Progressione
Una malattia si dice “in progressione” quando, con o senza cure in atto, sta avanzando in modo graduale e costante dal punto di vista della sua gravità. La progressione è generalmente indice di peggioramento di una malattia. Il termine viene usato soprattutto in campo oncologico per indicare la progressione della massa tumorale.
Remissione
Una malattia si dice “in remissione” quando, con o senza cure in atto, una malattia o i suoi sintomi stanno rispettivamente migliorando o diminuendo. La remissione può essere:
- parziale: quando la malattia o i sintomi sono attenuati;
- completa o totale: quando la malattia o i sintomi sono scomparsi.
Ad esempio un trattamento radioterapico può produrre la remissione completa della malattia tumorale se non ci sono più tracce di tumore rilevabili con i mezzi diagnostici a disposizione. La remissione di una malattia può essere dovuta al cessare di un’azione patogena e/o al suo superamento da parte dei meccanismi di difesa dell’organismo e/o all’attuazione di una terapia adeguata. Ad esempio la remissione di una infezione può essere dovuta all’azione del sistema immunitario dell’individuo e/o all’azione di antibiotici.
Il termine “remissione” – pur essendo indice di “miglioramento” – non è indice di “guarigione” e viene generalmente impiegato quando il fenomeno si prevede transitorio e con durata variabile, anche molto lungo (mesi o anni). Nonostante la remissione, tuttavia, il processo morboso persiste nell’organismo, e torna poi fatalmente a ripresentarsi. L’evoluzione attraverso fasi di remissione e di esacerbazione (riacutizzazione) della sintomatologia è diffusa tra molte patologie diverse, come cardiopatie, malattie infettive croniche, malattie epatiche, malattie respiratorie e tumori.
Guarigione
La guarigione di una malattia cronica contraddistinta da fasi di remissione e riacutizzazione si verifica quando la remissione totale della patologia in questione si mantiene per diversi anni, senza ripresentarsi.
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