L’emottisi (pronuncia “emottìsi”) è per definizione l’emissione dalla bocca di sangue non associato a muco, che origina da una lesione a livello vie respiratorie, generalmente il tratto superiore, solitamente attraverso un colpo di tosse. Di solito il sangue si presenta schiumoso e di colore rosso vivo o rosato. Tale manifestazione può spaziare da lievi tracce di sangue nell’espettorato, che a volte possono essere confuse dal paziente come provenienti da piccole lesioni di lingua o labbra, fino a gravi emorragie potenzialmente letali (emottisi massiva). Le cause possono essere estremamente varie e le terapie sono subordinate alla causa a monte che la determinano. Un’emottisi isolata (senza altri sintomi) in un soggetto anziano forte fumatore deve far sospettare un cancro primitivo del polmone. L’emottisi può essere:
- acuta e transitoria o cronica;
- associato alla tosse o verificarsi senza tosse (più raro).
L’emottisi è differente dall’emoftoe: quest’ultima è invece una emissione di sangue dalle vie aeree CON presenza di muco. Emottisi ed emoftoe possono essere contemporaneamente presenti.
Etimologia
La parola emottisi deriva dal greco αἷμα, àima, “sangue” e πτύσις, ptýsis, “sputo”.
Cause
L’emottisi, come l’emoftoe, può essere secondaria a varie cause o condizioni, alcune di lieve entità mentre altre più gravi. L’emottisi può essere conseguenza di:
- malattie tumorali dell’apparato respiratorio;
- malattie infiammatorie dell’apparato respiratorio;
- malattie infettive dell’apparato respiratorio;
- patologie cardiache (stenosi mitralica, insufficienza ventricolare sinistra);
- malattie del fegato (varici esofagee);
- malattie della coagulazione del sangue;
- traumi (ad esempio causati da corpi estranei o dall’intubazione delle vie aeree).
Fattori di rischio per lo sviluppo di emottisi sono il fumo di sigaretta, l’immunodeficienza e l’età avanzata.
Sintomi associati
Insieme all’emottisi, sono molti i sintomi che possono presentarsi contemporaneamente ed è anche grazie a questi che il medico può essere facilitato nella diagnosi differenziale. Tra i più diffusi, ricordiamo:
- emoftoe (emissione di sangue con muco);
- febbre;
- perdite di sangue nelle urine o nelle feci;
- dolore al petto;
- anemia;
- vertigini;
- dispnea (difficoltà respiratorie)
- astenia (mancanza di forze);
- facile affaticabilità;
- calo della voce;
- difficoltà a parlare;
- tachipnea (aumento della frequenza respiratoria);
- perdita di peso inspiegabile;
- infezioni ricorrenti;
- tosse frequente.
Diagnosi
La patologia alla base di una emottisi, viene solitamente diagnosticata in base a:
- anamnesi ed esame obiettivo;
- radiografia del torace;
- TAC;
- risonanza magnetica;
- broncoscopia, con o senza biopsia;
- indagini di laboratorio (emocromo, colture microbiologiche, ricerca di sangue occulto nelle feci…).
Altri esami potrebbero prescritti in base all’ipotesi diagnostica. L’emottisi deve essere distinta dalla emissione di saliva mista a sangue proveniente da emorragie naso-faringee o da sinusiti, o dal sangue proveniente dall’apparato digerente emesso con il vomito (ematemesi).
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Terapia
La terapia di una emottisi è subordinata alla causa specifica a monte che l’ha determinata: curata la causa primaria, l’emottisi dovrebbe cessare.
Quando rivolgersi al proprio medico?
Un singolo episodio di emottisi, con quantità esigua di sangue e non associato ad altri sintomi, generalmente non indica patologia grave e spesso si risolve senza terapie specifiche. Episodi ripetuti di emottisi, con elevate quantità di sangue ed associato ad altri sintomi come emoftoe, febbre, perdite di sangue nelle urine o nelle feci, dolore al petto, vertigini e/o mancanza di respiro, potrebbero essere la spia di una patologia importante. In ogni caso è sempre importante interpellare il proprio medico. In caso di emorragia massiva, interpellare immediatamente un medico.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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