Pseudo-ostruzione intestinale: terapie, rischi e mortalità

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO OSPEDALE CHIRURGIA SALA OPERATORIA OPERAZIONE CHIRURGICALa pseudo-ostruzione intestinale (anche chiamata “pseudo-occlusione intestinale“; in inglese “intestinal pseudo-obstruction” da cui l’acronimo “IPO” o “colonic pseudo-obstruction” da cui l’acronimo “CPO“) è una sindrome clinica causata da una grave compromissione della capacità motoria dell’intestino che determina una ridotta capacità di spingere il materiale al suo interno ed un conseguente rallentamento del transito intestinale. La pseudo-ostruzione intestinale determina sintomi e segni che possono far pensare ad una vera ostruzione intestinale (ileo meccanico), tuttavia non sono presenti lesioni o blocchi che tipicamente determinano una vera ostruzione intestinale.

Terapia

Il trattamento della pseudo-ostruzione intestinale (acuta o cronica) è finalizzato alla rimozione del processo patologico e/o alla gestione delle complicanze presenti. L’attenzione è posta sulla gestione del dolore, dei sintomi gastrointestinali, delle carenze nutrizionali, dello stato dei fluidi, del controllo delle infezioni e del miglioramento della qualità della vita. Quando la pseudo-ostruzione intestinale cronica è secondaria a un’altra malattia, il trattamento è rivolto alla condizione sottostante. La chirurgia è talvolta necessaria nei casi gravi di pseudo-ostruzione intestinale.

Trattamento medico

Prucalopride, piridostigmina, metoclopramide, cisapride, eritromicina e octreotide sono farmaci che mirano a migliorare la motilità intestinale. La stasi intestinale che porta ad una proliferazione batterica e successivamente a diarrea o malassorbimento, viene trattata con antibiotici. Le carenze nutrizionali vengono trattate incoraggiando i pazienti a evitare cibi che aumentano la distensione e sono difficili da digerire (ad esempio quelli ricchi di grassi e fibre), consumando piccoli pasti frequenti (5-6 al giorno), concentrandosi su liquidi e cibi morbidi. Ridurre l’assunzione di alcoli di zucchero scarsamente assorbiti può essere di beneficio. Si consiglia di rivolgersi a un dietista accreditato. Se i cambiamenti dietetici non riescono a soddisfare i fabbisogni nutrizionali e il fabbisogno energetico, viene utilizzata la nutrizione enterale. Molti pazienti alla fine richiedono nutrizione parenterale. La nutrizione parenterale totale è una forma di trattamento nutrizionale a lungo termine riservato ai pazienti che hanno una grave pseudo-ostruzione. I pazienti dipendenti da nutrizione parenterale totale richiedono controlli frequenti per monitorare la funzione del catetere, controllare i livelli degli enzimi epatici e valutare i segni di infezioni del sangue. La nutrizione parenterale totale viene generalmente modificata in base alla perdita/aumento di peso e ai risultati delle analisi del sangue ed è appositamente formulata per soddisfare le esigenze di ogni singolo paziente.

Procedure

La decompressione intestinale mediante posizionamento del tubo in una piccola stomia può anche essere utilizzata per ridurre la distensione e la pressione all’interno dell’intestino. Lo stoma può essere una gastrostomia, digiunostomia, ileostomia o cecostomia. Questi possono essere utilizzati per l’alimentazione (ad esempio gastrostomia e digiunostomia) o per irrigare l’intestino. La colostomia o l’ileostomia possono bypassare le parti interessate se sono distali rispetto allo stoma. Ad esempio, se è interessato solo il colon, può essere utile un’ileostomia. Ognuna di queste stomie viene tipicamente posizionata a pochi centimetri sotto l’ombelico del paziente in base alle raccomandazioni del medico in base all’area dell’intestino interessata, nonché alle preoccupazioni per il comfort del paziente e la futura crescita fisica dei bambini. La rimozione totale del colon, chiamata colectomia, o la resezione delle parti interessate del colon, possono essere necessarie se una o più parti dell’intestino vanno in necrosi (ad esempio megacolon tossico) o se è presente un’area localizzata di dismotilità. Sono stati provati pacemaker gastrici e del colon. Si tratta di strisce poste lungo il colon o lo stomaco che creano una scarica elettrica destinata a provocare una contrazione controllata del muscolo. Una potenziale soluzione, seppur radicale, è il trapianto intestinale. Questo è appropriato solo in caso di insufficienza intestinale ed è più frequente nei casi pediatrici di pseudo-ostruzione cronica. Un’operazione che prevede il trapianto multiorgano di pancreas, stomaco, duodeno, intestino tenue e fegato, è stata eseguita dal dottor Kareem Abu-Elmagd su Gretchen Miller.

Potenziali trattamenti

Sono necessarie ulteriori ricerche su altri trattamenti che possono alleviare i sintomi. Questi includono il trapianto di cellule staminali e il trapianto di microbiota fecale.

Rischi

Il rischio principale è la perforazione della parete intestinale con conseguente emorragia, peritonite fecale, shock e sepsi, con alto rischio di morte se non si interviene rapidamente.

Mortalità

La mortalità è difficile da determinare con precisione. Uno studio retrospettivo ha stimato che la mortalità sia compresa tra il 10 e il 25% per la pseudo-ostruzione intestinale cronica, tuttavia vara notevolmente a seconda dell’eziologia della condizione.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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