I problemi di erezione dell’uomo sono sempre esistiti, fin dalla antichità. L’avanzare dell’età, il fumo di sigaretta, l’abuso di alcolici, la scarsa propensione all’attività fisica costante, ha portato i deficit erettivi tra i più diffusi in tutto il mondo. Negli ultimi anni ho però notato un incremento esponenziale rapidissimo tra i giovani di casi di disfunzione erettile, quasi sempre legato alla dipendenza comportamentale sessuale, in particolare alla visione di pornografia online ed alla masturbazione compulsiva. Questo incremento di disfunzione erettile da dipendenza dal sesso tra i più giovani è andato di pari passo con i seguenti fattori principali:
- la possibilità per chiunque di accedere a reti internet sempre più veloci;
- l’aumento dei siti con streaming di video pornografici con contenuti sempre più estremi e diversificati;
- il fatto che i siti con video pornografici siano accessibili a tutti (di fatto anche ai non maggiorenni), in qualsiasi momento e luogo e lontano da occhi indiscreti;
- il commercio di sex toys sempre più realistici (che ricalcano fedelmente pene, ano e vagina) e tecnologici (che simulano il movimento massaggiante di una mano, di una vagina, di un ano o di una bocca). Ultimamente si sta diffondendo inoltre l’uso di costose “bambole gonfiabili robot” iper-realistiche, che in futuro diverranno sempre più economiche, tecnologiche (dotate di intelligenza artificiale) ed accessibili a chiunque (già ora ho riscontrato alcuni casi di quella che ho denominato “dipendenza da bambola gonfiabile” o “dipendenza da sex doll” o “dipendenza da ginodroide“);
- la possibilità di poter acquistare i sex toys online, eliminando l’intermediario umano, cosa che in passato non poteva essere fatto (alcuni decenni fa era necessario ad esempio rivolgersi ad un negoziante specializzato per acquistare i sex toys e ciò rappresentava spesso un blocco derivato dalla vergogna, specie nei piccoli paesi);
- il processo di secolarizzazione con relativa diminuzione dei tabù sociali e religiosi relativi alla masturbazione;
- il continuo bombardamento sessuale che subiamo inconsciamente dall’ambiente che ci circonda, dai cartelloni pubblicitari per strada fino ai film, dai programmi televisivi alle pubblicità in tv o nei siti internet, che mostrano spesso nudità o riferimenti sessuali più o meno nascosti;
- il fatto che sia possibile accedere a video pornografici di alta qualità gratuitamente ed in modo illimitato, tramite siti, canali Telegram, Emule, Torrent…
- il miglioramento della definizione e qualità dei video, sia dal punto di vista grafico che sonoro, il quale permette maggiore realismo e quindi aumenta il coinvolgimento da parte di chi lo osserva;
- la diffusione di video “POV” (point of view), cioè quei video in cui la ripresa avviene secondo il punto di vista diretto dell’attore maschile. Si tratta dunque di riprese che sono create come se si stesse guardando la scena dagli occhi del protagonista maschile, in prima persona, e ciò aumenta il coinvolgimento e l’immedesimazione di chi guarda il video;
- il fatto che un video POV possa essere fruito da uno smartphone, il che dà ancora più l’illusione di essere il protagonista reale della scena, come se fossimo noi stessi a registrare un video sullo smartphone: ad esempio più di un paziente mi ha riferito di masturbarsi vedendo un video di sesso orale POV e mettendo il telefonino davanti al pene, fantasticando che il pene nel video sia il proprio;
- la diffusione di video pornografici in lingua italiana, fatto che aumenta il coinvolgimento dello spettatore italiano;
- la diffusione di video pornografici amatoriali, che aumentano il realismo dell’atto sessuale visionato e di conseguenza il coinvolgimento dello spettatore;
- la diffusione di siti come OnlyFans e simili;
- la diversificazione dei video: i siti ed i canali hanno varie sottosezioni che permettono facilmente di trovare quello che si cerca ed attingere in un attimo allo stile ed alla scena che più ci interessa;
- la presenza, alla fine di ogni video, di link a video simili che ci portano a vedere sempre nuovi video in linea con i nostri gusti, in un circolo vizioso che favorisce comportamenti ossessivo-compulsivi che solo l’orgasmo può interrompere;
- la capacità dei siti pornografici di “ricordare” i video che si sono visti nei giorni precedenti, in modo da consigliarci nuovi video in linea con i nostri gusti;
- i costi sempre più ridotti degli abbonamenti ai siti pornografici;
- il costo praticamente nullo della visione di video e immagini pornografiche anche senza alcun abbonamento (basta una connessione ad internet, che è sempre più economica e veloce);
- la possibilità di fruire in privato e in anonimato di immagini e video pornografici, eliminando l’intermediario umano, cosa che in passato non poteva essere fatto (alcuni decenni fa era necessario ad esempio rivolgersi ad un giornalaio o ad un negozio di videonoleggio per ottenere immagini e video pornografici e ciò rappresentava spesso un blocco derivato dalla vergogna e disincentivava la visione compulsiva di materiale pornografico);
- la presenza di app e programmi che su smartphone e pc che facilitano la visione e lo scaricamento di un gran numero di filmati pornografici;
- la possibilità di avere supporti di memoria di capienza sempre più elevata che permette di salvare sul proprio pc o smartphone, una quantità elevatissima di filmati pornografici;
- la possibilità di avere internet illimitato sia sul pc di casa che sullo smartphone, che permette di aver accesso ad una quantità di materiale pornografico illimitato;
- la diffusione di apparecchi facilmente trasportabili (come smartphone e tablet) che permettono di fruire di video pornografici in qualsiasi luogo e momento;
- la diffusione di smartphone con schermi sempre più grandi e più definiti che consentono maggiore realismo e coinvolgimento;
- il progressivo abbassamento del prezzo di strumenti tecnologici utili a visionare materiale pornografico, come smartphone, tablet, notebook e smart tv.
