Come prevenire l’influenza stagionale

MEDICINA ONLINE VIRUS BATTERI INFLUENZA RAFFREDDORE TEMPERATURA STARNUTO EBOLA TRASMISSIONE MORTE SINTOMI STARNUTO CONTATTOOgni anno, con l’arrivo dell’inverno, dobbiamo fare i conti con un’infezione virale tanto conosciuta quanto contagiosa: l’influenza stagionale.

Benché si presenti sempre con sintomi pressoché simili, in particolare febbre e dolori muscolari, questa malattia delle vie respiratorie è causata da un virus che muta di continuo. È proprio questo il motivo per il quale non è raro ammalarsi ogni anno.

Per fortuna, i metodi di prevenzione non mancano e vanno dai vaccini, aggiornati annualmente al fine di adattarsi ai più evidenti mutamenti dei virus in circolazione, all’assunzione di un integratore per difese immunitarie che migliori la risposta dell’organismo all’attacco degli agenti patogeni.

Che cos’è l’influenza

L’influenza è una malattia respiratoria di tipo acuto che si presenta con cadenza stagionale ed è causata da virus appartenenti alla famiglia Orthomixoviridae. Tra i quattro tipi oggi conosciuti, solo il tipo A, suddiviso in svariati sottotipi, e il B sono responsabili della malattia che ben conosciamo, mentre il C offre un quadro pressoché asintomatico e il D, isolato nei bovini e nei suini, risulta, ad oggi, non in grado di infettare l’essere umano.

La forte tendenza alla mutazione che caratterizza questo tipo di virus gli consente di colonizzare organismi precedentemente infettati, in quanto il sistema immunitario non è in grado di riconoscerlo. È proprio questo il meccanismo attraverso il quale questo patogeno riesce a sopravvivere, ripresentarsi stagionalmente e contagiare un elevato numero di individui.

I cambiamenti genetici del virus possono inoltre modificare, di anno in anno, le caratteristiche della malattia, apportando cambiamenti al quadro sintomatico e alla gravità, nonché mantenendo sempre vivo il rischio di pandemie influenzali come quelle verificatesi nel 1918, con la Spagnola, nel 1957, con la Asiatica, nel 1968, con l’influenza di Hong Kong, e nel 2009, con l’influenza Suina.

Come si manifesta

L’influenza si manifesta con un quadro clinico che può variare, per sintomi e gravità, da soggetto a soggetto, nonché in base al tipo di virus che infetta l’organismo.

In generale si hanno:

  • febbre: sono soprattutto i virus influenzali di tipo A che fanno salire la temperatura corporea, portandola talvolta a oltrepassare i 39°C. Pur essendo uno dei primi sintomi che è possibile notare, non sempre si manifesta; nei soggetti anziani, ad esempio, il rialzo della temperatura può non essere presente o risultare molto lieve;
  • tosse e mal di gola: si tratta di sintomi tipici delle malattie che interessano le vie respiratorie. La tosse influenzale è in genere di tipo produttivo, quindi grassa;
  • dolori muscolari e articolari: altro sintomo tipico di questa patologia, i dolori possono riguardare tutto il corpo e costringere il paziente a letto;
  • emicrania: anche l’emicrania può risultare particolarmente intensa e debilitante.

Altri sintomi tipici sono la stanchezza, la nausea, talvolta accompagnata da vomito, la rinorrea e i brividi.

Sebbene si tratti di una malattia molto diffusa e spesso sottovalutata, in soggetti fragili può portare complicazioni anche gravi, come meningiti e polmoniti, e richiedere il ricovero ospedaliero.

Perché ci si ammala di influenza

Come detto, l’influenza è causata dagli Orthomixoviridae, una famiglia di virus a RNA. La trasmissione della malattia può avvenire:

  • per via aerea: la trasmissione più comune è quella che avviene attraverso i droplet, ossia le goccioline di saliva che vengono emesse in concomitanza con colpi di tosse o starnuti, ma anche semplicemente parlando;
  • tramite contatto con oggetti infetti: i virus influenzali possono sopravvivere al di fuori del corpo umano per diverse ore. Per questo motivo, non è raro ammalarsi entrando in contatto con superfici contaminate, ad esempio un bicchiere o la maniglia di una porta, ma anche in seguito a una semplice stretta di mano.

