Ricostruire il “cervello” di un defunto e inserirlo in un androide

La progressiva digitalizzazione dell’esperienza umana ha prodotto, per la prima volta nella storia, archivi estesi e longitudinali del linguaggio quotidiano degli individui. Conversazioni private, messaggi istantanei, note vocali, email, post e interazioni social costituiscono una traccia linguistica continua che accompagna la vita di una persona per anni. In questo contesto nasce l’idea che tali tracce possano rappresentare una forma di “memoria esterna” dell’individuo, delle sue esperienze e della sua personalità, potenzialmente Continua a leggere