Pollachiuria: cause, notturna, ansia, psicogena, psicosomatica

MEDICINA ONLINE RENI RENE URINA APPARATO URINARIO URETRA URETERE AZOTEMIA ALBUMINA SINDROME NEFRITICA NEFROSICA PROTEINURIA POLLACHIURIA UREMIA DISURIA CISTITE INFEZIONE POLICISTICO LABORATORIO INSUFFICIENZA RENALECon “pollachiuria” (o “minzione frequente“) in medicina per definizione ci si riferisce alla emissione con elevata frequenza (a meno di 4 ore di distanza) di piccole quantità di urina. Spesso è associata all’urgenza urinaria, cioè la sensazione di improvvisa necessità di urinare, difficile da rimandare.  Se la pollachiuria interviene di notte, impedendo spesso il normale riposo notturno, prende il nome di “nicturia”.

Quante volte al giorno è normale urinare?

Il numero normale di minzioni nell’arco di una giornata varia in base all’età:

  • bambini piccoli: da 8 a 14 volte;
  • bambini più grandi: da 6 a 12 volte;
  • adolescenti ed adulti: da 4 a 6 volte.

Un individuo adulto affetto da pollachiuria può urinare anche 10 volte al giorno o anche più.

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Fattori che influenzano la diuresi

Per prima cosa è importante ricordare che la diuresi e l’impulso ad urinare hanno una forte variabilità individuale, dipendente da una lunga serie di fattori, come ad esempio:

  • età ed il sesso del paziente;
  • funzionalità renale;
  • quantità di acqua bevuta;
  • quantità di sale nella dieta;
  • tipi di cibo inseriti nella dieta;
  • ormoni (vasopressina, aldosterone e peptide natriuretico atriale);
  • quantità di acqua persa con le feci (che aumenta con la diarrea);
  • quantità di acqua persa con il sudore;
  • quantità di acqua persa con eventuale vomito;
  • alterazioni della volemia (il volume di sangue circolante, che diminuisce ad esempio in caso di copiosa emorragia);
  • eventuali patologie (cardiopatie, alterazioni ormonali, insufficienza renale, calcoli, ustioni, diabete mellito, diabete insipido, infezioni…);
  • presenza di una gran quantità di feci nel retto;
  • costipazione severa;
  • adeguata o carente igiene intima;
  • stress psico-fisico;
  • emozioni improvvise ed intense;
  • condizioni ambientali.

Cause

Le possibili cause di pollachiuria sono molte, tuttavia ve ne sono alcune estremamente frequenti e quindi molto più probabili. Le cause più diffuse variano in funzione di sesso ed età del paziente:

  • bambini: infezione delle vie urinarie;
  • donne adulte: infezione delle vie urinarie;
  • uomini adulti ed anziani: patologia prostatica, nella maggioranza dei casi ipertrofia prostatica benigna (più correttamente “iperplasia prostatica benigna”, quando la prostata e ingrossata) e – in altri casi – cancro della prostata.

Le patologie e condizioni che causano direttamente o indirettamente minzione frequente o impulso di urinare frequente, in ordine dalle più frequenti alle meno frequenti, sono:

  • cistite;
  • infiammazione/infezione delle vie urinarie (vescica e uretra);
  • iperplasia prostatica benigna (solo negli uomini, specie nel maschio adulto o anziano);
  • infiammazione/infezione vaginale;
  • prostatite (infiammazione della prostata);
  • pollachiuria iatrogena (da uso di farmaci diuretici o altri che interferiscono con la diuresi);
  • assunzione di alcool e caffeina;
  • ansia;
  • stress psico-fisico;
  • reazioni emozionali intense;
  • cancro della prostata (solo negli uomini, specie nel maschio adulto o anziano);
  • stipsi severa con accumulo di gran quantità di feci grosse e dure (fecaloma) nel tratto finale dell’intestino;
  • traumi psichici;
  • gravidanza;
  • sovrappeso e obesità;
  • diabete mellito in scarso controllo metabolico;
  • cancro della vescica;
  • tumore della regione pelvica;
  • calcoli renali;
  • ipertiroidismo, tiroidite e tireotossicosi;
  • sindrome della vescica iperattiva;
  • farmaci psichiatrici (ad esempio la clozapina);
  • radioterapia al bacino;
  • ictus cerebrale;
  • malattie cerebrali;
  • malattie del sistema nervoso centrale e periferico;
  • percalciuria.

