Con il termine “emorroidi” si identifica un gruppo di strutture vascolari appartenenti al canale anale che proteggono i muscoli dello sfintere anale durante il passaggio delle feci e giocano un ruolo molto importante nella continenza fecale; quando le emorroidi sono gonfie ed infiammate, diventano “patologiche” e causano una sindrome nota come malattia emorroidaria, spesso semplicemente chiamata “emorroidi“. Esistono per le emorroidi una terapia medica (palliativa, che include il trattamento igienico-sanitario, farmaci ed antiemorroidari per uso topico), un trattamento ambulatoriale strumentale ed una terapia chirurgica. In questo articolo ci occuperemo in particolare del trattamento igienico- sanitario, che include regime alimentare, frequenza dell’alvo, igiene locale, abitudini di vita e uso di carta igienica consigliata.
Dieta
Tradizionalmente il regime alimentare deve escludere le spezie (pepe, peperoni, paprica, ecc.) e le bevande alcooliche nella misura, peraltro assai variabile, in cui esse si manifestino dannose. La dieta corretta può essere quella che mantiene una buona funzione intestinale, ricca di fibra e acqua.
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Alvo
L’alvo è bene venga mantenuto regolare dato che sia la stipsi che la diarrea possono accentuare i disturbi da emorroidi. La funzione intestinale è influenzata in notevole misura dalla paura del provare dolore o sanguinamento: il paziente con malattia emorroidaria, per paura di provare dolore o sanguinare, tende a procrastinare il momento dell’evacuazione e ciò tende ad innescare una stipsi che a sua volta può rendere più doloroso l’atto della defecazione, innescando un circolo vizioso. Per evitare sforzi inutili, che possono peggiorare le emorroidi, si deve defecare solo quando l’organismo lo richiede, il che spesso avviene per riflesso gastrocolico dopo un pasto; per stimolare questo riflesso bastano una o due tazze di acqua tiepida con una eventuale aggiunta di qualche sapore. Per periodi brevi è possibile ricorrere anche a lassativi ad azione meccanica (olio di vaselina, paraffina liquida) mentre è da evitare l’uso frequente dei purganti drastici o irritanti (olio di ricino, frangula, cascara sagrada, ecc.).
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Igiene
È importante dedicare molta cura all’igiene locale, effettuando scrupolosamente la pulizia della regione anale mattina e sera e comunque sempre dopo ogni defecazione. Sono consigliati i semicupii caldi che riducono l’ipertono sfinteriale e quindi possono alleviare il dolore da spasmo anale. I bidet freddi invece non hanno alcun effetto sulle pressioni del canale anale. Se è dannosa la poca igiene lo sono però, specie in caso di
prolasso, anche le cure eccessive, con saponi non neutri e sali da bagno.
Integratori
I pazienti con emorroidi sintomatiche di primo e secondo grado con dolore e sanguinamento alla defecazione migliorano significativamente dopo un trattamento per sei settimane con lassativi di massa a base di glucomannano aggiunto nella dieta.
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Carta igienica
In caso di malattia emorroidaria potrebbe essere consigliato di evitare l’uso della carta igienica, specie se ruvida, che può essere sostituita – soprattutto nei casi più gravi – da cotone idrofilo eventualmente imbevuto di olio di mandorle.
Abitudini
Certe abitudini di vita dovranno essere cambiate: si consiglierà per esempio moderazione nel fumo. È probabile che la vita troppo sedentaria e la posizione seduta senza alternanza di esercizio fisico o i lunghi viaggi in automobile favoriscano la congestione locale. Sembra tuttavia da mettere in dubbio l’influenza negativa della motocicletta, della bicicletta o dell’ equitazione sulle riacutizzazioni dei sintomi delle
emorroidi o nell’insorgenza delle complicanze.
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