Emazie nelle urine: valori normali, alti, bassi, cause e cure

MEDICINA ONLINE URINA SCURA CHIARA COLORE MALATTIE RENI SALUTEIn medicina il termine “emazia” (pronuncia “emàzia”) indica il globulo rosso (eritrocita), che rappresenta, insieme con i leucociti e le piastrine, uno dei tre elementi corpuscolati del sangue. All’interno delle urine, a volte è possibile riscontrare la presenza di globuli rossi (emazie nelle urine) con “emoglobinuria“, cioè presenza di emoglobina nelle urine. La presenza di globuli rossi o emoglobina libera è normalmente pari a zero in un individuo sano: qualsiasi valore diverso da zero potrebbe essere sintomo di una malattia, specie se il contenuto di globuli rossi è talmente elevato da essere visibile ad occhio nudo nelle urine, condizione nota come ematuria. Non sempre il problema è grave e patologico, specie se il fenomeno è transitorio e si risolve da sé, ma appurarne la causa è sicuramente fondamentale, soprattutto quando il fenomeno recidiva e diventa cronico.

IMPORTANTE: le emazie NON devono mai essere present nelle urinei. I valori normali dell’emoglobina nelle urine devono essere sempre uguali a ZERO.

Cause di emazie nelle urine

Le possibili cause di presenza di emazie nelle urine sono molte, tuttavia ve ne sono alcune estremamente frequenti e quindi molto più probabili. Le cause più diffuse variano in funzione di sesso ed età del paziente:

  • bambini: infezione delle vie urinarie;
  • donne adulte: infezione delle vie urinarie;
  • uomini adulti ed anziani: patologia prostatica, nella maggioranza dei casi ipertrofia prostatica benigna.

Le patologie e condizioni che causano direttamente o indirettamente presenza di emazie nelle urine, sono:

  • infezioni delle vie urinarie: una infezione del tratto urinario a vari livelli spesso causa un aumento delle emazie nelle urine con pollachiuria e bruciore nell’atto di urinare;
  • patologie della prostata: prostatite, ipertrofia prostatica benigna, cancro alla prostata;
  • calcoli: se hanno dimensioni consistenti, sono in grado di bloccare il flusso di urina, che irrita il rivestimento del tratto stesso e – a causa della ritenzione di urina – aumenta il rischio di infezioni di vescica e uretra;
  • emorragia lungo le vie urinarie;
  • patologie ed infezioni renali come nefrite, glomerulonefrite o pielonefrite;
  • diabete;
  • gravidanza;
  • infezioni vaginali;
  • intensa attività fisica (specie corsa di lunga durata);
  • traumi;
  • rene policistico;
  • insufficienza renale;
  • interventi chirurgici;
  • cancro alla vescica;
  • polipi vescicali;
  • tumore di Wilms in età pediatrica;
  • farmaci, specie quelli che fluidificano il sangue come l’aspirina ed aumentano il rischio di emorragia, ma anche Warfarin (terapia anticoagulante) e FANS (antinfiammatori non steroidei);
  • anemia falciforme;
  • sindrome di Alport;
  • endocardite;
  • malaria;
  • patologie della coagulazione sanguigna, come l’emofilia o trombocitopenia.

Emazie nelle urine in gravidanza

La presenza di emazie nelle urine è frequente tra le donne in gravidanza a causa di cistite; ricordiamo anche che le donne incinte possono avere delle piccole perdite di sangue nei giorni in cui normalmente sarebbe dovuto arrivare il ciclo mestruale. La possibile anemia risultante può essere tenuta facilmente sotto controllo e risolta grazie al ricorso a ferro, vitamina B12 e acido folico.

