Ho ricevuto questa mail, ed ho pensato che la mia risposta può essere utile a molti lettori, quindi la pubblico:
“Buongiorno dottore, sono un uomo di 46 anni e convivo da oltre 10 anni con una donna, con cui ho normali rapporti sessuali. Sono attento alla mia igiene intima e non ho mai avuto problemi all’apparato urinario o di interesse urologico o altre malattie particolari. Da sempre, almeno da quanto mi ricordo, ho però questo problema a cui ormai mi sono abituato ed a cui non ho mai dato troppo peso. Mi capita che, dopo una normale eiaculazione, dopo alcuni minuti sento una forte e “riconoscibile” spinta ad urinare, anche se poi vado in bagno e faccio molta meno urina di quanto uno stimolo così impellente farebbe supporre. Se poco prima dell’eiaculazione avevo svuotato la vescica, la particolare spinta ad urinare è più blanda ed interviene dopo molto tempo, ma se invece la vescica era piena prima dell’eiaculazione, la spinta ad urinare è molto forte e la provo praticamente quasi subito dopo l’eiaculazione, anche se – immediatamente dopo l’eiaculazione – non riesco ad emettere neanche una goccia di pipì pur sforzandomi.
Prima ho detto “riconoscibile” in quanto la sensazione che le descrivo è particolare, non è come quando normalmente “scappa la pipì”, ma è diversa, più forte, forse legata anche ad una sensazione di “pienezza interna” al pube. Dopo che urino, la sensazione gradatamente scompare e la provo nuovamente solo dopo una successiva eiaculazione.
Non ho altri sintomi come bruciore durante l’emissione di urina o rossori sul pene, anche se ultimamente mi sono accorto di svegliarmi un po’ troppo spesso la notte per urinare (in genere un paio).
Quello che ho raccontato mi capita non solo quando eiaculo con un rapporto sessuale con la mia partner, ma anche dopo l’emissione di sperma che avviene in seguito ad un orgasmo da masturbazione. A volte mi capita anche di provare la stessa sensazione quando mi masturbo a lungo (ad esempio per 30 minuti), ma non ho una eiaculazione. Anche la mia compagna dice che dopo un rapporto sessuale prova una sensazione simile, anche se – almeno dalle sue parole – non sembra così urgente come la mia.
Da che può dipendere questa sensazione? E’ normale? Posso farla passare in qualche modo? Non sono mai stato da un urologo, mi consiglia di farmi visitare? Grazie e complimenti per il suo lavoro ed il suo sito.”
La mia risposta
Salve caro lettore, grazie per i complimenti. Per prima cosa è importante sottolineare che è impossibile fare una diagnosi a distanza, senza una completa anamnesi, senza un esame obiettivo, senza aver accesso ai risultati di esami svolti in passato e senza poter effettuare nuovi esami. E’ importante premettere inoltre che qualsiasi giovane anche apparentemente sano dovrebbe sottoporsi ad una visita andrologica ed urologica durante la pubertà ed alla fine della pubertà e che un giovane adulto dovrebbe sottoporsi nuovamente ad almeno un controllo a partire dai 40/45 anni ed anche prima se compaiono sintomi relativi all’apparato urinario e/o sessuale. E’ infine importante anticipare che lo “stimolo minzionale post-eiaculatorio“, così viene chiamato ciò che lei descrive, è un fenomeno provato da molti uomini, è nella maggioranza dei casi del tutto normale e che ancora le ragioni della sua esistenza non sono state del tutto comprese.
La contrazione della vescica
Per comprendere l’urgenza minzionale post eiaculazione (in inglese definita “urge to urinate after ejaculation) è importante brevemente spiegare che durante un rapporto o durante una masturbazione, ed ancor di più durante l’eiaculazione, il collo della vescica, ovvero il suo sbocco in direzione dell’uretra, grazie alla muscolatura dello sfintere urinario, si contrae involontariamente e tenacemente. Ciò accade per due motivi principali:
- impedire che l’urina eventualmente presente in vescica, non finisca nell’uretra durante il rapporto e si mescoli allo sperma emesso durante l’orgasmo;
- il liquido seminale ottenuto dalla mescolanza di spermatozoi (in arrivo dai testicoli) e di plasma seminale (in arrivo dalle vescichette seminali) non proceda erroneamente in direzione della vescica, bensì transiti correttamente attraverso l’uretra, raccolga altro plasma seminale emesso dalla prostata e fuoriesca dal meato uretrale presente sull’apice del pene.
