Fonzie e la sua vita con la dislessia “Ogni commento mi faceva sentire inferiore”

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO HENRY WINKLER FONZIE DISLESSIA HAPPY DAYS ATTORE CINEMA“I miei genitori mi dicevano, in tedesco, che ero uno “stupido cane”. Gli insegnanti e persino il preside mi ripetevano che non avrei combinato niente nella vita. Non avevo amici, perché passavo il tempo a casa in punizione, a causa dei voti bassissimi a scuola, e per vedere qualche ora di tv dovevo convincere mamma che il programma aveva uno scopo educativo. Intanto ogni commento mi ha piazzato un chiodo nel cuore e mi ha fatto sempre sentire inferiore. Più mi impegnavo e meno riuscivo a fare i conti, leggere bene o ricordare lo spelling delle parole.

Anche nel bel mezzo di Happy Days, all’apice della mia fama e del mio successo, mi sentivo imbarazzato, inadeguato.
Ogni lunedì alle 10 avevamo una lettura al tavolo del copione della settimana e a ogni lettura perdevo il filo o inciampavo. Tralasciavo una parola, una battuta.
Non riuscivo mai a dare la battuta giusta, il che mandava a monte la battuta della persona che recitava la scena con me. Oppure fissavo una Continua a leggere