Polidramnios: cause, sintomi, diagnosi, terapie, conseguenze, rischi per il feto e la madre

Con “polidramnios” in medicina si indica una condizione in cui vi è un eccesso di liquido amniotico nel sacco amniotico durante una gravidanza. Viene tipicamente diagnosticata quando l’indice del liquido amniotico (AFI) è maggiore di 24 cm, o la tasca massima è superiore a 8 cm. Esistono due varietà cliniche di polidramnios:

  • polidramnios acuto: il liquido amniotico in eccesso si accumula rapidamente, in pochi giorni, con sofferenza fetale acuta e rischio di morte fetale;
  • polidramnios cronico: il liquido amniotico in eccesso si raccoglie lentamente, in qualche settimana.

I feti con polidramnios sono a rischio di una serie di altri problemi tra cui prolasso del midollo, distacco della placenta, parto prematuro e morte perinatale. Al momento del parto il bambino dovrebbe essere controllato per anomalie congenite.

Polidramnios e oligoidramnios

L’opposto del polidramnios è l’oligoidramnios, la condizione in cui non vi è abbastanza liquido amniotico nel sacco amniotico.

Etimologia

Il termine “polidramnios” deriva dall’unione del prefisso “πολύς” che significa “molto, troppo“, del termine “ὕδρα” che significa “acqua, liquido” e del termine “ἀμνίον” che significa “vaso, contenitore“. I tre termini insieme indicano quindi “eccesso di liquido nel contenitore“, con riferimento all’eccesso di liquido amniotico nel sacco amniotico.

Epidemiologia

Il polidramnios si riscontra in circa l’1% delle gravidanze.

Cause e fattori di rischio

Nella maggior parte dei casi, la causa esatta non può essere identificata. Un singolo caso può avere una o più cause e fattori di rischio, tra cui l’infezione intrauterina (TORCH), l’isoimmunizzazione rh o il corioangioma della placenta. In una gravidanza a gestazione multipla, la causa del polidramnios di solito è la sindrome da trasfusione da gemello a gemello. Le cause materne includono problemi cardiaci, problemi renali e diabete mellito materno, che causa iperglicemia fetale e conseguente poliuria (l’urina fetale è una delle principali fonti di liquido amniotico). Le possibili cause del polidramnios possono essere classificate in tre gruppi:

Polidramnios da aumentata produzione urinaria fetale, causata da:

  • diabete gestazionale, specialmente in caso di macrosomia fetale;
  • sindrome da trasfusione feto-fetale nel gemello ricevente;
  • idrope fetale.

Polidramnios da ridotta deglutizione fetale, causata da:

  • patologie neuromuscolari (distrofia miotonica) che comportano una ridotta deglutizione. In questo caso, l’osservazione dei movimenti fetali basta per escludere questa condizione rarissima;
  • ostruzioni del tratto gastrointestinale (ad esempio atresia esofagea con fistola e atresia del duodeno, mentre le ostruzioni del basso tratto intestinale non provocano solitamente polidramnios). Di solito il polidramnios si presenta a partire dalla 26ª settimana, ma non sempre è possibile porre il sospetto in utero: infatti le ostruzioni del tratto gastrointestinale sono tra le poche patologie che vengono identificate in utero in meno del 20% dei casi (l’ecografia non fa diagnosi di ostruzione in più dell’80% dei casi);
  • anencefalia (rara): comporta la ridotta deglutizione da parte del feto affetto, aumentando il rischio di polidramnios.

Polidramnios da malattie infettive in gravidanza

Le malattie infettive possono – seppur raramente – in generale aumentare il rischio di polidramnios.

Anomalie cromosomiche

Uno studio distingue tra polidramnios lieve e grave e ha dimostrato che il punteggio di Apgar inferiore a 7, la morte perinatale e le malformazioni strutturali si verificano solo nelle donne con polidramnios grave. In un altro studio, tutti i pazienti con polidramnios, che avevano un feto ecograficamente normale, non mostravano anomalie cromosomiche; queste anomalie includono:

  • anomalie gastrointestinali come atresia esofagea e atresia duodenale (che causano l’incapacità di deglutire il liquido amniotico), anencefalia, schisi facciale, masse del collo, fistola tracheoesofagea ed ernia diaframmatica. Anche un pancreas anulare che causa un’ostruzione può essere la causa;
  • ernia di Bochdalek, in cui le membrane pleuro-peritoneali (soprattutto la sinistra) non riusciranno a svilupparsi ea sigillare i canali pericardio-peritoneali. Ciò si traduce nella sporgenza dello stomaco nella cavità toracica e il feto non è in grado di ingoiare quantità sufficienti di liquido amniotico;
  • disturbi renali fetali che provocano un aumento della produzione di urina durante la gravidanza, come nella sindrome di Bartter prenatale. Per queste condizioni è disponibile la diagnosi molecolare;
  • anomalie neurologiche come l’anencefalia, che compromettono il riflesso della deglutizione; L’anencefalia è la mancata chiusura del neuroporo rostrale (difetto del tubo neurale rostrale). Se il neuroporo rostrale non riesce a chiudersi non ci sarà alcun meccanismo neurale per la deglutizione;
  • anomalie cromosomiche come la sindrome di Down e la sindrome di Edwards, che a sua volta è spesso associata ad anomalie gastrointestinali;
  • displasia scheletrica o nanismo. Esiste la possibilità che la cavità toracica non sia abbastanza grande da ospitare tutti gli organi del bambino, causando il restringimento della trachea e dell’esofago, impedendo al bambino di ingoiare la quantità appropriata di liquido amniotico;
  • teratoma sacrococcigeo.

