Quali sono le differenze tra la cavitazione fatta dal medico e quella fatta dall’estetista?

MEDICINA ONLINE MEDICINA ESTETICA BELLEZZA DONNA BELLA MAGRA PELLE NUDA SEXYE’ una domanda che mi sento spesso fare. Il ragionamento, apparentemente inappuntabile è il seguente: “Ma perché dovrei spendere di più per farmi una cavitazione dal medico quando posso fare lo stesso identico trattamento dall’estetista pagando di meno?”

L’errore di fondo è nella parola “identico”: i due trattamenti non sono affatto identici ma usano diversi macchinari che si traducono in effetti, ed eventuali danni, completamente diversi! La cavitazione medica è uguale a quella estetica esattamente quanto una partita di tennis è uguale ad una di ping pong!

Per capire la differenza bisogna prima fare un piccolo ripasso su cosa è la cavitazione e come funziona.

La cavitazione è un fenomeno fisico che consiste nel passaggio di stato dell’acqua da liquido in gas. Per ottenere questo effetto si utilizzano gli ultrasuoni: onde meccaniche che hanno una frequenza maggiore di 20 kHz (20 mila cicli al secondo)  non udibili all’orecchio umano perché al di sopra della soglia che l’uomo riesce a percepire.

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Gli ultrasuoni producono 3 effetti sui tessuti:

1) Micromeccanico (Vibrazione)
2) Termico (surriscaldamento)
3) Cavitazione (Implosione molecole d’acqua)

Le molecole d’acqua, grazie alle compressioni e decompressioni attuate dagli ultrasuoni, implodono a causa dell’abbassamento locale di pressione fino a raggiungere la tensione di vapore del liquido stesso: quindi un cambiamento di fase in gas. Gli ultrasuoni insomma agiscono creando una disgregazione graduale delle cellule adipose, ciò fa si che il grasso contenuto nell’adipocita stravasi nell’interstizio, attraversi il circolo linfatico, ed infine venga escreto tramite reni e fegato. Il risultato finale è una riduzione del volume del tessuto adiposo.

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Per ottenere la disgregazione delle cellule adipose è indispensabile che l’apparecchio generatore di ultrasuoni abbia una potenza adeguata ed utilizzi degli ultrasuoni con frequenze tra i 30 kHz e i 40 kHz (ULTRASUONI A BASSE FREQUENZE), al contrario frequenze più alte non riescono ad ottenere l’effetto estetico ricercato.

La differenza sta tutta qui: la legge (DECRETO 12 maggio 2011 , n. 110 in tema del regolamento di attuazione dell’articolo 10, comma 1, della legge 4 gennaio 1990, n. 1, relativo agli apparecchi elettromeccanici utilizzati per l’attività di estetista) indica che l’estetista può usare solamente macchinari per cavitazione che producano ultrasuoni tra 0,8 MHz e 3,5 MHz (ULTRASUONI AD ALTE FREQUENZE) cioè quelle frequenze che sono poco utili allo scopo estetico di andare a colpire il grasso!

Insomma il medico usa le basse frequenze che vanno in profondità nei tessuti e determinano un grande effetto estetico, l’estetista per legge può usare solo le alte frequenze che rimangono in superficie con risultati deludenti.

Alcuni mi chiedono il perché di questa discriminazione, cioè perché i medici sono “così egoisti da volersi tenere tutto il mercato per se”. La risposta è una domanda: ci tenete alla vostra salute? Gli ultrasuoni a bassa frequenza, quelli che può usare solo il medico, quelli che realmente hanno effetto estetico, sono anche estremamente potenti! Usarli in maniera impropria, senza avere solide basi sulla ANATOMIA e FISIOLOGIA del nostro corpo, senza il poter escludere patologie e controindicazioni che solo il medico sa riconoscere, può creare dei danni gravi ed irreparabili agli organi interni. Quindi mi pare giusto che sia solo il medico chirurgo e nessun altro a poter usare tale “potenza di fuoco” così efficace ma anche potenzialmente pericolosa se messa in mani errate.

Ora voi che leggete siete liberissimi di fare un trattamento di cavitazione dall’estetista pagandolo magari dieci o venti euro in meno rispetto a quello fatto dal medico, però poi aspettatevi degli effetti al di sotto delle vostre aspettative, in ogni caso minori del trattamento fatto con strumento medicale, o addirittura assenti. Inoltre, se vedete una estetista che usa illegalmente su di voi un macchinario che solo un medico può usare, sappiate che non sta “solamente” compiendo un reato grave (esercizio abusivo della professione medica), ma anche che con quello strumento rischia di procurare dei danni alla vostra salute, visto che l’estetista – anche la più brava – NON ha oggettivamente le competenze scientifiche legalmente necessarie per poter usare quel macchinario. Voi vi fareste fare una risonanza magnetica da una persona che non sia un medico? Certo che no! Lo stesso vale per la cavitazione medica. Non fatevi ingannare dall’apparente “semplicità” del trattamento: una cavitazione medica a bassa frequenza, illegalmente in mano ad una estetista, è un reato e può determinare dei danni gravi ed irreversibili al vostro corpo (ad esempio può causarvi sterilità, lesioni agli organi interni e perfino emorragie potenzialmente mortali). A voi la scelta.

L’ho già scritto prima ma lo ripeto: la legge a cui faccio riferimento è il D.M. 12 maggio 2011, n. 110, Gazzetta Ufficiale 15 luglio 2011.

Leggi il PDF: DECRETO 12 maggio 2011 , n. 110

Altra differenza tra cavitazione fatta dal medico o dall’estetista: nella cavitazione medica il medico prima di eseguire il trattamento, può decidere di iniettare della soluzione fisiologica nel tessuto sottocutaneo, l’estetista non può farlo in ogni caso. La necessità di iniettare un liquido prima del trattamento si spiega facilmente: la cavitazione è un fenomeno fisico che agisce esclusivamente sui liquidi e siccome anatomicamente il tessuto adiposo può essere povero di liquidi (18% acqua, 80% trigliceridi, 2% proteine) si evince il miglioramento che può apportare l’iniezione di un liquido nella zona trattata, in alcuni pazienti selezionati.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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