Con “ecografia dell’addome completo” si indica una indagine medico-diagnostica non invasiva usata per indagare la morfologia degli organi contenuti nell’addome. Essendo una indagine che si basa sugli ultrasuoni, non prevede l’uso di radiazioni ionizzanti (come invece succede nelle radiografie e nelle TAC) e quindi ha il vantaggio di poter essere ripetuta più volte e di poter essere eseguita anche nelle donne incinte. L’ecografia dell’addome completo si chiama in tal modo perché comprende, in una unica soluzione, sia l’ecografia dell’addome superiore che quella dell’addome inferiore. Generalmente viene usata una sonda ecografica a frequenza relativamente bassa, ad esempio una Convex da 3-5 MHz, la quale – pur non avendo la medesima definizione di una sonda a frequenza elevata – permette di osservare organi situati in profondità nell’addome.
Perché si fa?
L’ecografia dell’addome completo serve per esplorare i tessuti contenuti nell’addome, tra cui:
- fegato;
- cistifellea;
- vie biliari;
- milza;
- reni;
- ureteri;
- pancreas;
- stomaco;
- grossi vasi sanguigni;
- vescica;
- utero;
- ovaie;
- prostata.
All’ecografia addominale possono successivamente essere associati altri esami, ad esempio la cistoscopia, la gastroscopia o la colonscopia (tradizionale o virtuale), con o senza biopsia, oppure l’ecografica transrettale o transvaginale.
In quali patologie è indicata?
Le condizioni che inducono un medico a prescrivere una ecografia addominale sono varie, ad esempio:
- cattiva digestione cronica;
- massa addominale pulsante associata ad ipotensione (che fa sospettare un aneurisma dell’aorta addominale);
- alterazione nei risultati di una analisi del sangue (come marker tumorali, bilirubina diretta ed indiretta, amilasi, lipasi, tripsina, transaminasi, creatinina, azotemia);
- dolore addominale inspiegabile;
- masse rilevate alla palpazione addominale, campanello di allarme di lesioni tumorali sia benigne che maligne;
- ostruzione del flusso biliare a livello epatico/extraepatico;
- insufficienza renale;
- cisti o ascessi;
- epatomegalia;
- epatite;
- calcolosi;
- steatosi epatica;
- cirrosi epatica;
- cistiti ed altre infezioni delle vie urinarie;
- tubercolosi;
- rene policistico;
- prostatiti;
- iperplasia prostatica benigna;
- tumore alla prostata;
- traumi interessanti l’addome;
- ittero;
- colorazione chiara delle feci e scura delle urine;
- pancreatite;
- alterazioni della diuresi;
- coliche biliari, renali o intestinali;
- sangue nelle feci, nel vomito o nelle urine.
Ecografia addominale operativa
L’ecografia addominale è detta “operativa” quando si esegue con finalità terapeutiche come la cura di tumori mediante ipertermia da radiofrequenza o laser. L’ecografia operativa è usata anche in particolari situazioni diagnostiche, come ad esempio fare “da guida” per individuare l’esatto tragitto dell’ago in caso di prelievo bioptico o di una paracentesi, o di drenaggio epatico o biliare.
Come ci si prepara all’ecografia dell’addome?
Per l’ecografia dell’addome completo è utile prepararsi con una dieta leggera nei giorni precedenti all’esame. Salvo diversa indicazione medica, è importante che al momento dell’ecografia dell’addome il tratto digerente sia il più possibile libero da contenuti solidi e gassosi e per questo motivo è necessario mantenere il digiuno nelle 6/8 ore precedenti l’esame. Nella maggioranza dei casi NON è necessario sospendere eventuali terapie farmacologiche in corso.
Ecografia dell’addome: cosa NON mangiare?
Nei due giorni che precedono l’esame il paziente deve seguire una dieta povera di scorie, evitando:
- cereali;
- legumi (come lenticchie, fagioli, fave, ceci e piselli);
- alcolici;
- bevande gassate;
- bevande nervine;
- verdure;
- tuberi;
- carne di maiale;
- insaccati;
- caffè;
- tè;
- cioccolata calda;
- caramelle;
- cibi grassi;
- formaggi vari;
- cibi fermentati;
- fritture;
- frutti con buccia intera;
- latte;
- latticini;
- cibi integrali.
Ecografia dell’addome: cosa mangiare?
I cibi consentiti nei due giorni che prevedono l’ecografia, sono:
- carni bianche come il pollo;
- pesce (cotto ai ferri o lesso);
- uova;
- funghi;
- acqua minerale liscia;
- frutta sbucciata.
