende dall’identificazione precoce e dalla successiva revisione dell’artroplastica. La revisione dell’artroplastica riduce efficacemente le concentrazioni di cobalto nel sangue e nel siero ed è associata al recupero clinico. Il grado di recupero dipende probabilmente dalla durata dell’esposizione a livelli elevati di cobalto. In alcuni casi, ai pazienti viene somministrata la chelazione dopo la rimozione e non hanno un recupero completo. I sintomi persistenti vanno dall’acufene e dalla perdita dell’udito a una cardiomiopatia che richiede l’impianto di un dispositivo di assistenza ventricolare sinistro. I pazienti affetti da malattia polmonare da metalli duri spesso guariscono una volta rimossa la fonte di esposizione.

Complicanze

L’identificazione ritardata della tossicità del cobalto può comportare uno scarso recupero e una significativa morbilità. I rischi maggiori legati ad una grave intossicazione da cobalto non trattata, includono: cardiomiopatia, neuropatia periferica, perdita della vista, perdita dell’udito e malattie respiratorie croniche. Il cobalto potrebbe aumentare il rischio di tumori maligni (cancro). I dati sull’uomo sono limitati ma basati su studi sugli animali; i tumori associati includono sarcomi dei tessuti molli e cancro ai polmoni.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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