Segni e sintomi associati

La presenza di emazie nell’urina è – nella maggioranza dei casi – il sintomo (anche se è più corretto parlare di “segno”) di una patologia ed è anche particolarmente subdolo visto che, in molti casi, non è visibile ad occhio nudo, fatto questo che ritarda la diagnosi. Alla presenza di emazie nelle urine, a seconda della causa a monte che l’ha determinata, possono associarsi varie tipologie di sintomi diversi. Ad esempio se si verifica in un paziente con cistouretrite, i sintomi correlati saranno appunto quelli di una infiammazione di vescica ed uretra, se si verifica in un paziente con ipertrofia prostatica, i sintomi saranno quelli di una patologia prostatica e così via, con quadri clinici estremamente diversi in base alla patologia specifica a monte che ha determinato la presenza di sangue nelle urine. Tuttavia praticamente in quasi tutti i casi, a prescindere dalla causa, sono frequentemente correlati alcuni segni e sintomi, tra cui:

  • presenza di piccoli coaguli di sangue nelle urine;
  • dolore a fianco, addome o inguine;
  • malessere generale;
  • astenia (stanchezza);
  • nausea;
  • vomito;
  • anoressia (diminuzione dell’appetito);
  • perdita di peso.

Sintomi e segni correlati alla minzione, sono:

  • oliguria: eliminazione nelle 24 ore di una quantità di urina inferiore a 400 ml;
  • anuria: sospensione quasi totale della emissione di urina, con diuresi inferiore a 100 ml nelle 24 ore;
  • poliuria: eliminazione nelle 24 ore di una quantità di urina superiore a 2000 ml (2500 ml o 3000 ml secondo alcune fonti);
  • pollachiuria: emissione con elevata frequenza (a meno di 4 ore di distanza) di piccole quantità di urina;
  • uretrorragia: emissione di sangue dall’uretra, indipendente dalla minzione;
  • nicturia: ripetuto bisogno di urinare durante il riposo notturno;
  • enuresi: perdita involontaria di urina durante la notte;
  • disuria: difficoltà ad urinare;
  • stranguria: dolore durante la minzione;
  • colica renale: dolore acuto intermittente provocato dal tentativo spasmodico dell’organismo di rimuovere un calcolo che ostruisce il deflusso delle urine;
  • piuria: presenza di pus nelle urine;
  • proteinuria: presenza di proteine nelle urine;
  • glicosuria (o mellituria): presenza nelle urine di zuccheri: glucosio, galattosio, fruttosio, lattosio e pentosi;
  • ritenzione urinaria (o iscùria): accumulo di urina nella vescica, come conseguenza dell’incapacità – parziale o totale – della vescica di svuotarsi;
  • incontinenza urinaria: incapacità di trattenere l’urina che porta a perdita involontaria di urina;
  • leucocituria: presenza di globuli bianchi nelle urine in concentrazione anomala;
  • batteriuria: emissione di batteri con l’urina;
  • tenesmo vescicale: contrazione spasmodica e dolorosa, dello sfintere vescicale accompagnata da pressione e fastidio in regione uretrale o sovrapubica e stimolo minzionale urgente, con emissione minima di urina. Anche subito dopo aver urinato, il paziente avverte ancora lo stimolo di urinare ma nel tentativo di minzione spesso non riesce ad emettere urina;
  • urgenza minzionale: improvviso ed insopportabile bisogno di urinare con urgenza, spesso associato a difficoltà a ritenere l’urina e perdita involontaria di alcune gocce di urina;
  • svuotamento incompleto: dopo aver urinato, è la sensazione che la vescica non sia stata del tutto svuotata;
  • gocciolamento post-minzionale: perdita di alcune gocce di urina che si verifica subito dopo aver urinato;
  • urine torbide: segno di probabile infezione lungo le vie urinarie.

Non tutti questi segni e sintomi sono necessariamente presenti nello stesso momento.

Diagnosi

Per diagnosticare la presenza di emazie nelle urine e, soprattutto, determinare la patologia a monte che ha determinato tale presenza, il medico utilizza vari strumenti diagnostici:

Non tutti gli esami sono sempre necessari per raggiungere la diagnosi.

Terapia

Non esiste una cura unica che vada bene in tutti i casi. La terapia della presenza di emazie nelle urine dipende dalla patologia a monte che l’ha determinata: solo dopo che il medico avrà identificato la causa specifica, sarà in grado di impostare una terapia efficace. Se ad esempio la causa è una infezione batterica, la terapia probabilmente includerà antibiotici; se la causa è un cancro prostatico, la terapia sarà chirurgica, e così via.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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