In gravidanza, nell’obesità, nella costipazione e nei tumori pelvici, è la pressione dei visceri sulla vescica a determinare tensione vescicale e ciò porta ad un aumento della frequenza dello stimolo urinario, anche in presenza di modesta quantità di urina in vescica. Cause diverse possono agire contemporaneamente ed in modo sinergico andando a peggiorare la poliuria.

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Sintomi e segni associati

La pollachiuria stessa è – nella maggioranza dei casi – il sintomo (anche se è più corretto parlare di “segno”) di una patologia. Ad essa, a seconda della causa a monte che l’ha determinata, possono associarsi varie tipologie di sintomi diversi. Ad esempio se si verifica in un paziente con cistouretrite, i sintomi correlati saranno appunto quelli di una infiammazione di vescica ed uretra, se si verifica in un paziente con ipertrofia prostatica, i sintomi saranno quelli di una patologia prostatica e così via, con quadri clinici estremamente diversi in base alla patologia specifica a monte che ha determinato la pollachiuria. Tuttavia praticamente quasi tutte le pollachiurie, a prescindere dalla causa, sono frequentemente correlate ad alcuni segni e sintomi, tra cui:

  • nicturia: ripetuto bisogno di urinare durante il riposo notturno;
  • disuria: difficoltà ad urinare;
  • stranguria: dolore e bruciore durante la minzione;
  • enuresi: perdita involontaria di urina durante la notte;
  • piuria: presenza di pus nelle urine;
  • leucocituria: presenza di globuli bianchi nelle urine in concentrazione anomala;
  • batteriuria: emissione di batteri con l’urina;
  • ritenzione urinaria (o iscùria): accumulo di urina nella vescica, come conseguenza dell’incapacità – parziale o totale – della vescica di svuotarsi;
  • tenesmo vescicale: contrazione spasmodica e dolorosa, dello sfintere vescicale accompagnata da pressione e fastidio in regione uretrale o sovrapubica e stimolo minzionale urgente, con emissione minima di urina. Anche subito dopo aver urinato, il paziente avverte ancora lo stimolo di urinare ma nel tentativo di minzione spesso non riesce ad emettere urina;
  • urine torbide: segno di probabile infezione lungo le vie urinarie;
  • urgenza minzionale: improvviso ed insopportabile bisogno di urinare con urgenza, spesso associato a difficoltà a ritenere l’urina e perdita involontaria di alcune gocce di urina;
  • svuotamento incompleto: dopo aver urinato, è la sensazione che la vescica non sia stata del tutto svuotata;
  • gocciolamento post-minzionale: perdita di alcune gocce di urina che si verifica subito dopo aver urinato;
  • incontinenza urinaria: incapacità di trattenere l’urina che porta a perdita involontaria di urina.

Non tutti questi segni e sintomi sono necessariamente presenti nello stesso momento.

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Diagnosi

Per diagnosticare una pollachiuria e, soprattutto, determinare la patologia a monte che l’ha determinata, il medico utilizza vari strumenti diagnostici:

Non tutti gli esami sono sempre necessari per raggiungere la diagnosi.

Terapia

Non esiste una cura unica che vada bene in tutti i casi di pollachiuria. La terapia di una pollachiuria dipende dalla patologia a monte che l’ha determinata: solo dopo che il medico avrà identificato la causa specifica di pollachiuria, sarà in grado di impostare una terapia efficace. Se ad esempio la causa di pollachiuria è riconducibile ad un fattore psicologico (da ansia cronica post traumatica ad esempio) la cura sarà probabilmente una associazione tra farmaci e psicoterapia; se la causa è una infezione batterica, la terapia probabilmente includerà antibiotici; se la causa è un cancro prostatico, la terapia sarà chirurgica, e così via.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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