Come prevenire l’influenza

Per prevenire l’influenza è possibile ricorrere a vari metodi, in particolare:

  • sottoporsi al vaccino annuale;
  • rinforzare il sistema immunitario;
  • adottare alcune misure di protezione individuale.

Queste ultime sono volte non solo a ridurre il rischio di contrarre il virus, ma anche di trasmetterlo, nel caso in cui si fosse già ammalati.

1. Il vaccino antinfluenzale

Il metodo numero uno per prevenire l’influenza è il vaccino antinfluenzale, il quale viene aggiornato ogni anno dall’OMS al fine di renderlo efficace contro le nuove varianti del virus.

Questo strumento di contrasto della malattia permette di sfruttare il meccanismo dell’immunizzazione attiva, la quale insegna al sistema immunitario del soggetto che riceve il vaccino a riconoscere e affrontare efficacemente il virus.

Benché chiunque possa beneficiare degli effetti del vaccino antinfluenzale, questo risulta utile soprattutto per i soggetti a rischio; proprio per questo motivo il SSN permette a chi ha più di 65 anni, a chi è affetto da malattie che possono aumentare il rischio di complicanze, nonché a chi si occupa di questi soggetti, di effettuare gratuitamente la vaccinazione.

Giacché le controindicazioni non mancano, è importante, prima di sottoporsi al vaccino, consultare il proprio medico curante, il quale, conoscendo la storia clinica del paziente, potrà accertarsi che non siano presenti situazioni che rendano sconsigliabile la somministrazione.

2. Il rinforzo del sistema immunitario

Sebbene il vaccino sia la soluzione più efficace per prevenire il contagio, rinforzare il sistema immunitario può fornire un aiuto in più, aumentando le difese dell’organismo e migliorandone la risposta e la reattività.

Un sistema immunitario forte e in salute non aiuta solo a prevenire l’influenza, ma contrasta anche altri malanni di tipo stagionale e rende più rapida la guarigione.

Per rendere il sistema immunitario più forte, è necessario innanzitutto adottare uno stile di vita sano svolgendo attività fisica quotidiana, dormendo un numero adeguato di ore, riducendo al massimo il consumo di bevande alcoliche e, se possibile, smettendo di fumare.

Risulta inoltre molto utile seguire una dieta equilibrata, che sia in grado di fornire all’organismo tutte le vitamine e i sali minerali di cui ha bisogno per sostenere e rafforzare le difese immunitarie. Tra gli alimenti che non devono mancare in una dieta di questo tipo rientrano:

  • gli agrumi e i frutti ricchi di vitamina C, come i kiwi;
  • la verdura, soprattutto quella a foglia verde, ricca di flavonoidi;
  • la frutta secca, fonte di Omega 3 vitamina E;
  • il tè verde, ottimo antiossidante;
  • l’aglio, antibatterico e antinfiammatorio naturale.

A una dieta equilibrata, è poi possibile associare l’assunzione di integratori alimentari formulati per supportare e migliorare le difese immunitarie. Tra i più adatti a questo scopo rientrano quelli contenenti vitamina C, vitamina E e vitamina A, zinco, selenio e flavonoidi.

3. Le misure di protezione individuale

Per ridurre il rischio di contrarre l’influenza, ma anche per evitare di contagiare altre persone quando si è malati, è fondamentale mettere in atto alcune misure di protezione individuale.

Tra queste rientrano le tipiche “buone abitudini”, le quali non dovrebbero mai mancare nella quotidianità di ognuno, come:

  • lavare bene le mani dopo essere stati in luoghi pubblici, come un mezzo di trasporto o un supermercato, ma anche dopo aver starnutito o tossito;
  • mettere la mano davanti alla bocca quando si starnutisce o si tossisce, così da evitare la propagazione di droplet nell’aria o sulle superfici;
  • arieggiare quotidianamente le stanze anche quando fa freddo, così da ridurre il rischio di una proliferazione di virus al loro interno;
  • pulire e igienizzare con cura tutte le superfici della casa, soprattutto se uno o più componenti della propria famiglia hanno contratto il virus.

Altre misure utili per prevenire l’influenza consistono nel permanere il meno possibile in ambienti affollati, soprattutto nei periodi in cui vi sono picchi di contagio, e nel mantenere una distanza di sicurezza da soggetti malati.

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