Nei neonati l’iperammoniemia è correlata ad una carenza o un difetto ereditario degli enzimi del ciclo dell’urea, o a malattia emolitica. Negli adulti l’iperammoniemia può essere determinata non solo da una epatopatia, ma anche da malattia renale o da un difetto enzimatico del ciclo dell’urea non prima diagnosticato.
Perché l’ammoniemia è un dato importante?
L’ammoniemia è usata soprattutto nella diagnosi di gravi patologie epatiche e per determinare la gravità di quest’ultime, inoltre è utile nella diagnosi differenziale quando il paziente abbia disordini del metabolismo o alterazioni degli stati di coscienza o nel coma. Solitamente la concentrazione di ammoniaca del sangue viene prescritta insieme ad altri test che servono per indagare le malattie epatiche e valutare la funzionalità del fegato, tra cui:
- bilirubina diretta e indiretta (da associare al dosaggio nelle urine);
- proteine plasmatiche (quantità totale, albumina e/o globuline);
- enzimi di origine epatocitaria (transaminasi – AST, ALT – ALP e GGT);
- glicemia;
- test della coagulazione PT, INR PTT, aPTT, TT;
- anticorpi specifici per l’ epatite A, l’epatite B, l’epatite D e l’epatite E;
- esami per determinare la funzionalità renale.
Valori normali e patologici di ammoniaca nel sangue
I valori normali di ammoniemia nell’adulto oscillano tra: 21 e 50 µmol/l (15 – 60 µcg/100ml). Tali valori di riferimento possono variare in base al laboratorio che ha eseguito l’analisi. Valori più alti di 50 µmol/l indicano iperammoniemia. mentre valori più bassi di 21 µmol/l indicano ipoammoniemia.
Cause di ammoniemia alta
L’iperammoniemia può essere determinata da:
- insufficienza epatica;
- sanguinamenti gastrici o intestinali;
- insufficienza cardiaca;
- ridotta perfusione epatica;
- difetti congeniti degli enzimi del ciclo dell’urea:
- leucemia acuta;
- alcalosi metabolica;
- sindrome di Reye;
- malattia emolitica del neonato;
- shunt porto sistemico;
- diete iperproteiche;
- esercizio fisico estremamente intenso;
- disbiosi;
- fumo di sigaretta;
- farmaci (tra cui acetazolamide, acido valproico, furosemide, acido etacrinico, clortalidone ed isoniazide.
Sintomi correlati ad ammonemia alta
L’iperammoniemia determina alcuni segni e sintomi:
- malessere generale;
- astenia (stanchezza);
- vomito;
- repulsione verso la carne;
- atassia;
- letargia;
- disorientamento;
- ritardo mentale;
- difficoltà nella concentrazione/memoria;
- disorientamento;
- alterazione della coscienza;
- coma e morte nei casi più gravi.
Cause di ammoniemia bassa
L’ipoammoniemia può essere determinata da:
- dieta ipoproteica o aproteica;
- farmaci (tra cui levodopa, lattulosio, neomicina, lactobacillus e kanamicina).
Dieta per iperammoniemia
In caso di aumento dell’ammoniaca del sangue, la dieta consigliata è quella povera di proteine, a tal proposito leggi:
- Dieta ipoproteica ed aproteica: cosa mangiare e chi la deve seguire
- Dieta per le malattie del fegato: cibi consigliati e consigli
- Classifica dei cibi con maggiore e minore quantità di proteine esistenti
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Lo Staff di Medicina OnLine
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