Un osso rotto e guarito: è il punto preciso in cui inizia la civiltà

Medicina OnLine Emilio Alessio Loiacono Antropologa Margaret Mead studente osso rotto sano come segno di civiltàUn centinaio di anni fa, uno studente chiese alla celebre antropologa statunitense Margaret Mead quale riteneva fosse il primo segno di civiltà in una cultura. Lo studente si aspettava che Mead parlasse di ami, pentole di terracotta o macine di pietra. Ma non fu così. Mead disse che il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore con callo osseo, cioè un femore che si era rotto e poi guarito.

L’antropologa spiegò che nel regno animale, se ti rompi una gamba, muori. Non puoi scappare dal pericolo, andare al fiume a bere, accoppiarti o cercare cibo. Se tu sei un animale con un osso rotto, diventi un peso morto per il gruppo e fondamentalmente sei carne per bestie predatrici che si aggirano intorno a te, sempre se non muori prima di fame, di sete, per l’emorragia o per l’infezione. Raramente altri membri del gruppo prenderanno le tue difese. In pratica nessun animale sopravvive a una gamba rotta abbastanza a lungo perché l’osso guarisca, quindi nello scheletro della carcassa si troverà per sempre un osso rotto.

Un archeologo che trova un femore umano rotto che è guarito, trova la prova che qualcuno si è preso il tempo di stare con colui che è caduto, ne ha bendato e disinfettato la ferita, lo ha protetto, lo ha portato in un luogo sicuro, gli ha fornito cibo e lo ha aiutato a riprendersi, nonostante per la società fosse solo un peso morto che non poteva produrre nulla per lunghi periodi.

Mead disse che impegnare le proprie risorse nell’aiutare qualcun altro nelle difficoltà, è il punto preciso in cui la civiltà inizia. Noi siamo al nostro meglio quando aiutiamo gli altri quando sono caduti e da soli non potrebbero mai rialzarsi: essere civili è questo.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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