
In Sicilia è endemica una anemia ereditaria chiamata “talassemia”
Il termine “endemia” si riferisce ad una malattia, che viene appunto detta endemica, quando essa è costantemente presente o molto frequente in una popolazione o territorio: alcuni esempi sono la malaria in alcune zone asiatiche, il colera in alcune zone africane e la talassemia in Sardegna e in Sicilia. Una malattia è detta endemica quando il microrganismo della malattia è stabilmente presente in un territorio e circola in una popolazione. Alcune patologie sono legate alle caratteristiche presenti in un territorio, come il gozzo, che è endemico in regioni che hanno acqua povera di iodio, così come la malaria, che è endemica in zone paludose a causa dell’alta diffusione di vettori. Una malattia endemica si può manifestare uniformemente nel tempo oppure può presentare ciclicità stagionali, o essere legata a fattori ambientali; altre patologie endemiche, come il morbillo e la varicella, hanno picchi epidemici (ogni 7-8 anni nei paesi europei) quando il numero di recettivi aumenta per il sopraggiungere di nuovi nati. Quando il numero di casi di una data patologia in una data popolazione eccede il numero di casi attesi, allora si parla più correttamente di “epidemia“, la quale a sua volta diventa “pandemia” quando si diffonde in ampie aree geografiche del mondo.
Malattie endemiche in Italia
Grazie agli elevati standard di igiene raggiunti dall’Italia specie nel secolo scorso, molte malattie endemiche (specie virali) sono state praticamente del tutto debellate. Attualmente sono endemiche in Italia la coriza (raffreddore), il tifo, la scarlattina, il morbillo e la rosolia.
Etimologia
Dal punto di vista etimologico “endemia” deriva dal greco ἔνδημον (nel popolo) con sottinteso “νόσημα” (malattia), cioè “malattia che è nel popolo”.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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