Pane, pasta e formaggi stagionati possono essere consumati MA SOLO con ESTREMA parsimonia.
IMPORTANTE: Se si effettua solo l’ecografia dell’addome inferiore, di solito NON occorre seguire la dieta appena descritta.
Ultimo pasto prima dell’ecografia addominale
L’ultimo pasto che precede l’esame deve essere il più possibile leggero e povero di grassi e fibre. Qualora l’esame sia fissato per una mattina, il paziente deve essere a digiuno almeno dalla mezzanotte del giorno prima. Se l’appuntamento è fissato per il pomeriggio è possibile fare una colazione leggera ad esempio con modica quantità di tè e biscotti secchi o fette biscottate e sempre ricordandosi che bisogna rimanere a digiuno almeno 6/8 ore, quindi se l’esame è nel primo pomeriggio (ad esempio alle 14), bisogna evitare di fare colazione oltre le 8/9 del mattino.
Meteorismo
Qualora il paziente soffra di grave meteorismo, per eliminare la presenza di gas potrebbe essere consigliata l’assunzione di simeticone (come il Mylcon) o carbone vegetale nei due giorni che precedono l’esame. Il carbone vegetale generalmente va preso secondo tali modalità:
- 2 compresse a colazione;
- 2 compresse a pranzo;
- 2 compresse a cena 30 minuti dopo i pasti.
In alcuni casi si consiglia di prendere un lassativo la sera precedente l’esame o sottoporsi ad un clistere di pulizia. Chiedere al proprio medico a riguardo.
Leggi anche: Fare un clistere evacuativo: procedura semplice con peretta
Altri consigli
Evitare di fumare nei due giorni che precedono l’esame.
Vescica piena o vuota?
Per esaminare la parte inferiore dell’addome è necessario che la vescica sia piena: per questo da due ore prima dell’esame è importante non urinare e bere acqua naturale, tè o camomilla (non bevande gassate o alcolici).
In casi di assoluta urgenza, si può urinare circa un’ora prima dell’esame, ma poi è necessario reintegrare i liquidi bevendo a piccoli sorsi almeno un litro di acqua naturale, trattenendo l’urina fino al termine dell’ecografia.
I pazienti con problemi renali o cardiorespiratori e coloro che per altri motivi non possono assumere grosse quantità di liquidi in così breve tempo devono astenersi dall’urinare nelle 4/6 ore precedenti all’esame, bevendo secondo le loro normali abitudini quotidiane.
Cosa portare all’esame?
Nella maggioranza dei casi viene chiesto al paziente di portare ecografie, radiografie e referti di esami realizzati in precedenza (anche se fatti in strutture diverse).
Come si svolge una ecografia dell’addome completo?
- il paziente si sdraia sul lettino in posizione supina (a pancia in su);
- il medico applica un gel trasparente sulla pelle dell’addome;
- il medico passa la sonda ecografica sulle varie zone dell’addome;
- il medico durante l’esecuzione dell’esame può chiedere al paziente di trattenere il respiro o di cambiare posizione (ad esempio mettendosi su un fianco) per poter esaminare meglio alcune strutture addominali;
- al termine dell’esame il paziente si ripulisce del gel in eccesso e si riveste;
- il paziente può tornare immediatamente alle sue attività sociali o lavorative.
Quanto dura l’esame?
Salvo casi particolari, solitamente una ecografia dell’addome completo dura circa 20 minuti.
Controindicazioni all’ecografia dell’addome completo?
Chiunque può sottoporsi all’ecografia dell’addome completo, anche le donne durante la gravidanza. In caso di presenza di particolari lesioni, ferite o infezioni nelle zone dove la sonda verrà posata, si valuta l’effettiva necessità di effettuare immediatamente l’ecografia o, eventualmente, posticiparlo.
L’ecografia dell’addome completo è dolorosa?
L’ecografia addominale non è un esame doloroso né fastidioso, tuttavia, qualora la zona fosse infiammata, il paziente potrebbe percepire una leggera sensazione di dolore o fastidio legata alla leggera pressione della sonda ecografica.
L’ecografia dell’addome completo è pericolosa?
L’ecografia addominale non è un esame pericoloso per l’organismo.
Prezzo
Una ecografia dell’addome superiore o inferiore, generalmente costano privatamente intorno ai 60/70 euro l’una, mentre una ecografia dell’addome completo costa generalmente intorno agli 80/100 euro.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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