Evacuazione dell’ematoma anale nella terapia delle emorroidi

MEDICINA ONLINE EMORROIDI INTERNE ESTERNE PROLASSO ANO RETTO FECI CILINDRO FECALE SANGUE ANALE COLON PROCTOLOGO DEFECARE EVACUARE PONZAMENTO DOLORE BRUCIORE CACCA MELENA.Con il termine “emorroidi” si identifica un gruppo di strutture vascolari appartenenti al canale anale che proteggono i muscoli dello sfintere anale durante il passaggio delle feci e giocano un ruolo molto importante nella continenza fecale; quando le emorroidi sono gonfie ed infiammate, diventano “patologiche” e causano una sindrome nota come malattia emorroidaria, spesso semplicemente chiamata “emorroidi“. Esistono diverse terapie per la malattia emorroidaria e le sue complicazioni:

  • terapie mediche:
    • trattamento igienico-sanitario,
    • farmaci per via orale,
    • farmaci per via parenterale,
    • antiemorroidari per uso topico,
  • trattamenti ambulatoriali strumentali:
    • terapia sclerosante,
    • legatura elastica,
    • crioterapia,
    • dilatazione anale, divulsione anale e sfinterotomia,
    • evacuazione di ematoma anale,
    • escissione dei cavoccioli emorroidari ambulatoriale,
    • terapia sclerosante con coagulazione all’infrarosso,
    • diatermoterapia bipolare,
  • terapie chirurgiche.

In questo articolo ci occuperemo brevemente dell’evacuazione dell’evacuazione dell’ematoma anale.

Evacuazione dell’ematoma anale

La presenza di un coagulo o ematoma anale che distende, spesso molto dolorosamente, il rivestimento cutaneo, richiede l’evacuazione della raccolta ematica.
Un’infiltrazione con 1 ml di xilocaina o marcaina al 2% con un ago molto sottile da insulina nella cute soprastante al coagulo consente un’incisione indolore. Questa deve essere radiale, lungo la plica anale, per l cm circa di lunghezza.

Il trombo preso tra l’indice e il pollice, viene quindi spremuto fuori (Figg. 39a,b). Qualche giorno dopo la sua formazione appare un incistato e presenta aderenze con i tessuti circostanti, per cui deve essere estratto con una pinza o una curetta.

Dopo l’incisione vi è uno scarso gemizio di sangue ed il paziente si sente notevolmente sollevato. Per qualche giorno dovrà portare un pannolino o una garza. Verranno prescritti semicupi caldi fino alla completa risoluzione.

Anziché eseguire una semplice incisione con il bisturi, previa anestesia locale allargata al quadrante anale corrispondente, una losanga di tessuto cutaneo può essere tagliata con
la forbice. In tal modo si eviterà la formazione della marisca.

Per le emorroidi trombosate prolassate conviene effettuare l’escissione del coagulo e di tutto il gavocciolo emorroidario se questo è unico. Se sono di più, l’alternativa è il trattamento conservativo o l’intervento chirurgico.

Ha senso effettuare l’incisione solo entro i primi giorni dalla formazione della trombosi quando vi sia intenso dolore altrimenti la risoluzione avviene spontaneamente se è lasciata a sé ed il dolore va comunque progressivamente scemando favorito dai semicupi caldi, dalle autodilatazioni con unguenti e dall’assunzione di diosmina-esperidina.

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