I polmoni fanno male: i sintomi di una malattia polmonare

MEDICINA ONLINE POLMONI RESPIRO ARIA OSSIGENO CUORE INFARTO CORONARIE MORTE TORACE DOLORE SATURAZIONE O2 INSUFFICIENZA RESPIRATORIA POLMONARE POLMONI TRACHE NASO MORTE RISCHIO ACUTA CRONICA TRISTE.jpgLe funzioni dei polmoni sono estremamente varie e – al contrario di quello che comunemente si pensa – non servono solo al trasporto dell’ossigeno. Oltre alla funzione respiratoria, i polmoni svolgono anche numerose funzioni non respiratorie.

1) Funzione respiratoria
La principale funzione dei polmoni è quella di trasportare l’ossigeno atmosferico (O2) dall’ambiente al sangue (il quale poi lo trasporterà a tutte le cellule), e di espellere anidride carbonica (CO2) contenuta nel sangue verso l’ambiente esterno.

2) Funzioni non respiratorie 
Oltre alle funzioni di respirazione, i polmoni:

  • secernono sostanze quali l’ACE, fattore necessario per la conversione dell’angiotensina I (blando vaso costrittore) in angiotensina II, potentissimo vaso costrittore;
  • insieme ai reni ed ai tamponi ematici, sono i principali regolatori dell’equilibrio acido-base;
  • influenzano la concentrazione di sostanze attive e di farmaci nel sangue arterioso;
  • filtrano i piccoli grumi di sangue che si formano nelle vene;
  • fungono da protezione meccanica per il cuore.

Avendo così tante funzioni, un eventuale loro cattivo funzionamento può determinare conseguenze molto pericolose per la vita del soggetto, specie se sono intaccate le vitali funzioni legate allo scambio di gas ossigeno – anidride carbonica. Proprio per questo motivo è importante saper riconoscere segni e sintomi di sofferenza dei polmoni e dell’intero apparato respiratorio.

Segni e sintomi potenzialmente provocati da patologia o insufficienza respiratoria

  • cianosi (colorito bluastro della cute);
  • tosse;
  • emottisi: piccole perdite di sangue con i colpi di tosse;
  • emoftoe: espettorato di colore rosato, schiumoso e misto a muco;
  • dolore al torace;
  • febbre;
  • tachipnea (aumento della frequenza respiratoria);
  • polipnea;
  • dispnea;
  • rumori durante gli atti respiratori (fischi, rantoli…);
  • apnea notturna;
  • raucedine: voce stridula ed acuta;
  • disfonia: alterazione del tono della voce;
  • disfagia: difficoltà a deglutire;
  • gonfiore persistente al collo;
  • linfonodi ingrossati e/o dolenti (specie quelli ascellari);
  • tachicardia (aumento della frequenza cardiaca);
  • ipertensione arteriosa (aumento della pressione sanguigna);
  • vasodilatazione periferica;
  • ipertensione arteriosa polmonare;
  • disturbi neurologici;
  • astenia e crampi muscolari;
  • acidemia;
  • astenia (stanchezza);
  • oliguria;
  • ipersecrezione acida gastrointestinale;
  • ulcere gastriche, scialorrea;
  • ipersudorazione;
  • vasodilatazione cerebrale fino all’ipertensione endocranica;
  • cefalea gravativa;
  • vomito;
  • turbe neuropsichiche;
  • obnubilamento del sensorio;
  • coma.

Purtroppo, come potete notare, i sintomi di patologia polmonare sono estremamente vari ed alcuni sono ben poco specifici, essendo presenti in molte altre patologie non polmonari. A ciò si somma il fatto che alcune patologie respiratorie, specie nelle fasi precoci della malattia, sono spesso asintomatiche (cioè non danno alcun sintomo). Per questo motivo solo il medico, e non il paziente, può fare una corretta diagnosi. Se il dolore al torace è improvviso, estremamente intenso ed irradiato anche al braccio sinistro, contattate immediatamente il numero unico per le emergenze 112 perché potrebbe trattarsi di infarto del miocardio, ipotesi che diventa più plausibile se soffrite di ipertensione arteriosa, siete obesi e/o fumate molto.

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Patologie polmonari più diffuse

Le patologie polmonari (o comunque relative al sistema respiratorio) più diffuse sono le bronchiti, le polmoniti, le broncopolmoniti, la BPCO, l’asma bronchiale, il cancro polmonare, l’embolia polmonare, l’empiema pleurico, l’enfisema polmonare e – nei bambini – la bronchiolite.

Diagnosticare una malattia polmonare

Per la diagnosi di una patologia polmonare, il medico si basa su:

  • Considerazioni cliniche in base ad anamnesi ed esame obiettivo: valutazione dello stato di coscienza del paziente, ricerca di eventuali co-morbidità causali, obiettività polmonare e cardiaca.
  • Esami di laboratorio: emogasanalisi, saturazione dell’emoglobina, pH arterioso, concentrazione dei bicarbonati, ematocrito, emissione urinaria e funzionalità renale (azotemia, creatininemia).
  • Diagnostica per immagini: elettrocardiogramma, spirometria ed altri test di funzionalità respiratoria, ecocardiogramma, radiografia del torace, TAC, angio-TAC, scintigrafia polmonare, risonanza magnetica, broncoscospia associata a biopsia.

Per valutare la funzionalità polmonare, estremamente utile è la spirometria, a tal proposito leggi anche: Spirometria diretta ed indiretta: come si esegue ed a cosa serve

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