Oggi vi parlo di una delle più efficaci armi che ho a disposizione per attaccare e distruggere cellulite e adiposità localizzate dei pazienti: la Lipodissolve. Già il nome è confortante non è vero? Ma per prima cosa bisogna spiegare cos’è la fosfatidilcolina, in modo che poi possiate capire bene in cosa consiste questa straordinaria tecnica di bellezza.
Cos’è la Fosfatidilcolina?
La fosfatidilcolina (costituita da un gruppo fosfato, da 2 acidi grassi e dalla colina, precursore dell’acetilcolina) è un fosfolipide conosciuto e studiato da moltissimo tempo, in quanto abbondantemente rappresentato in natura ed introdotto quotidianamente attraverso i vari alimenti (ne sono particolarmente ricchi la lecitina di soia, il fegato ed il tuorlo d’uovo). Il ruolo nutrizionale della fosfatidilcolina è molto importante, tanto che viene abbondantemente impiegata nell’industria alimentare (come agente emulsionante) e dietetica (come supplemento utile per abbassare il colesterolo e favorire l’efficienza di fegato e cervello). Nell’organismo umano, la fosfatidilcolina rappresenta uno dei principali componenti della membrana plasmatica, di cui regola fluidità, integrità e permeabilità.
Le straordinarie virtù della fosfatidilcolina, sfruttate in campo medico nel trattamento delle iperlipidemie e delle patologie epatiche, derivano dalla sua natura anfifilica, che gli permette di mantenere i grassi in soluzione nel sangue ed in altri fluidi organici (che di per sé sono soluzioni acquose, quindi immiscibili con i lipidi proprio come l’acqua e l’olio). Aldilà di questi impieghi tradizionali, le iniezioni di fosfatidilcolina stanno diventando una delle più popolari tecniche per sbarazzarsi delle adiposità localizzate.
Lipodissolve e Fosfatidilcolina
L’impiego della fosfatidilcolina nel trattamento dell’adiposità localizzata è piuttosto recente, ma non per questo privo di efficacia. Il primo a proporla, nella metà degli anni ’90, è stato un medico brasiliano dopo una brillante intuizione: se è vero che la fosfatidilcolina è in grado di sciogliere il grasso con il quale viene a contatto, perché non utilizzarla per eliminare piccoli depositi adiposi e trattare la cellulite sfruttando tecniche mesoterapiche (cioè quelle che consentono di iniettare farmaci nel derma).
In effetti, se iniettata direttamente nel tessuto adiposo attraverso sottilissimi aghi, la fosfatidilcolina è in grado di solubilizzare i grassi, riducendo il volume delle cellule che li contengono (gli adipociti). Questo è quello che avviene con la tecnica Lipodissolve che viene svolta in regime ambulatoriale ed è scarsamente invasiva. L’effetto riducente è particolarmente utile nel trattamento degli accumuli adiposi che, vuoi per fattori endocrini e metabolici, vuoi per uno stile di vita sedentario, risultano particolarmente resistenti ai tradizionali interventi dietetici e comportamentali. Lipoddisolve rappresenta pertanto una efficace arma nella guerra ad adiposità localizzate e cellulite, anche quando tali inestetismi si localizzano in punti critici, come l’addome, l’interno coscia, la coulotte de cheval ed i fianchi. Molti pazienti venuti da me per depositi adiposi della palpebra inferiore e delle guance, hanno trovato risultati eccezionali grazie alla Lipodissolve. Guardate ad esempio come si può intervenire sul doppio mento e come ciò cambia completamente, in meglio, l’aspetto del profilo:
Considerate le premesse, l’avvento della fosfatidilcolina nel settore estetico è stato accolto come una vera e propria rivoluzione, capace di mandare in prepensionamento la tradizionale liposcultura (tecnica chirurgica basata sull’aspirazione del grasso in eccesso mediante cannule collegate ad una pompa aspirativa). Al contrario di quest’ultimo intervento, che rappresenta una vera e propria operazione chirurgica da eseguirsi con massima cura per evitare complicazioni, la tecnica Lipoddissolve si è dimostrata priva di effetti collaterali di rilievo.
Non solo fosfatidilcolina
Il risultato ottenuto può essere migliorato con l’associazione di carnitina (un amminoacido necessario per veicolare gli acidi grassi all’interno dei mitocondri), di acido desossicolico (un sale biliare) e di altre sostanze capaci di migliorare la salute del microcircolo e limitare le reazioni avverse (antinfiammatori ed antidolorifici). La simultanea iniezione di più princìpi attivi apre la strada ad ulteriori ed interessanti sviluppi; uno di questi è già divenuto realtà con il nome “Lipodissolve Evolution”. Ulteriori innovazioni potrebbero portare alla definitiva sostituzione degli aghi con apparecchiature capaci di indurre la penetrazione delle sostanze tramite l’apertura elettrochimica di specifici canali intracellulari.
E se ho paura degli aghi? Somministrazione transcutanea tramite ultrasuoni e radiofrequenza
Per ovviare ai vari problemi della via iniettiva (paura dell’ago, piccoli ematomi, etc.) sono stati proposti anche prodotti particolari come gel a base di fosfatidilcolina e di altri princìpi attivi drenanti, lipolitici e vasoprotettivi. Tra questi ricordiamo la caffeina, la centella, l’equiseto, l’escina, agenti antiossidanti, idratanti, emollienti ed alcune alghe marine. Un gel di questo tipo può essere veicolato nella zona da trattare grazie agli ultrasuoni ed alla radiofrequenza monopolare.
Limitazione ed effetti collaterali
L’efficacia della fosfatidilcolina è limitata al trattamento di volumi adiposi superficiali e non eccessivi, per i quali la tecnica chirurgica di liposuzione rimane la soluzione più efficace. L’iniezione, inoltre, non è scevra da inconvenienti; all’indomani della seduta, le zone trattate potrebbero ritrovarsi leggermente infiammate, doloranti o punteggiate da gonfiori. In rari casi si osserva la comparsa di piccoli noduli ed ematomi, che tendono comunque a regredire nel giro di qualche settimana.
In ogni caso, il trattamento delle adiposità localizzate e della cellulite non è standardizzabile e la scelta della tecnica più idonea viene presa sulla base delle caratteristiche individuali (sensibilità o allergia a determinate sostanze o trattamenti, stadio e caratteristiche del problema ecc.). La fosfatidilcolina, per esempio, è controindicata in pazienti minorenni, donne gravide o in allattamento, nei diabetici complicati, nei pazienti infettivi, nei pazienti immunodepressi o allergici alla soia ed in presenza di insufficienza epatica, insufficienza renale, obesità , disturbi della coagulazione e/o alterazioni mestruali.
Sovente, cellulite e rotolini rappresentano inestetismi di natura multifattoriale che, come tali, necessitano della combinazione di interventi mirati. Un esempio è dato dall’utilizzo di calze elastiche a compressione graduata che, abbinato all’assunzione orale o topica di princìpi attivi drenanti e lipolitici, risulta sinergico all’azione fosfatidilcolinica e contribuisce a velocizzarne i risultati.
In ogni caso la Lipodissolve rimane una tecnica straordinaria, efficace e rodata nel tempo per distruggere cellulite e adiposità localizzate.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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