Sintomi e segni

Sono diversi i sintomi e segni di polidramnios come ad esempio un aumento delle dimensioni addominali sproporzionato rispetto al suo aumento di peso e all’età di gestazione, dimensioni dell’utero che superano l’età gestazionale e pelle lucida con strie (osservate principalmente nei polidramnios gravi). Possono inoltre verificarsi:

  • pesantezza toracica;
  • dispnea per lo spostamento in alto del diaframma;
  • edemi agli arti inferiori e vulvari per aumentata compressione venosa;
  • difficoltà alla deambulazione per accentuazione della lordosi lombare;
  • dolorabilità diffusa addominale causata da sovradistensione della parete uterina.

Quando si esamina il feto, anche i deboli suoni cardiaci fetali sono un importante segno clinico di questa condizione.

Diagnosi

Esistono diverse condizioni patologiche che possono predisporre una gravidanza al polidramnios. Questi includono una storia materna di diabete mellito, incompatibilità Rh tra il feto e la madre, infezione intrauterina e gravidanze multiple. In questi casi il polidramnios deve essere sempre sospettato in presenza dei sintomi e segni prima elencati. Per la diagnosi di certezza, sono necessari:

  • la misurazione ecografica dell’indice del liquido amniotico;
  • un esame ecografico completo, compresa la valutazione di malformazioni fetali.

Indice del liquido amniotico e tasca massima

L’indice del liquido amniotico o AFI (acronimo dall’inglese amniotic fluid index) è un indice che si utilizza per la valutazione quantitativa del liquido amniotico nella cavità uterina. Per misurare l’AFI si valuta verticalmente la tasca di liquido che si raccoglie in ciascuno dei quattro quadranti in cui viene idealmente suddiviso l’utero e si effettua la somma in cm. Sulla base della misurazione AFI si possono distinguere le seguenti situazioni:

Livello Classificazione
<5,1 cm Oligoidramnios grave
5,1-8,0 cm Oligoidramnios lieve
8,1-24 cm Normale
> 24cm Polidramnios

La tasca massima è normale quando è compresa tra 2 e 8 cm.

Trattamento

Il polidramnios lieve asintomatico viene gestito in attesa, eseguendo:

  • ecografia per monitorare la crescita del feto e misurare i livelli di liquido amniotico
  • monitoraggio della frequenza cardiaca del feto
  • trattamento delle eventuali patologie sottostanti
  • talvolta rimozione di liquido amniotico (rari casi)

Eventuali disturbi della gestante come diabete o ipertensione devono esseree immediatamente trattati per non provocare danni al feto. In caso di presenza di troppo liquido amniotico, questo può essere eventualmente rimosso se il travaglio inizia precocemente; la rimozione (“amnioriduzione” nota anche come “amniocentesi terapeutica” o “amniocentesi evacuativa“) avviene con un ago attraverso l’addome della paziente. Il liquido amniotico deve essere estratto lentamente (500 cc/60 minuti) per evitare distacchi di placenta. Spesso però tale manovra è complicata dall’insorgenza di contrazioni uterine. Una donna con polidramnios sintomatico può aver bisogno del ricovero ospedaliero. Gli antiacidi possono essere prescritti per alleviare il bruciore di stomaco e la nausea. Nessun dato supporta la restrizione dietetica di sale e liquidi.

Possibili complicanze per la madre e per il feto

Il polidramnios può essere dannoso sia per il feto che per la gestante: la gestante può avere problemi respiratori gravi, sanguinamento vaginale dopo il parto, il travaglio potrebbe iniziare precocemente e le membrane intorno al feto potrebbero rompersi. Il feto può presentarsi in una posizione anomala, così da richiedere un parto cesareo, il funicolo ombelicale può uscire dalla vagina prima del bambino e infine il feto rischierebbe di morire. Aumenta inoltre il rischio di malpresentazione del neonato al momento del parto per l’aumentato volume del sacco amniotico. Per quanto riguarda la madre, può andare incontro a un discomfort a causa della distensione addominale.

Mortalità

La mortalità perinatale per i neonati da gravide con polidramnios è 4 volte superiore ai neonati di controllo. Nell’oligoamnios invece il tasso di MPN aumenta di 13 volte. Nell’anidramnios la mortalità neonatale è dell’88%.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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