Differenza tra artrite ed artrosi: come riconoscerle

MEDICINA ONLINE ARTRITE ARTROSI ARTICOLAZIONE GLUCOSAMINA CONDROITINA INTEGRATORE OSSO LEGAMENTO TENDINE DIFFERENZA MOBILI SEMIMOBILI ARTRITE REUMATOIDE SINOVIALI FISSE FATTORE REUMATOIDEArtrite e artrosi rientrano nella più ampia categoria delle patologie reumatiche, entrambe interessano le articolazioni ed entrambe sono caratterizzate da dolore accompagnato da rigidità e limitazione nei movimenti delle articolazioni colpite. Sono proprio queste somiglianze a generare talvolta la confusione tra artrosi e artrite, a volte scambiate l’una per l’altra. Eppure sono due malattie ben distinte che si differenziano in diversi punti.

Differente età di insorgenza
La prima differenza fondamentale riguarda l’età dei soggetti colpiti:

  • l’artrite è una patologia infiammatoria cronica di origine autoimmune che può svilupparsi in soggetti di ogni età, anche nei bambini;
  • l’artrosi è una malattia degenerativa che insorge soprattutto dopo i 50 anni.

Tipi di artrite

L’artrite è una malattia infiammatoria cronica sistemica che colpisce le articolazioni sia piccole che grandi, che diventano dolenti, tumefatte e con il tempo deformate, ma che può coinvolgere anche altri organi e apparati come il polmone, le sierose, l’occhio, la cute e i vasi. La malattia colpisce in genere tra i 30 e i 60 anni. Esistono diverse forme di artrite, tutte accomunate dal fatto che si innesca un processo infiammatorio a livello articolare. Tra le forme più diffuse:

  • Artrite reumatoide: è conseguenza di un attacco delle articolazioni da parte del sistema immunitario.
  • Artrite gottosa: è conseguenza di un aumento dei livelli sanguigni di acido urico che si accumula sotto forma di cristalli nelle articolazioni, soprattutto nel piede, dando luogo a un’artrite molto violenta.
  • Spondiloartriti: sono un tipo di artriti caratterizzate dal coinvolgimento della colonna vertebrale e del bacino e dalla presenza di alcune condizioni non reumatiche (psoriasi e altre infezioni).

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Differenti sintomi

  • L’artrite si manifesta con l’infiammazione articolare caratterizzata da gonfiore, tumefazione, arrossamento, rigidità, aumento della temperatura nell’area colpita e dolori che comportano anche la perdita della capacità motoria delle articolazioni interessate. Le forme più severe possono deformare le articolazioni, compromettendo la capacità di svolgere anche i più semplici compiti quotidiani. Possono esserne colpite persone di ogni età e con il passare degli anni l’infiammazione tende a peggiorare se non riconosciuta e curata adeguatamente. Esistono diversi tipi di artrite, tra cui l’artrite reumatoide (anche nella forma giovanile), la gotta, e l’artrite nell’ambito di malattie del connettivo quali il lupus eritematoso sistemico.
  • L’artrosi, a differenza dell’artrite, non è una malattia infiammatoria, ma una forma degenerativa cronica. Colpisce soprattutto le persone più avanti con gli anni perché è connessa all’usura delle articolazioni. Le strutture articolari più frequentemente colpite sono quelle maggiormente sollecitate dal peso e dall’attività, tra cui ginocchia, anche, spalle, mani, piedi e colonna vertebrale. Con il processo degenerativo dell’artrosi si assiste a un assottigliamento della cartilagine articolare e in seguito a deformità ossee che causano il dolore e i sintomi specifici dell’artrosi, particolarmente evidenti a livello delle falangi distali delle mani, per esempio. I sintomi più comuni dell’artrosi sono il dolore, la rigidità e la limitazione nell’utilizzo dell’articolazione. Il dolore avvertito è maggiore dopo l’esercizio oppure quando si carica peso sull’articolazione interessata; in genere è più intenso la sera e si attenua con il riposo. Di notte non è presente. Nelle forme lievi non è presente rigidità che invece esiste nelle fasi moderate e gravi: è comunque transitoria e non supera mai la mezz’ora. La limitazione funzionale è assente nelle fasi iniziali, ma si manifesta via via che la malattia si fa più grave ed è conseguenza del dolore. Il gonfiore è presente in pochi casi.

