Malgrado la frequenza, le emorroidi sono un argomento sul quale vige assoluto silenzio. Ecco cosa bisogna fare per non soffrire più, senza timore di parlarne.
Cosa sono le emorroidi?
Non sempre le “emorroidi” sono una malattia! In genere, sono formazioni venose non dolorose, situate intorno o all’interno dell’ano e del retto. I problemi compaiono quando sopraggiunge una crisi emorroidaria, provocata da un’anormale dilatazione delle vene. I vasi possono allora manifestarsi sotto forma di “pallina” nella zona anale. Le emorroidi in crescita producono un fastidio più o meno forte, accompagnato da bruciore, che si intensifica dopo la defecazione, da seduti o con il movimento. Non necessariamente si prova dolore nella regione anale. Quando questo accade ci si trova confrontati in genere a una complicazione: la trombosi interna o esterna, a seconda di dove si trovano i vasi sanguigni interessati, in presenza di ascessi (dolore pulsatile) o di ragadi anali (dolore durante la defecazione). Dopo l’evacuazione, il sanguinamento è di norma lieve, visibile sulla carta igienica o sulla biancheria intima. I microsanguinamenti ripetuti possono causare una anemia, causa di respiro affannoso e di fatica cronica. E’ necessario agire tempestivamente sulle emorroidi, rivolgendosi al proprio medico. Attenzione, dolori ed emissioni di sangue a livello anale possono anche nascondere altre malattie più o meno gravi che solo il medico curante potrà diagnosticare. Nel dubbio, è quindi importante chiedere un consulto. Se si tratta di “semplici” emorroidi, puoi sempre curarti da solo in seguito!
Principali fattori scatenanti
Di solito, ogni pressione troppo forte esercitata sulle vene emorroidarie può generarne la congestione. Le cause principali sono:
- La vita sedentaria, prolungati periodi seduti o in piedi;
- Sforzi fisici ripetuti e intensi (ad esempio, traslochi, sport impegnativi, ciclismo, equitazione);
- I disturbi del transito intestinale (stipsi, diarrea, assunzione di lassativi irritanti) che provocano sforzi ripetuti nella spinta e abrasioni delle mucose;
- L’alimentazione: alcol, spezie, caffè, tè, fumo favoriscono la crisi;
- La disidratazione è altresì un fattore scatenante;
- La gravidanza, il parto;
- Una malattia del tratto digerente o del fegato (come la cirrosi), che può comportare una congestione sanguigna più in basso: a prescindere dalle emorroidi, il medico ne avrà il sospetto in base ai segni clinici, come dolori addominali costanti, dimagrimento, febbre, ecc.;
- Fattori ereditari (predisposizione familiare).
Alcuni semplici consigli per la prevenzione
Il movimento, che consente di rinforzare i muscoli della regione anorettale, e un’alimentazione equilibrata e ricca di fibre contribuiscono a evitare la stitichezza e le contrazioni che favoriscono le emorroidi. Per l’igiene personale, utilizza prodotti a base d’olio di mandorla dolce invece di saponi acidi, tenendo presente che lavaggi troppo frequenti possono spesso causare l’irritazione delle mucose. In generale, evita di bere troppo alcol. Tuttavia, se partecipi a un pasto un po’ “annaffiato”, bevi molta acqua, onde evitare la disidratazione. Parimenti, evita cibi piccanti e caffè.
Scegliere una cura adeguata
Se viene confermata la diagnosi di crisi emorroidaria, puoi utilizzare prodotti antiemorroidali per uso topico. Allievano l’irritazione e favoriscono la cicatrizzazione. Tali prodotti si presentano sotto forma di pomata (di solito con una cannula per applicazioni interne o esterne) oppure di supposte. Le creme diminuiscono rapidamente il fastidio (alcune contengono anche un anestetico locale). Potrebbero tuttavia essere insufficienti. In tal caso, si può ricorrere a un farmaco denominato “venotonico”. Rinforzerà il tono e la resistenza delle vene. Alcuni di questi medicinali non necessitano di ricetta medica, ma in caso di dubbio è meglio chiedere informazioni. Se le emorroidi sono un problema frequente e fastidioso, sono disponibili semplici trattamenti. Pertanto non esitare a richiederli al tuo farmacista di fiducia, e se il disturbo persiste consulta il medico che ti potrà proporre anche una soluzione chirurgica e definitiva!
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