Questi fattori – che presi da soli sono innocui – in sinergia tra loro hanno permesso a chiunque, in barba ai controlli su chi è o non è realmente “maggiore di 18 anni”, di usufruire di una quantità sterminata di video pornografici sempre più estremi, coinvolgenti e diversificati in base ai gusti. Non solo. Chiunque può “cacciare” i propri attori ed il proprio video preferiti e vedere per ore e ore (masturbandosi in modalità “edging” cioè senza mai raggiungere l’orgasmo e prolungando al massimo il piacere) sterminate quantità di filmati a luci rosse direttamente sul proprio cellulare in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo: sul lavoro, a scuola, mentre si è nella sala d’attesa del dentista, perfino mentre si guida l’automobile. Questa cosa non era possibile fino a neanche dieci anni fa, quando, per fruire di un video pornografico, si doveva essere di fronte ad un pc collegato ad internet (o, ancor prima nel tempo, di fronte ad un televisore collegato ad un videoregistratore VHS). Ciò ha trasformato il masturbatore in una sorta di eroinomane che può avere una dose di droga sempre maggiore ed assolutamente gratis, dove vuole, quando vuole e con la percezione che quello che sta facendo è assolutamente naturale ed anzi salutare, ignaro dei pericoli. Mutatis mutandis, l’unica vera differenza è che per un masturbatore compulsivo la droga non è eroina, bensì dopamina, che viene secreta in risposta all’eccitazione procurata dalla masturbazione. E badate bene che quando si parla di masturbazione “compulsiva”, non ci si riferisce alla normale masturbazione che avviene “ogni tanto”, bensì a quelle situazioni in cui il soggetto è ossessionato dal masturbarsi e si masturba una o più volte al giorno senza poterne fare a meno, pena l’avere sintomi di astinenza come il nervosismo e l’ansia. La masturbazione compulsiva è una vera e propria dipendenza comportamentale sessuale che a sua volta è una tossicodipendenza dalla dopamina prodotta dal nostro cervello come ricompensa all’atto sessuale, a tal proposito leggi anche:
- La masturbazione compulsiva non è un vizio: è una tossicodipendenza
- Pornografia, masturbazione e dopamina: le droghe che distruggono il cervello
I bambini con lo smartphone
Il dato più allarmante è però quello che riguarda i bambini. La tecnologia viene usata da soggetti sempre più giovani, ormai è normale vedere un 11enne ad esempio che usa il suo smartphone con una facilità che noi – alla sua età – ci sognavamo. Questo permette ad individui giovanissimi, con una sfera sessuale ancora in fase di sviluppo, di poter accedere a dei siti colmi di video non adatti a loro, con tutte le implicazioni del caso (oltre al rischio di pubertà sempre più precoce, col rischio di alterazioni ormonali complesse): il vero picco di pazienti con masturbazione compulsiva da porno online non corrisponde alla mia generazione (ultraquarantenni), bensì si verificherà con quelli nati dopo il 2000, che sono letteralmente cresciuti a contatto con video pornografici illimitati e la cultura del “la masturbazione fa sempre bene alla salute”. Dal momento che le dipendenze comportamentali sessuali sembrano modificare irreversibilmente alcune aree del cervello di un adulto, immaginate cosa possa fare una dipendenza dal sesso nel plastico cervello di un bambino o di in un adolescente. A tal proposito leggi anche: Pornografia e masturbazione compulsiva danneggiano il cervello: la Sindrome frontale
E non è tutto. Dal momento che i video porno online diventano ogni anno sempre più numerosi e più coinvolgenti, e che le tecnologie per fruire di questi video diventano sempre più “innestate” nella nostra vita (immaginate un futuro di porno-realtà virtuale tramite il metaverso o di porno-ologrammi o ancora di androidi sessuali già ora in commercio, che in futuro saranno sempre più realistici, economici e dotati di intelligenza artificiale), ogni generazione futura soffrirà sempre di più di dipendenza da pornografia e masturbazione compulsiva, a meno che questo circolo vizioso non venga spezzato, cosa molto difficile visto che l’industria del porno guadagna miliardi da questa dipendenza e non ha nessuna intenzione di interromperla, un po’ come avviene per l’industria del tabacco o dell’alcol o – illegalmente – per quella della cocaina o dell’eroina. Ciò mi da la certezza che le dipendenze sessuali da pornografia online e da masturbazione compulsiva diventeranno, in pochi anni, le prime malattie psichiatriche per diffusione tra gli uomini nel mondo occidentale.
Le confessioni di un mio paziente masturbatore cronico
A tale proposito è molto interessante leggere alcune confessioni di un mio paziente – in cui forse vi ritroverete – che soffre da anni di masturbazione compulsiva e dipendenza dal porno online, le potete trovare a questo link: Le confessioni di un mio paziente masturbatore cronico
Se credi di avere un problema di dipendenza da porno online e masturbazione compulsiva, prenota la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, riuscirai a risolvere definitivamente il tuo problema.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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