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Differenti cause

L’artrite reumatoide non ha una causa unica: si ritiene che un fattore ambientale possa ingannare il sistema immunitario (mimetismo molecolare) o modificare alcuni antigeni che dovrebbero essere visti come propri dal sistema immunitario (self), ciò interrompe la tolleranza immunologica nei confronti di alcune proteine umane

L’artrosi è una malattia collegata all’invecchiamento e all’usura delle cartilagini articolari, che può essere favorita da fattori quali:

  • familiarità;
  • sovrappeso e obesità, perché l’eccesso di peso a lungo andare danneggia soprattutto le articolazioni di anca, ginocchia e piede;
  • fratture e lesioni articolari;
  • alcuni lavori che richiedono posizioni forzate (per es. stare inginocchiati a lungo) oppure il continuo utilizzo di alcune articolazioni (per es. le articolazioni delle dita delle mani);
  • sport come il calcio (ma non solo), in cui si ha un’usura precoce delle cartilagini di piedi e ginocchia;
  • malattie circolatorie che causano sanguinamento e danno nelle articolazioni (per es. l’emofilia, l’osteonecrosi avascolare);
  • alcune forme di artrite (per es. gotta, pseudo gotta o artrite reumatoide) che danneggiano l’articolazione e la rendono più suscettibile ai danni della cartilagine.

Differente diagnosi

Le indagini per la diagnosi di artrite comprendono, oltre all’esecuzione di esami ematici per la ricerca del Fattore Reumatoide e degli anticorpi anti-CCP, anche il dosaggio degli indici di infiammazione (VES, PCR) . Inoltre vanno eseguite ecografia, radiografia e RMN articolari per evidenziare versamento articolare, ipertrofia sinoviale, borsiti/tenosinoviti, erosioni ossee.

Non esistono esami di laboratorio specifici per la diagnosi di artrosi, che a volte è una diagnosi d’esclusione. La diagnosi si basa comunque su:

  • visita medica, in cui si valuta se le articolazioni sono deformate, dolenti, limitate nell’esecuzione di alcuni movimenti;
  • indagini radiologiche, che mostrano per esempio una riduzione dello spazio fra le articolazioni, alterazioni del profilo dell’osso e la formazione di osteofiti o lesioni simil-cistiche delle articolazioni.

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Differente trattamento

Il trattamento dell’artrite reumatoide si basa sull’uso di immunosoppressori, come il methotrexate o la leflunomide; in casi particolari si possono utilizzare anche idrossiclorochina, ciclosporina, sulfasalazina. È previsto inoltre l’uso di cortisone a cicli nelle fasi di maggiore attività di malattia per ottenere più rapidamente la risposta clinica, e di FANS per il controllo del dolore.

Non esiste un trattamento risolutivo dell’artrosi. L’obiettivo delle cure è ridurre il dolore e rallentare i progressi della malattia. La terapia principale è quella analgesica, con la somministrazione di antidolorifici al bisogno per limitare il dolore e permettere il movimento articolare. In caso di artrosi localizzata a livello di un’articolazione specifica (per es. anche, ginocchia, mani) è possibile effettuare infiltrazioni con acido ialuronico, mentre l’utilizzo di corticosteroidi è limitato a casi rari di infiammazione associata ad artrosi. Nei casi più gravi di artrosi, quando questi trattamenti sono inefficaci, si rende necessario il trattamento ortopedico con il posizionamento di protesi articolari. Funzionano bene alcune misure preventive come la riduzione del peso e il rinforzo del tono muscolare.

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