Cordone nucale: cause, sintomi, diagnosi, terapie, conseguenze sul feto, mortalità

Il “cordone nucale” (anche chiamato “cordone ombelicale nucale” o “funicolo nucale” o “funicolo ombelicale nucale”; in inglese “nuchal cord” o “nuchal umbilical cord”) si verifica quando, durante una gravidanza, il cordone ombelicale si avvolge attorno al collo del feto compiendo un giro completo di 360 gradi. E’ una situazione ricorrente (circa un quarto dei parti) che non necessariamente rappresenta una emergenza ostetrica. In alcuni casi la il cordone è stretto fortemente attorno al collo e/o compie diversi giri, determinando una compressione anomala prenatale che potrebbe – se non si interviene tempestivamente – determinare ipossia ed ischemia nel feto (encefalopatia ipossico-ischemica del neonato o “asfissia neonatale”) con rischio di danni neurologici permanenti o morte. Gli ultrasuoni possono rilevare la condizione prima del travaglio. Se rilevato durante il parto, la gestione include il tentativo di srotolare il cordone o, se ciò non è possibile, la pinzatura e il taglio del cavo. Raramente possono verificarsi danni cerebrali a lungo termine o morte.

Epidemiologia

Il cordone ombelicale si avvolge al livello del collo del feto in circa un quarto dei parti.

Storia

Il cordone nucale è stato descritto per la prima volta nel 300 aC da Ippocrate di Cos. Nel 1962, J. Selwyn Crawford del British Research Council ha definito un cordone nucale come un cordone avvolto a 360 gradi attorno al collo del feto.

Segni e sintomi prima della nascita

Se il cordone ombelicale subisce una forte compressione, si nota in genere un’improvvisa e grave diminuzione della frequenza cardiaca fetale.

Segni e sintomi dopo la nascita

I sintomi di un pregresso cordone nucale subito dopo la nascita nel bambino possono includere:

  • viso cianotico o scuro;
  • petecchie facciali;
  • sanguinamento nel bianco dell’occhio;
  • abrasione del collo;
  • meconio;
  • segni e sintomi di insufficienza respiratoria e/o anemia.

Diagnosi

Un’improvvisa e grave diminuzione della frequenza cardiaca fetale potrebbe indicare la compressione di un cordone ombelicale avvolto attorno al collo del feto. La diagnosi prima della nascita necessita di uno studio ecografico con Doppler. L’uso dell’ecografia per la rilevazione del cordone nucale è stato descritto per la prima volta nel 1982. È stato condotto uno studio nel 2004 per stabilire la sensibilità degli ultrasuoni nella diagnosi di un cordone nucale. Ognuna delle 289 donne reclutate per la ricerca, indotte lo stesso giorno, è stata sottoposta a un’ecografia transaddominale con una sonda addominale da 3,5 MHz, utilizzando immagini in scala di grigi e color Doppler immediatamente prima dell’induzione del travaglio. La presenza del cordone è stata ricercata nel piano trasverso e sagittale del collo. Un cordone nucale è stato diagnosticato se il cordone è stato visualizzato giacente attorno ad almeno 3 dei 4 lati del collo. Un cordone era effettivamente presente al momento del parto in 52 delle 289 donne. Solo 18 dei 52 cordoni o il 35% dei cordoni nucali sono stati rilevati all’ecografia eseguita immediatamente prima del parto e il 65% dei cordoni nucali non è stato rilevato. Dei 237 casi in cui non era presente alcun cordone al momento del parto, l’ecografia ha avuto risultati falsi positivi, ovvero è stato diagnosticato un cordone in 44 dei 237 casi (19%) in cui non era presente alcun cordone. In questo studio, l’ecografia è stata accurata solo al 35% nel trovare un singolo anello e solo al 60% nel rilevare un cordone nucale avvolto più volte intorno al collo.

Classificazione

Come visibile nell’immagine in alto in questo articolo, il cordone ombelicale nucale può essere di due tipi:

  • cordone nucale di “tipo A” o “free sliding” o “libero di scivolare”: il cordone è avvolto intorno al collo del feto ma scorre liberamente (meno grave). La parte del cordone più vicina alla placenta, scorre SOPRA la parte del cordone più vicina all’attaccatura al feto;
  • cordone nucale di “tipo B” o “locked pattern” o “bloccato”: il cordone è avvolto intorno al collo del feto, ma è bloccato e non scorre liberamente (più grave). La parte del cordone più vicina alla placenta, scorre SOTTO la parte del cordone più vicina all’attaccatura al feto.

Trattamento

La gestione di un cordone nucale durante il parto dovrebbe essere adattata per prevenire la compressione del cordone ombelicale ed una possibile asfissia neonatale. Le tecniche per spostare un cordone ombelicale avvolto al collo del feto, dipendono da quanto strettamente il cordone è attorcigliato al collo:

  • se il cordone è allentato, può essere facilmente spostato sopra la testa del bambino. Il neonato può essere partorito normalmente e posizionato sull’addome materno come desiderato;
  • se il cordone è troppo stretto per passare sopra la testa del neonato, l’operatore può essere in grado di farlo scivolare sulle spalle del neonato e far passare il corpo attraverso il cordone. Il cordone può quindi essere srotolato intorno al bambino dopo la nascita;
  • se il cordone è troppo teso per scivolare dietro sulle spalle del neonato, si può usare la” manovra del salto mortale” per consentire il rilascio del corpo. Il medico può anche scegliere di pinzare e tagliare il cordone ombelicale per consentire il parto vaginale se altri metodi di gestione del cordone nucale non sono fattibili.

Se il cordone nucale si verifica prima del parto e comprime fortemente il collo del feto, potrebbe essere necessario un parto cesareo d’urgenza, per evitare l’asfissia e possibili danni permanenti o morte del feto.

Prognosi

I dati retrospettivi di oltre 182.000 nascite suggeriscono che un cordone nucale singolo o multiplo rilevato al momento del parto non è generalmente associato a esiti perinatali avversi. Un cordone ombelicale molto stretto sul collo del feto prima del parto è invece associato ad un maggior rischio di morte fetale e di danni permanenti se il feto sopravvive al parto cesareo d’emergenza.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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