Il cordone ombelicale, anche chiamato “funicolo ombelicale“, è una formazione anatomica che collega il feto alla placenta. E’ un condotto deciduo, cioè temporaneo, che contiene i vasi sanguigni di collegamento tra placenta e feto, permettendo la sopravvivenza di quest’ultimo.
Cordone ombelicale: quando cade?
Il cordone ombelicale, che durante la gravidanza era circondato da liquido amniotico, essendo esposto all’aria, in circa 10-15 giorni si “mummifica” diventando molto scuro. Questo è un processo assolutamente normale ed a volte può essere anche molto rapido (circa una settimana). Al termine di questo processo, il moncone ombelicale attaccato all’addome del bimbo, si distacca completamente, cioè cade. Ciò si verifica in genere intorno alla seconda o terza settimana dopo la nascita e genera la cicatrice ombelicale (ombelico), che ognuno di noi possiede sulla pancia. Se il moncone non si è ancora separato dopo tre settimane, in alcuni casi potrebbe essere un segno di un problema sottostante, come un’infezione o un disturbo del sistema immunitario.
Come si medica il cordone ombelicale?
Durante i 10-15 giorni di mummificazione, il moncone ombelicale adeso all’addome del neonato è assimilabile ad una vera e propria ferita in via di guarigione e come tale va trattata, usando mota attenzione visto che può essere una potenziale fonte d’infezione locale o sistemica per il bimbo. Le complicanze correlate ad un’inadeguata cura del moncone possono determinare arrossamenti, eritemi, sanguinamenti ed onfaliti (infezioni dell’ombelico e dei tessuti circostanti). Nei casi più gravi si può verificare una sepsi (infezione sistemica) perfino mortale.
Prima di descrivere come procedere, è importante ricordare che il moncone mummifica e cade tanto più velocemente quanto più viene lasciato asciutto e all’aria: per tale motivo la medicazione deve essere sostituita ogni volta che risulta bagnata o umida, soprattutto se sporca di secrezioni sierose e/o ematiche.
Per prima cosa, chiunque si prenda cura del neonato, deve sempre avere le mani pulite: in particolare prima di medicare il moncone ombelicale è necessario lavarsi sempre le mani, per almeno un minuto, in modo accurato e con un sapone antibatterico. Successivamente:
- rimuovere la precedente medicazione precedentemente posizionata, evitando di esercitare troppa forza se questa risulta attaccata al moncone (in tal caso usare una soluzione fisiologica per facilitarne il distacco della medicazione);
- detergere la base del moncone ombelicale con acqua e sapone neutro;
- con delle garze sterili asciugare moncone e cute circostante tamponando con delicatezza ed evitando gli sfregamenti;
- applicare una garza sterile attorno al moncone ricoprendolo completamente. Va bene una garza da 10 cm x 10 cm, come questa: https://amzn.to/3asB6r6;
- non lasciare il moncone a diretto contatto con il pannolino: ciò potrebbe contaminare la zona con patogeni provenienti da feci e/o urine;
- applicare una fascia ombelicale o una rete ombelicale per tenere in sede la medicazione.
- evitare di chiudere il pannolino al di sopra della medicazione del moncone.
E’ importante ricordare che:
- si deve garantire un’adeguata circolazione d’aria a livello del moncone: in assenza di essa si può creare un ambiente caldo, umido e povero di ossigeno in grado che può rallentare o impedire il processo di mummificazione e di caduta del moncone;
- si deve notare l’eventuale presenza di secrezioni sierose o sangue: esse sono normale entro certi limiti, ma in caso di abbondanti secrezioni o di dubbi consultare il pediatra;
- osservare bene l’intera zona: se la pelle del neonato attorno al moncone ombelicale appare arrossata o edematosa, chiedere consiglio al pediatra.
Esistono kit completi per la medicazione dell’ombelico del neonato, come questi che vi consigliamo:
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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