La “sopravvivenza senza progressione di malattia“ (PFS, acronimo di Progression Free Survival) in campo medico è il periodo di tempo in cui un individuo è ammalato di una data patologia ma quest’ultima non progredisce, cioè peggiori. La PFS è usata tipicamente in campo oncologico per indicare il lasso di tempo in cui un tumore non progredisce, ed è un obiettivo importante per l’oncologo, specie in caso di tumori aggressivi che normalmente progrediscono – ed anche rapidamente – a dispetto delle terapie stesse.
La “sopravvivenza senza malattia” o “libera da malattia” (DFI acronimo di Disease Free Interval) in medicina è il periodo di tempo tra il momento del trattamento – in cui il paziente non presenta malattia – fino al momento della sua ricomparsa. La DFI è usata tipicamente in campo oncologico per indicare il lasso di tempo che intercorre tra il trattamento primario di un tumore e la sua ricomparsa.
La “sopravvivenza complessiva“ (OS acronimo di Overall Survival) in medicina è il periodo di tempo che intercorre tra la data della diagnosi di una patologia (tipicamente un tumore), o dell’inizio della cura, ed il momento del decesso del paziente.
Con “indice di sopravvivenza complessiva” (OSR acronimo di Overall Survival Rate) si indica invece la percentuale di individui in un gruppo di studio che sono ancora vivi dopo un dato periodo di tempo a partire dalla diagnosi della malattia o dall’inizio del trattamento. Ad esempio un OSR del 70% a 5 anni significa che a cinque anni dalla diagnosi o dall’inizio del trattamento, sono ancora vivi il 70% dei pazienti.
L’aumento degli indici appena elencati è generalmente un indicatore di efficacia delle cure mediche e/o chirurgiche ed è generalmente correlato non solo ad un prolungamento della sopravvivenza del paziente, ma anche ad una migliore qualità di vita durante la malattia e, in caso di guarigione, dopo di essa.
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