Semplificando: la vescica si chiude per evitare all’urina di mescolarsi allo sperma ed allo sperma di finire in vescica (fenomeno detto “eiaculazione retrograda“). Per approfondire: Eiaculazione retrograda: quando lo sperma non esce o è troppo poco
Contrazione normale
Questa contrazione è assolutamente normale ed è anche molto “continente”. In particolare in individui ancora giovani come il nostro lettore, questa contrazione può permanere per qualche tempo dopo l’eiaculazione e sicuramente molti uomini che stanno leggendo in questo momento, confermeranno che – subito dopo una eiaculazione – per alcuni minuti risulta quasi impossibile emettere urina, anche avendo un minimo di stimolo, soprattutto se la vescica non è così piena. Una transitoria difficoltà ad urinare e senso di impediamento alla fuoriuscita di urina nonostante gli sforzi, subito dopo l’eiaculazione, è in genere del tutto normale.
Stimolo minzionale post-eiaculatorio
Alcuni minuti dopo l’eiaculazione, tuttavia, la muscolatura della vescica si rilassa e la contrazione della vescica tende a diminuire fino a sparire del tutto. Tutta l’urina trattenuta ed accumulata in vescica, che fino a quel momento non poteva riversarsi all’esterno, ha finalmente di nuovo la possibilità di passare nell’uretra. E’ in questo momento che compare lo stimolo minzionale post-eiaculatorio. Tale stimolo si presenta non solo per il rilassamento dello sfintere vescicale che dà all’urina il “lasciapassare” per l’esterno, ma anche per cause anatomiche: la sensazione è determinata dalla stretta vicinanza della ghiandola prostatica alla vescica e all’uretra. Quando un uomo eiacula, la ghiandola prostatica si contrae e può esercitare pressione sull’uretra, inoltre, anche al termine dell’eiaculazione, la prostata può continuare ad essere maggiormente irrorata di sangue e quindi più voluminosa del solito, spingendo dal basso sulle pareti della vescica. Tale spinta mette in tensione le pareti vescicali e ciò viene interpretato dal nostro cervello come urina “piena” e causare lo stimolo ad urinare. Urinare subito dopo una eiaculazione è comunque una buona abitudine, perché permette al nostro corpo di liberare l’uretra da residui di sperma e “ripulire” tale condotto.
Tutti gli uomini provano lo stimolo minzionale dopo l’eiaculazione?
No, non tutti gli uomini avvertono il bisogno di fare pipì dopo l’eiaculazione e non tutti quelli che lo provano lo avvertono con la medesima intensità. Fattori come l’età, l’obesità, la salute generale e la quantità di liquidi introdotta possono svolgere un ruolo nel verificarsi o meno di questa sensazione e nel determinarne l’intensità
Posso far passare lo stimolo?
Se l’individuo è sano e da sempre prova la stimolo minzionale post-eiaculatorio, non può in alcun modo evitarlo. Si può diminuire l’intensità dello stimolo evitando di assumere troppi liquidi poco prima di un rapporto o di una masturbazione e svuotando la vescica prima di un rapporto o di una masturbazione. Se invece tale stimolo è legato a condizioni o patologie, è possibile che possa passare curando la causa a monte che lo provoca, ad esempio usando un antibiotico in caso di cistite batterica o diminuendo i rischi (ad esempio usando un profilattico nei rapporti sessuali occasionali, curando una eventuale fimosi, evitando gli stati di stress psico-fisico intenso, mantendendo sempre una corretta igiene intima che eviti l’accumulo di smegma).
Leggi anche: Smegma: quando lo sporco si accumula sul pene, cause e cure
E’ uno stimolo normale?
Quello descritto in questo articolo è un fenomeno del tutto normale nella maggioranza dei casi, soprattutto se non compaiono altri sintomi e segni, in particolare bruciore durante la minzione, pollachiuria, nicturia, difficoltà ad urinare, emissione di sangue o pus dal pene, segni di infiammazione del pene (ad esempio rossore e dolore al pene), assenza di eiaculazione, ematospermia (emissione di sperma con sangue), emissione di sperma di colore particolare, cattivo odore intimo, urine schiumose o di colore particolare o altri sintomi che possono essere correlati all’apparato urinario e/o sessuale.
Controllo urologico
Se un paziente prova uno o più dei sintomi precedentemente elencati, potrebbero esserci problematiche come cistite, cistouretrite, prostatite, iperplasia prostatica benigna, cancro della prostata, costipazione, presenza di fecalomi, cistite post coitale (cistite da luna di miele), infezioni del pene (ad esempio malattie sessualmente trasmissibili) o altre patologie o condizioni, anche sistemiche, come diabete, ipertensione arteriosa ed ansia. Visto che lei riferisce anche un particolare senso di pienezza al pube, riferisce nicturia ed a 46 ancora non è mai stato visitato da un urologo, mi sento di consigliarle comunque un controllo specialistico urologico/andrologico, che sicuramente comprenderà una accurata raccolta dei suoi sintomi ed un accurato esame obiettivo e che includerà con molta probabilità una esplorazione rettale digitale della prostata, una valutazione del PSA ed un esame delle urine.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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