In questo articolo ci eravamo occupati del disturbo schizoide di personalità, vi consiglio di leggerlo per comprendere meglio l’argomento trattato in questo articolo. Oggi vediamo come fare a capire – o quantomeno sospettare – la presenza di un disturbo schizoide di personalità. La diagnosi deve ovviamente essere fatta dal medico, ma se vi ritrovate – o ritrovate una persona a voi cara – nei seguenti comportamenti, si potrebbe effettivamente trattare di disturbo schizoide di personalità:
- ti consideri un osservatore, anziché partecipe di ciò che accade intorno a te;
- quello che ti accade ti appare abbastanza “piatto, insignificante e privo di importanza”;
- vivi in un “mondo tutto tuo” fatto più di interessi astratti, come la matematica, l’informatica, la filosofia, che di relazioni;
- tendi a preferire gli animali alle persone;
- tendi a limitare al minimo il contatto con gli altri;
- il contatto con le altre persone è fastidioso ed è più che altro finalizzato ad ottenere uno stile di vita più convenzionale e socialmente accettato, piuttosto che ad ottenere piacere;
- hai una carriera scolastica o professionale buona, sei serio e bravo nel profitto, ma ti senti totalmente estraneo alla vita di classe o di ufficio ed abbastanza indifferente alle relazioni sociali coi tuoi compagni di scuola o colleghi;
- non hai particolari desideri;
- non hai una famiglia (moglie, marito, figli) e preferiresti non averla;
- prediligi i lavori solitari, che richiedano un contatto ed uno scambio minimi con i colleghi, meglio ancora se totalmente solitari;
- hai un senso di indifferenza o di ansia verso le relazioni;
- difficilmente ti senti disinvolto ed a suo agio di fronte agli altri;
- vedi le altre persone come soggetti intrusivi e poco gratificanti;
- preferisci isolarti e non avere amici stretti e relazioni intime;
- preferisci sport singoli a sport di squadra;
- preferisci sport in cui l’interazione con gli avversari è minima o assente;
- i rapporti sessuali sono poco gratificanti e li vedi più come obbligo sociale che come reale fonte di piacere;
- di fronte ad una critica o ad un elogio, la tua reazione è la medesima: indifferenza;
- anche se fortemente provocato, tendi a non manifestare una rabbia che nascondi all’interno;
- qualsiasi attività preferisci farla da solo, piuttosto che in gruppo.
Se vi ritrovate in questi comportamenti, vi consiglio di interpellare al più presto un medico a riguardo.
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Lo Staff di Medicina OnLine
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