Selezione, astrazione, interpretazione, integrazione: come la memoria opera

MEDICINA ONLINE CERVELLO MASCHILE FEMMINILE DIFFERENZE ENCEFALO PSICOLOGIA AMORE PENSIERI OBIETTIVI PROBLEM SOLVING SOLUZIONE ITER MECCANISMI MEMORIA RAGIONAMENTOLa memoria è la capacità del cervello umano di conservare informazioni, quella funzione mentale che serve per assimilare, ritenere e richiamare – sotto forma di ricordi – le informazioni apprese durante l’esperienza, necessarie per le normali attività umane, sia lavorative che sociali. Le operazioni che vengono svolte dalla memoria per il suo corretto funzionamento, sono di quattro tipi:

  • selezione;
  • astrazione;
  • interpretazione;
  • integrazione.

Illustriamo ora le quattro diverse operazioni, grazie anche ad un esempio esplicativo che tutti possiamo capire: assistere una lezione a scuola.

Selezione

Immaginiamo di assistere a una lezione su un determinato argomento. Ritornati a casa non ricorderemo tutte le informazioni, i dati, i collegamenti compiuti dall’insegnante, bensì soltanto quelli che sono coerenti e collegati con i nostri interessi del momento, con le nostre aspettative e preoccupazioni o con  la nostra esperienza. Ciò conferma quanto affermato in precedenza: la memoria è una risorsa che viene indirizzata non in modo indiscriminato verso tutti gli stimoli ambientali, ma che viene utilizzata come mezzo di selezione delle cose ritenute salienti, a seconda dell’esperienza, della conoscenza precedente, degli interessi e delle aspettative dell’individuo.

Astrazione

Una volta selezionate le informazioni rilevanti, queste vengono ricondotte a uno schema più generale, ovvero vengono trattenute in memoria in modo più astratto rispetto alla forma in cui sono state presentate al momento della selezione. Per ritornare all’esempio della lezione in classe, una volta tornati a casa, non solo ricorderemo soltanto alcune informazioni (quelle salienti), ma di esse ricorderemo maggiormente il significato astratto rispetto alle parole preci- se con cui sono state spiegate. Questo secondo processo consiste proprio nell’astrazione e ritenzione dei caratteri fondamentali delle informazioni rilevanti e nell’esclusione dei dettagli (alcuni anche importanti). In altre parole, è più facile ricordare il carattere generale e astratto degli eventi e delle informazioni piuttosto che i singoli elementi da cui essi sono composti. I processi di selezione e astrazione effettuati dalla memoria sono molto simili a
quelli che sono alla base della percezione di cui abbiamo già parlato.

Interpretazione

Un altro processo che viene compiuto sui ricordi è l’interpretazione. Proseguendo l’esempio della lezione, ritornando a casa e ripensando alla lezione ascoltata in classe, faremo inevitabilmente dei collegamenti fra ciò che abbiamo udito e ciò che già sappiamo. O meglio, conferiremo un certo significato alle cose ascoltate a seconda di ciò che abbiamo capito di esse e di come queste si relazionano con quello che già sappiamo o ci aspettiamo. Compiamo ciò che viene chiamata “inferenza”, ovvero un’interpretazione ulteriore a partire da ciò che abbiamo ascoltato.  Spesso le inferenze sono così solide e durature che risulta difficile distinguere se corrispondono a informazioni davvero sentite e, quindi, sono un ricordo di ciò che si è effettivamente visto o ascoltato, o se si tratta solo di costruzioni e interpretazioni più o meno arbitrarie.A volte le inferenze possono sostituirsi all’evidenza dei sensi e predominare su ciò che una persona realmente vede o sente. Alcuni studiosi portano l’esempio degli orologi con i numeri romani. Solitamente nei quadranti di questi orologi il numero 4 nel codice romano è indicato attraverso IIII e non IV. La maggioranza delle persone, invece, una volta interrogati su ciò che hanno visto, tendono a dire di aver visto il numero 4 indicato con il segno IV e non con il segno IIII. Ciò significa che spesso le inferenze possono avere la meglio sulla percezione dell’individuo e influire su ciò che egli crede di aver visto, sentito o provato.

Integrazione

L’ultimo processo svolto dalla memoria è quello dell’integrazione. Le informazioni ritenute vengono inglobate in quelle già possedute in modo da creare un tutto unico e coerente con il sistema delle conoscenze acquisite. Si ritorni all’esempio della lezione in classe: le informazioni ascoltate, ritenute importanti e il cui significato è stato compreso e si ricorda, oltre a essere interpretate vengono anche armonizzate e integrate con le conoscenze precedenti che le richiamano per un qualsiasi aspetto o motivo. Solitamente vengono ricordate meglio le informazioni coerenti e a rafforzo di schemi mentali, conoscenze ed esperienze già sviluppate.

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